Cari sassolini, la notizia non deve sorprendere: un quindicenne su 5, nel nostro Paese, è semianalfabeta, ossia privo “delle capacità fondamentali di lettura e di scrittura”. A certificare questo è la Commissione europea, la quale ha incaricato un gruppo di esperti ad individuare metodi per migliorare i livelli di alfabetizzazione. Le lacune emerse in lettura, rendono per i nostri giovani “più difficile la ricerca di un lavoro e li pone a rischio di esclusione sociale”. L’Italia nei test effettuati dall’Ocse-Pisa nel 2010 e pubblicati poche settimane orsono, registra il 21% di quindicenni con “scarsi risultati in lettura”. Se i nostri ragazzi li paragoniamo ai loro coetanei di Danimarca, Paesi Bassi, Svezia, Finlandia, siamo lontani anni luce! Davanti a noi ci sono pure la Francia , la Germania , il Regno Unito, la Spagna e perfino il Portogallo! Questi dati evidenziano la fragilità della nostra scuola, dei suoi contenuti, degli insegnamenti e della cultura in generale, in una società ove l’informatica è “regina”: dai computer ai cellulari e quant’altro. Nonostante tutto, comunque si rimane “ignoranti”. Leggere, leggere, leggere, non importa cosa ma leggere! Osservando i nostri ragazzi quando al mattino escono di casa tutti “griffati” dalle scarpe alle felpe, dai quaderni alle matite, agli zaini “alpini”, ecc., noi genitori siamo contenti! Eppure basterebbe conoscere l’altra faccia della medaglia, ovvero, del mondo…I giovani che protestano nelle strade de Il Cairo, Tunisi e Algeri, nella maggior parte sono laureati e conoscono perfettamente almeno una lingua straniera per esempio, anche se non sono “griffati”, anzi! Nell’Estremo Oriente, in Cina, India, Bangladesh per non parlare di molti Paesi africani, molti studenti vanno a scuola scalzi, con le loro semplici divise, ma negli ultimi decenni questi ragazzi del cosiddetto “Terzo o Quarto mondo” hanno conosciuto un’elevata alfabetizzazione. Sono tra i migliori al mondo nelle materie scientifiche e nella conoscenza delle lingue. Hanno “fame” di sapere, cosa che i nostri ragazzi non hanno. Non hanno corredi scolastici di moda ma sanno leggere, scrivere, far di conto, parlare correttamente l’nglese. In questo 2011, nel 150° anniversario della proclamazione del Regno d’Italia, sarebbe bello voltare pagina ed impegnarci tutti: famiglia, scuola, istituzioni, affinchè i nostri figli non finiscano gli studi più analfabeti di prima! Quindi il consiglio di lettura di questo mese è: ogni giorno leggete due pagine di un qualsiasi dizionario della Lingua Italiana. Buona lettura!
Giuseppe Polito
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