Ricordo che mia nonna mi raccontò quanto le aveva narrato sua madre a proposito dell’impresa di Garibaldi e di quando quest’ultimo con tutto il suo seguito giunse a Napoli e dopo una passeggiata trionfale attraverso la città la città giunse in piazza Spirito Santo e si affacciò da palazzo d’Angri per salutare i napoletani: Tutti i balconi delle case circostanti erano pieni di cittadini e fanciulle che erano state con fermezza pregate di indossare sui vestiti fasce tricolore in segno di gioia.
Quelle fanciulle, e non solo loro però, piangevano non per la gioia ma di dolore per quanto era accaduto e quanto ancora sarebbe avvenuto.
Avevano ragione.
A.C.
La Redazione
2 commenti:
Il problema era che la realtà napoletana, così come le altre realtà meridionali dell'epoca, mal digeriva la nuova classe politica, ancorato com'era alla monarchia borbonica.In questo senso fu conservatore, e questo atteggiamento fu mantenuto nei primi anni dell'Unità; solo diversi anni dopo si verificò una inversione di tendenza.
by Antonio Marcello
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