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giovedì 27 febbraio 2014
ALTRO CHE BANDIERE ARANCIONI, QUI SVENTOLA BANDIERA BIANCA!

sabato 18 gennaio 2014
PRESENTATI GLI EMENDAMENTI AL CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI COMUNALI

Di seguito riportiamo anche l'articolo del nostro blog cui fare riferimento per scaricare la bozza del nuovo Codice di comportamento pubblicato dall'amministrazione sull'albo pretorio on line.
lunedì 28 ottobre 2013
RUZZO E ZEPPETELLA: LA TARES NON CE L’HA IMPOSTA NESSUNO. MISTERO RISOLTO! - CAPITOLO 2
Ebbene si, cari lettori…
Quest’oggi è ritornato in voga l’argomento del momento: i Comuni potranno applicare nel 2013 la TARSU? A quanto pare si e con questo secondo articolo, in materia di rifiuti, vogliamo approfondire altri temi, sfatare altri MISTERI poiché nei giorni passati alcuni “tifosi” poco informati hanno asserito non poche inesattezze.
Quest’oggi è ritornato in voga l’argomento del momento: i Comuni potranno applicare nel 2013 la TARSU? A quanto pare si e con questo secondo articolo, in materia di rifiuti, vogliamo approfondire altri temi, sfatare altri MISTERI poiché nei giorni passati alcuni “tifosi” poco informati hanno asserito non poche inesattezze.
- Mistero numero 1) LA TARES CI E’ STATA IMPOSTA DALLO STATO
Non è assolutamente così. Come potete chiedere ad altri amministratori di Comuni limitrofi sono partite, già da Aprile 2013, le rate con gli acconti TARSU 2013. Si, avete capito bene, le amministrazioni di Comuni come il nostro potevano decidere, ed hanno tempo fino al 30 novembre 2013, se continuare in regime TARSU o avviarsi al nuovo regime TARES. Altri Comuni hanno scelto la TARSU e hanno potuto spalmare gli acconti della tassa sui rifiuti da Aprile fino ad Ottobre, facendo pesare di meno l’aumento delle tariffe. Gli importi già inviati andavano elaborati sulla base del ruolo TARSU 2012. A Dicembre faranno pervenire ai loro cittadini il conguaglio al quale si aggiungeranno i 30 centesimi/mq che per quest’anno andranno allo Stato (vedere punto 3).
Pietramelara non ha mantenuto né la TARSU né si è anticipata coi tempi della TARES.
Arrivando ad oggi, si arriva alle voci che girano in Parlamento per cui alla fine, probabilmente, i Comuni potranno decidere se restare in regime TARSU-TIA, TARES o TARES modificata.
Riferimenti normativi: la TARES è stata introdotta per la generalità dei comuni dalla legge dello Stato (art. 1 D.L. 6/12/2011, n. 201 convertito con modificazioni dalla legge 22/12/2011, n. 214). In sede di conversione del D.L. 31/08/2013, n. 102 un esponente del PD aveva presentato un emendamento per il
mercoledì 23 ottobre 2013
RUZZO E ZEPPETELLA: ABBASSARE LA TARES AUMENTANDO LA RACCOLTA DIFFERENZIATA - CAPITOLO 1
GLI AMBIENTALISTI RUZZO E ZEPPETELLA: SI PUO’ INTERVENIRE SULLA QUANTITA’ DI RIFIUTO PRODOTTO PER ALLEGERIRE LE BOLLETTE, BASTA CREDERE NELLA RD. (foto di Domenica 13.10.2013)
In questi giorni c'è un ronzio costante tra i cittadini causato da quello che è l 'argomento del momento, la TARES, tassa che ha reso tutti scontenti e uniformi nel lamentarci. Come al solito tutti dicono la loro ma nessuno si impegna a capire dove sono i problemi e da quale parte provengano. Molti si sforzano nel dire che il governo centrale ci ha messo del suo, ma chissà di chi è la colpa se sono state penalizzate molto le attività produttive, che si vedono recapitare somme esorbitanti, come se il 60% dei rifiuti provengano da esse!!!
Mai, in questi anni, si è visto qualcuno che si è ribellato a quella maggioranza di popolo che se ne è fregata della raccolta differenziata… tra l’altro con l'indifferenza della politica che non ha mai preso una iniziativa punitiva nei confronti di queste persone (dove sono i controlli? Perché per gli anni 2012 e 2013 i ragazzi del servizio civile non sono stati fatti intervenire con iniziative atte a sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della RD? Lo Stato dovrà pagare anche quest’anno altri sei segretari/facchini come da noi più volte denunciato o finalmente il servizio civile espleterà in toto il progetto AMBIENTE COMUNE 3? Siamo gli unici nella zona ad avere una Consulta ambientale presso il nostro Municipio, consulta di cui fanno parte alcune associazioni locali, cosa stanno facendo e cosa hanno fatto finora?). Oggi gli unici che dovrebbero gridare allo scandalo sono quelle persone che hanno sempre differenziato i propri rifiuti andando contro corrente, subendo anche la beffa di pagare quanto hanno pagato tutti coloro che non hanno mai differenziato negli ultimi decenni…
Cari lettori, come vogliamo dimostrarvi con questo intervento, a differenza di quanto dichiarano alcune persone anche molto vicine a quest’amministrazione, l’ambiente, anche per quanto riguarda la TARES, c’entra eccome! Anzi, c’entra tantissimo!
Stiamo apprendendo in questi giorni le modalità con cui si è giunti agli importi TARES che i cittadini di Pietramelara dovranno versare: Regolamento, coefficienti al minimo, rate ecc. ecc., cose approvate da
venerdì 20 settembre 2013
INAUGURATA, A PIETRAVAIRANO, LA TERZA CASA DELL'ACQUA NELLA NOSTRA PROVINCIA
Di seguito pubblichiamo una dettagliata relazione sulla famosa CASA DELL'ACQUA inaugurata anche nel vicino Comune di Pietravairano. Ricordiamo che la CASA DELL'ACQUA è molto diffusa presso i Comune del nord Italia e ora sta diffondendosi anche qui da noi al sud; Pietravairano è il terzo Comune ad adottare questa iniziativa che col tempo porterà introiti all'Ente. E qui a Pietramelara? Il Sassolino dal 2009 ha porta avanti questa proposta ancora disattesa a causa di logiche conservatrici...
La relazione è dell'amico pietravairanese Salvatore Caggiano.
A Pietravairano è stata inaugurata il 24 agosto la “Casa dell’acqua”, una fontana pubblica che ridepura l’acqua pubblica e la fornisce all’utenza sia in versione “naturale” sia “frizzante”, entrambe refrigerate, al prezzo di 5 centesimi/litro. E’ il terzo comune della provincia di Caserta, dopo Bellona e Camigliano, da cui è
sabato 14 settembre 2013
SERVIZIO IDRICO SCADENTE , RUZZO ATTACCA L'AMMINISTRAZIONE
Da svariati anni il servizio “fa acqua da tutte le parti” e negli ultimi anni il disservizio si è accentuato protraendosi anche nei mesi freddi, invernali (altro che emergenza estiva!!!!).
Le istituzioni fanno finta di nulla, il gestore non risponde alle nostre questioni postegli in una raccomandata spedita nel mese di Marzo c.a., e i cittadini di Pietramelara, ad eccezioni dei fortunati che hanno un pozzo (beati i nostri avi che ebbero la brillante idea di farsene uno), sono a secco.
Ogni anno sempre peggio. Addirittura, negli ultimi tempi, il servizio si interrompe sistematicamente ad una certa ora della sera per poi riprendere la mattina presto con rischi per le tubature, gli elettrodomestici e negando anche i più elementari bisogni per l’igiene personale a migliaia di utenti.
A questo si aggiunge l’aumento dell’utenza comunale, una rete idrica con perdite sistematiche, probabili allacci abusivi come apparso tempo fa in un comunicato stampa dell’amministrazione a seguito di una perizia di un tecnico qualificato, un acquedotto rurale bloccato a metà lavoro e di cui l’amministrazione se ne è lavato completamente le mani. In merito al nuovo acquedotto ricordiamo che la vasca di raccoglimento e la rete rurale che abbraccia tutta la zona Mancini per arrivare a Via Pescara sono completati, anzi, la rete idrica rurale Mancini è già funzionante!!! Manca solo il Pozzo, manca l’acqua!!!
La questione che poniamo all’amministrazione e ai tecnici è: come mai l’opera giace lì incompiuta? Ci sono
martedì 30 aprile 2013
RISULTATO DEL SONDAGGIO DI APRILE: I CONSIGLI COMUNALI DEVONO ESSERE FILMATI
Da anni proponiamo che i consigli comunali siano filmati e pubblicati sul web. Pochissimi cittadini partecipano alle adunanze e finora nessun gruppo consiliare sembra porsi il problema. All'inizio dell'anno strappammo una promessa al Sindaco Luigi Leonardo: nel giro di qualche mese, si sarebbe fatto un Regolamento per permettere la ripresa dei Consigli Comunali. Ebbene, il nostro gruppo di cittadini attivi ha ripresentato la domanda per filmare i consigli comunali, puntualmente non ha avuto risposte, nel frattempo sono trascorsi circa 5 mesi, 2 consigli comunali sono stati celebrati, e delle promesse fatte dal Sindaco ed altri assessori neppure l'ombra lontana.
Tutto ciò avviene in un "clima normativo" sempre più in rapida evoluzione:
- Nel Consiglio comunale del Dicembre scorso fu approvata una carta di intenti per favorire la
lunedì 29 aprile 2013
VILLA COMUNALE: QUALE DESTINO?
La villa comunale sita nel nostro paese, meglio conosciuta col nomignolo di Villetta, è un bene comune, che, pertanto, dovrebbe essere usufruibile da parte di tutta la popolazione. Rappresenta, infatti, un luogo adatto a bambini, giovani, ma anche a persone più anziane, che potrebbero recarvisi per fare una passeggiata in luogo fresco e alberato nonché nelle vicinanze del centro storico e abitato. Tuttavia, dopo gli anni di gloria, divenuti ormai tempo passato, la famosa Villetta ha iniziato un periodo di declino che non ha più visto riprese e ormai versa in uno stato di totale abbandono, condizione comune a molti siti in questo periodo nel nostro comune…
Tale situazione a noi sembra veramente un peccato: la villa, infatti, potrebbe diventare un luogo di attrattiva per i nostri concittadini e non solo. Offre numerosi spazi verdi e diverse aree ludiche, che potrebbero ospitare qualunque tipo di manifestazione. Il degrado in cui attualmente si trova, però, non
lunedì 21 gennaio 2013
PROPOSTA CONCRETA IN MERITO ALLA SELEZIONE DEGLI SCRUTATORI PER LE PROSSIME ELEZIONI
Cari lettori e lettrici del Sassolino,
chi ci legge spesso ha conoscenza delle nostre proposte, mentre per coloro che non sono nostri fan questo manifesto potrebbe risultare una sorpresa. Vorremmo, in ogni caso, dire la nostra sulla scelta degli scrutatori, viste le prossime incombenti elezioni governative. Si devono, infatti, selezionare 20 scrutatori, divisi nei 5 seggi previsti.
Finora si è sempre portato utilizzato un sorteggio fra i circa 650 iscritti all’albo, nel quale, ovviamente, ci sono tutte le diverse tipologie di soggetti: professionisti, disoccupati, giovani, anziani… metodo che sembra garantire una scelta democratica, ma che espone ad una scelta che può anche ricadere su soggetti già selezionati in passato, oppure soggetti “che non ne hanno bisogno”(ndr).
Un nostro assessore ha proposto una piccola modifica alla selezione: privilegiare i disoccupati ed i meno
martedì 27 novembre 2012
LA STORIA INFINITA... DEL CANALONE DI SCOLO
Ebbene si, dopo mesi di lavori, strade rotte, piante sradicate e disagi creati i lavori del canale di scolo si sono finalmente… interrotti!!
I motivi di questa interruzione sono un mistero, quel che è certo è che da quasi un mese nessuno sta lavorando più lungo il canale, lasciando la zona di Cinquevie un cantiere aperto, con strade dissestate, pseudo-cantieri non in sicurezza e transenne ovunque; il tutto ovviamente senza illuminazione.
Inizialmente ci si chiedeva a cosa servisse questo canalone: è proprio necessario un’ opera così grande? Poi i residenti di queste zone hanno iniziato solo a sperare che il tutto finisse il prima possibile. E adesso…..?
Come succede sempre in Italia quando si parla di lavori pubblici, si sa quando si inizia e non si sa quando si finisce.
“Ma basta chiacchiere, ora vogliamo delle risposte”, questo è quanto stanno dicendo i residenti di Cinquevie che, hanno dato inizio ad una raccolta firme che in questi giorni verrà consegnata direttamente al Sindaco e al responsabile dell’ UTC del comune di Pietramelara.
La domanda è una sola: quando termineranno i disagi? Non resta che sperare di ottenere queste future risposte il più presto possibile...
NB: Nell'immagine il testo della petizione, da noi promossa, protocollata questa mattina con allegate circa quaranta firme.
lunedì 15 ottobre 2012
C’ERA UNA VOLTA UNA VILLA COMUNALE…
E così, a distanza di due anni, ritorniamo a parlare sempre dello stesso problema… della villa comunale, questo luogo che versa da decenni nelle stesse disastrose condizioni e che di tanto in tanto se ne riparla per riempire i tempi morti della politica quotidiana o ancor peggio quelli delle campagne elettorali.
Villa comunale, questo spazio verde stupendo e un tempo florido. Durante questi dieci anni di abbandono ne abbiamo sentite di tutti i colori: “E’ un cantiere aperto!”, “La daremo in gestione!”, “Non è vero che non è pulita e curata, ogni anno vanno quelli della Comunità Montana a tagliare l’erba!”, “C’è l’idea di fare un unico spazio che vada dalla Villa comunale al Complesso Scolastico!”, e quante altre ancora cari lettori? Tante tante tante…
La verità, a nostro avviso, è un’ altra e cioè che non si ha la forza politica di fare certe scelte. Perché, guarda caso, si è ripulita la villa comunale due giorni prima che andavano i ragazzi di Legambiente a fare la manifestazione Puliamo il Mondo? questi lavori non si potevano fare prima dell’estate? Perché gli operatori della Comunità Montana non vengono utilizzati con cotanta URGENZA per altri lavori di pulizia, ad esempio lungo la panoramica (vedasi foto sul blog per l’immondizia che c’è!)? Tra l’altro, questo modus facendi ricorda molto ciò che accadde a Gennaio di quest’anno con Puliamo il Borgo: avvisiamo riguardo l’iniziativa e nei giorni precedenti un sali e scendi di operatori che ripulivano le vie del paese alto mai visto prima d’ora.
Insomma, se questo è il modo affichè funzionino le cose, ditecelo! Le associazioni locali saranno ben liete di organizzare ogni fine settimana un evento!
E ritornando alla Villa, scusate, se è un “cantiere” (parole di un assessore), perché è possibile l’accesso? Non dovrebbe essere chiusa? E se succede qualcosa? Perché vediamo nelle serate autunnali strane figure girovagare per la villa, di notte, alla luce di un bel focolare (episodio realmente accaduto l’anno scorso, Dicembre 2011, alla presenza di un ex assessore e di un ex consigliere comunale che commentarono dicendo: “Vabbè, questo è tutte le sere!”)?
Ma sorvolando su tutto ciò, non vogliamo porre altre domande a cui non seguirà nessuna risposta (ultimamente accade sempre), e non vogliamo neppure polemizzare; piuttosto decidiamo, decidete, su come si vuol gestire la villa: c’è già un progetto concreto? Quali sono i tempi? Altrimenti “sciarmiamo” tutto e rasiamo al suolo l’area facendoci un bel parcheggio, che pure serve!
Un luogo, uno spazio, se non lo si vive quotidianamente, se non si fa manutenzione giornaliera è destinato al degrado. Da anni si parla di darla in gestione…a noi risulta che ci sono persone pronte ad investire, ci dite perché non viene presa al volo quest’occasione? Cosa si aspetta? Cosa o chi vi blocca? Domandare è lecito… ricevere risposta speriamo non diventi un miracolo. Sono passati più di cinque anni…
sabato 1 settembre 2012
IL SASSOLINO PER IL COMMERCIO LOCALE
È da qualche giorno che il Sassolino ha dato vita ad una sua nuova attività: rivalutazione del commercio locale. Infatti, nel tentativo di aiutare i commercianti locali in difficoltà, abbiamo aperto il nostro blog alla pubblicità gratuita degli stessi, che avverrà tramite la predisposizione di una slide-show in cui verranno mostrati i vari loghi e le varie promozioni dei negozi che accettano questa forma di pubblicità. Non vi stupite quindi se nei prossimi giorni nostri associati passeranno per i vostri negozi alla ricerca di informazioni sull’attività commerciale! Non c’è nessuna finalità lucrativa per noi, nel pieno spirito associativo che ci lega.
Sappiamo che la situazione
attuale è molto complicata, noi del Sassolino cerchiamo nel nostro piccolo di
dare una mano. Funzionerà o meno? Lo scopriremo solo nelle prossime settimane.
giovedì 9 agosto 2012
ULTIME PROVE DEL RINASCIMENTO NAPOLETANO
martedì 24 luglio 2012
PROPOSTE PER L’AMMINISTRAZIONE E COSIGLI PER I CITTADINI: CONSIDERALE!

- L’incrocio tra via Roma, via San Giovanni, via San Pasquale e via Baia è privo di segnaletica orizzontale, pur essendocene la necessità: consideralo!
- Viale Europa è fornito di un ampio parcheggio di cui però nessuno usufruisce, perché tutti preferiscono fermare l’auto davanti al negozio che gli interessa: consideralo!
- Il passaggio di autotreni in via Croci e in piazza Mazzini è causa di disagio per la normale circolazione delle autovetture: consideralo!
- Procedendo da piazza Mazzini su viale Europa, la prima traversa sulla sinistra presenta un tombino che la sera perde acqua e rilascia cattivo odore: consideralo!
martedì 17 luglio 2012
ORARI AUTOBUS
CLP
CAPUA - PIETRAMELARA - ROCCAROMANALinea 17 http://www.clpbus.it/www/orari/17.htm
CAPUA - SMCV - CASERTA
Linea 1 http://www.clpbus.it/www/orari/1.htm
CAPUA - SMCV - NAPOLI
Linea 7 http://www.clpbus.it/www/orari/7.htm
CAPRIATI - VAIRANO SC. - SMCV - CASERTA - NAPOLI
Linea 18 http://www.clpbus.it/www/orari/18.htm
Per altre linee consultare questo sito: http://www.clpbus.it/index_.htm
FERNANDES
PIETRAMELARA - VAIRANO / TEANO SCOLASTICA
https://docs.google.com/file/d/0B_b4hHJge7uzN2huVnpkY2IyVDQ/edit
FERRAZZA GROUP
PIETRAMELARA - PIEDIMONTE M.
(a breve la conferma ufficiale che sono questi gli orari; autolinee per studenti. Per informazioni telefonare allo 0823 911838 )
https://docs.google.com/file/d/0B_b4hHJge7uzN19FaGxxaGVDS1k/edit
EREDI ROBERTO FERRAZZA
PIEDIMONTE M. - VAIRANO
https://docs.google.com/file/d/0B_b4hHJge7uzQ1p3YzJxc1NyZWs/edit
Questi dovrebbero essere gli orari. In caso di cambiamenti preghiamo i gentili utenti di segnalarci le variazioni. I biglietti per le ultime tre ditte si fanno a bordo, per la CLP i biglietti potete trovarli presso l'edicola Gimilla, Cangiano (qualora ci fossero altri esercizi che vendono biglietti clp aspettiamo le vostre segnalazioni).
Per Napoli, da Vairano, conultare anche le ditte Scarano, Cerella e Casna.
Per Napoli, da Vairano, conultare anche le ditte Scarano, Cerella e Casna.
venerdì 22 giugno 2012
PROBLEMI DI SANITÀ PUBBLICA LEGATI AI CANI RANDAGI E INSELVATICHITI

Nelle prime righe il documento
recita: “Quello del randagismo è un fenomeno composito: non è possibile
dividere la popolazione canina in due grandi categorie. quella dei cani con
padrone e quella dei cani randagi”; e in merito ai cani vaganti: “Per il tipo
di vita che conducono, per le possibilità di contatto che hanno con animali
domestici, selvatici e con l'uomo, per la frequentazione di discariche di
rifiuti e dintorni di macelli, possono sostenere il ruolo di interfacce
ecologiche fra ambienti rurali ed urbani. Possono, cioè, essere responsabili del passaggio di agenti
patogeni fra differenti ecosistemi. […] li espongono al rischio di assumere agenti
patogeni vari (ad esempio: Echinococcosus granulosus, Mycobacterium, Brucella),
nonché micro-organismi antibiotico-resistenti e di contribuire cosi al loro
mantenimento ambientale ed alla loro disseminazione. La mancanza di ricoveri e
le abitudini crepuscolari o notturne li rendono particolarmente esposti agli
artropodi ematofagi, facilitando così il mantenimento e la diffusione
ambientale di agenti quali Rickettsia conori e Leishmania, mentre i
rapporti di predazione esistenti con altre specie selvatiche o sinantropiche
possono contribuire al mantenimento ambientale di agenti che, almeno in Italia,
è estremamente difficile trasmettere all'uomo, quali Trichinella”.
Il documento continua dicendo:
“Altri aspetti di sanità pubblica legati alla presenza di cani vaganti sono
dati dagli attacchi all'uomo, dagli incidenti stradali provocati da cani, dalla
contaminazione ambientale (deiezioni. spargimento di Rifiuti, rumore) e
dall'azione da questa svolta a favore dei ratti, dai problemi in caso di
calamità, dai problemi in caso di sicurezza del lavoro”.
Infine il capitolo inerente alla
Contaminazione ambientale: “I cani vaganti, randagi ed inselvatichiti possono
essere causa di contaminazione ambientale in vari modi: deiezioni, diffusione
di pulci ed altri ectoparassiti, dispersione di immondizie, produzione
di odori e di rumori sgradevoli. Infine, una volta morti, gli
stessi cadaveri sono elemento di contaminazione. Le deiezioni animali
costituiscono il problema più eclatante e di maggior rilievo dal punto di vista
sanitario. Attraverso esse, possono essere trasmesse all'uomo svariate forme
infettanti. Vanno ricordate le zoonosi parassitarie, fra le quali
I'echinococcosi, l’idatidosi e la Lurva niigrans viscerale, mentre la Larva
migrans cutanea rappresenta un certo rischio soprattutto per i bambini
che giocano in luoghi frequentati dai cani (es. parchi pubblici)”.
In merito possiamo solo
sollecitare le autorità competenti affinchè cerchino di risolvere quanto prima
questo problema. Tutti possiamo segnalare tali casi al Servizio Veterinario
Territoriale per tramite del dott. Giuseppe Leonardo (num. Tel. 0823 869750
oppure 335 586759); i cani verranno in seguito sterilizzati.
giovedì 21 giugno 2012
THE GREEN CARPET
In Francia, per festeggiare i 10 anni di un programma di arte e ambiente, nel paese di Jaujac, hanno inventato questa nuova forma di coesistenza.
A dimostrazione che anche piccoli centri possono essere culturalmente innovativi.
Fonte: http://www.streetartutopia.com/?p=6926
A dimostrazione che anche piccoli centri possono essere culturalmente innovativi.
Fonte: http://www.streetartutopia.com/?p=6926
martedì 21 febbraio 2012
CONTINUA LA BATTAGLIA PER L'ACQUA PUBBLICA - ATTO VI

Al
sindaco e ai consiglieri, anche alla luce delle continue lamentele che giungono
loro in riferimento delle carenze idriche o di pressione dell’acqua pubblica,
se sono soddisfatti dell’operato della ditta privata che gestisce tale servizio
pubblico?
“…che
tutti i disservizi legati alla gestione della rete idrica, qualora rilevati, sono
stati e continuano ad essere oggetto di segnalazione e richiamo da parte degli
uffici competenti.” e
ancora “Si significa che alla sua
naturale scadenza, la gestione della rete idrica, verrà certamente affidata nel
rispetto della normativa di legge in materia.”
Sempre
al Sindaco e ai consiglieri, che nel maggio del 2003 erano consiglieri di
Minoranza, quando fu rinnovata la convenzione attuale che dovrebbe durare fino
al 2013, se sono sempre del parere che al termine di una concessione di un
servizio pubblico della durata già decennale sia opportuno non rinnovare detta
concessione, alla stessa ditta, senza gara d’appalto, ritenendo invece
opportuno il ricorso all’asta pubblica onde far partecipare altre ditte locali
al fine di ottenere offerte migliori ?
Su
questo punto l’amministrazione non ha dato alcuna risposta.
Possiamo
essere messi a conoscenza del contratto di fornitura e del regolamento
d’utenza, previsti da entrambe le concessioni decennali del servizio stipulate
tra le parti nel 1993 e nel rinnovo del 2003 come la disciplina che appunto
deve regolare i rapporti tra gli utenti e la concessionaria del pubblico
servizio?
Anche
su questo punto ne amministrazione comunale ne Ufficio tecnico comunale ci
hanno saputo dare una risposta. La verità? Il regolamento d’utenza NON ESISTE
da 20 anni! Provate a pensare se al posto della rete idrica si parli di…
energia elettrica, di Enel che non fornisce un regolamento d’utenza al momento
della stipula del contratto…
È
sempre vero, secondo l’articolo - Oneri del Concessionario - della convenzione stipulata nel 2003, che il
concessionario a fronte della concessione si impegna ed è quindi obbligato, tra
l’altro, a fornire l’acqua potabile
assicurando la regolarità e la continuità del servizio, provvedendo ad effettuare
a propria cura e spese la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti
di captazione, sollevamento e trattamento delle acque e delle reti di adduzione
e distribuzione?
Ci
risponde l’Ufficio tecnico comunale: “ Il concessionario deve ottemperare a
quanto previsto nella convenzione, se si verificano disservizi gli stessi
saranno oggetto di segnalazione e richiamo da parte dell’ufficio.”
Perché la fatturazione delle bollette è su base quadrimestrale e non trimestrale con conguaglio al 31 Gennaio come espresso dall’articolo - corrispettivo della concessione - della convenzione stipulata nel 2003?
L’amministrazione
non ci ha risposto, mentre l’Ufficio tecnico ci dice: “L’autorizzazione alla
fatturazione quadrimestrale è una competenza dell’Organo Esecutivo”. Diteci voi
cosa pensare…
Secondo
le - forniture gratuite - menzionate nella convenzione stipulata nel 2003, il
Concessionario si impegna a fornire gratuitamente l’acqua necessaria per i
consumi diretti degli uffici comunali, delle fontane pubbliche nonché delle
bocchette antincendio ed inoltre deve fornire gratuitamente 1000 metri cubi
annuali ai plessi delle scuole elementare, media e materna, nonché altri 1000 metri cubi a
tariffa agevolata complessivi per i tre plessi eventualmente eccedenti ai mille
gratuiti. Il concessionario si impegna inoltre a fornire gratuitamente
l’eventuale residuo annuo non utilizzato dei quattromila metri cubi a favore di
opere assistenziali, religiose o sociali o di utenti che versano in comprovate
condizioni di disagio previa individuazione degli stessi con delibera degli
organi comunali. In riferimento a quanto riportato:
Avanza
un residuo annuo dei detti quattromila metri cubi d’acqua ?
Con
quali delibere degli organi comunali vengono individuati gli utenti ritenuti in
comprovate condizioni di disagio? e con che metodo vengono realmente
riscontrate tali?
“Il
concessionario fornisce gratuitamente oltre agli enti e i siti indicati in
convenzione anche alla Caserma dei Carabinieri, della Forestale, Cimitero, Campo
Sportivo, Convento sa Pasquale, Istituto Maria SS. Bambina in via San Giovanni.
Per avere un’idea sul consumo di acqua ad esempio, l’istituto delle suore
consuma mediamente circa 600/700 mc. di acqua a quadrimestre”.
A che punto sono i lavori di ampliamento della rete idrica?
A
che punto sono i lavori per la costruzione del nuovo impianto di sollevamento
delle acque?
Mesi
orsono alcuni circoli Legambiente del territorio chiesero all’UTC copia delle
analisi, almeno chimiche, delle acque destinate al consumo umano. In modo
informale ci fu risposto che l’UTC non le aveva e non era loro dovere averle.
Ufficialmente aspettiamo, aspettano, a distanza di mesi, ancora una risposta
scritta. In tal senso vorremmo riportare l’Art. 7 del Decreto Legislativo 2
febbraio 2001, n. 31. In
riferimento a questo decreto, vorremmo visionare le analisi delle acque dei
mesi di Settembre, Ottobre e Novembre, in possesso dell’UTC.
Ci
risponde l’Ufficio Tecnico: “per quanto concerne il nuovo acquedotto
Mancini-Montemaggiore i lavori sono tutt’ora in corso e dovrebbero essere
completati entro il mese di marzo c.a.; per quanto concerne le analisi chimiche
delle acque, le stesse sono già state consegnate personalmente dal sottoscritto
al sig. Ruzzo Francesco”.
giovedì 3 novembre 2011
BORGO - CENTRO COMMERCIALE NATURALE - VERDE PUBBLICO. LE TRE PROPOSTE DE "IL SASSOLINO"
BORGO e CENTRO COMMERCIALE NATURALE
legge n.2862 del 28.07.2011
Art. 1.
(Recupero e riqualificazione dei centri storici e dei borghi antichi d’Italia)
1. Al fine di promuovere lo sviluppo e di rimuovere gli squilibri economici e sociali di determinati territori, ai sensi dell’articolo 119, quinto comma, della Costituzione, lo Stato favorisce interventi finalizzati al recupero, alla tutela e alla riqualificazione dei centri storici, come definiti dalla normativa vigente, dei comuni con popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti e delle unioni di comuni costituite esclusivamente da comuni con popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti, anche al fine di attivare i finanziamenti per la realizzazione degli interventi nelle aree urbane eventualmente previsti nei Programmi operativi nazionali e nei Programmi operativi regionali adottati nell’ambito dei fondi strutturali per il periodo 2007-2013.
2. I comuni e le unioni di comuni di cui al comma 1 possono individuare, all’interno del perimetro dei centri storici e negli insediamenti urbani individuati con il decreto di cui al comma 6, zone di particolare pregio, dal punto di vista della tutela dei beni architettonici e culturali, nelle quali realizzare interventi integrati pubblici e privati finalizzati alla riqualificazione urbana, nel rispetto e compatibilmente con le tipologie e le strutture originarie, attraverso gli strumenti all’uopo previsti dalla vigente normativa statale e regionale in materia. I comuni e le unioni di comuni di cui al comma 1 possono, altresì, promuovere la valorizzazione dei «centri commerciali naturali» e la rivitalizzazione economica degli «aggregati commerciali urbani», con le modalità di cui al comma 5.
3. Gli interventi integrati di cui al comma 2, approvati dal comune con propria deliberazione, prevedono: il risanamento, la conservazione e il recupero del patrimonio edilizio da parte di soggetti privati; la realizzazione di opere pubbliche o di interesse pubblico, nel rispetto dei caratteri identificativi e tipici delle zone di cui al comma 2; la manutenzione straordinaria dei beni pubblici già esistenti da parte dell’ente locale; il miglioramento e l’adeguamento degli arredi e dei servizi urbani e gli interventi finalizzati al consolidamento statico e antisismico degli edifici storici; la realizzazione di infrastrutture e di servizi adeguati; il miglioramento dei servizi urbani quali l’illuminazione, l’arredo urbano, la pulizia delle strade, i parcheggi, l’apertura e la gestione di siti di rilevanza storica, artistica e culturale.
4. Le regioni possono prevedere forme di indirizzo e di coordinamento finalizzate al recupero e alla riqualificazione dei centri storici, anche in relazione agli interventi integrati approvati dai comuni ai sensi del comma 3.
5. La valorizzazione dei «centri commerciali naturali» e la rivitalizzazione economica degli «aggregati commerciali urbani» consistono nel favorire, anche mediante gli interventi di cui al comma 2, la costituzione di uno o più insiemi organizzati, anche in forme societarie, di esercizi commerciali, di strutture ricettive, di attività artigianali e di servizio, che insistono all’interno dei centri storici di cui al comma1, in cui si concentra un’offerta di prodotti, di servizi e di attività da parte di una pluralità di soggetti, con particolare riferimento o collegamento alla valorizzazione, alla distribuzione e alla commercializzazione delle produzioni tipiche locali, nonché allo svolgimento di funzioni informative per la promozione turistica e culturale del territorio.
6. Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali, da emanare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, sono definiti i parametri qualitativi di natura storica, architettonica e urbanistica, sulla base dei quali individuare centri storici e insediamenti urbani in comuni con popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti, ai quali attribuire il marchio di «borghi antichi d’Italia». L’attribuzione del marchio di cui al presente comma non comporta il riconoscimento dell’interesse culturale o paesaggistico dei beni o delle aree compresi negli insediamenti urbani interessati, che rimane disciplinato dalle disposizioni del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.
3. Gli interventi integrati di cui al comma 2, approvati dal comune con propria deliberazione, prevedono: il risanamento, la conservazione e il recupero del patrimonio edilizio da parte di soggetti privati; la realizzazione di opere pubbliche o di interesse pubblico, nel rispetto dei caratteri identificativi e tipici delle zone di cui al comma 2; la manutenzione straordinaria dei beni pubblici già esistenti da parte dell’ente locale; il miglioramento e l’adeguamento degli arredi e dei servizi urbani e gli interventi finalizzati al consolidamento statico e antisismico degli edifici storici; la realizzazione di infrastrutture e di servizi adeguati; il miglioramento dei servizi urbani quali l’illuminazione, l’arredo urbano, la pulizia delle strade, i parcheggi, l’apertura e la gestione di siti di rilevanza storica, artistica e culturale.
4. Le regioni possono prevedere forme di indirizzo e di coordinamento finalizzate al recupero e alla riqualificazione dei centri storici, anche in relazione agli interventi integrati approvati dai comuni ai sensi del comma 3.
5. La valorizzazione dei «centri commerciali naturali» e la rivitalizzazione economica degli «aggregati commerciali urbani» consistono nel favorire, anche mediante gli interventi di cui al comma 2, la costituzione di uno o più insiemi organizzati, anche in forme societarie, di esercizi commerciali, di strutture ricettive, di attività artigianali e di servizio, che insistono all’interno dei centri storici di cui al comma
6. Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali, da emanare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, sono definiti i parametri qualitativi di natura storica, architettonica e urbanistica, sulla base dei quali individuare centri storici e insediamenti urbani in comuni con popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti, ai quali attribuire il marchio di «borghi antichi d’Italia». L’attribuzione del marchio di cui al presente comma non comporta il riconoscimento dell’interesse culturale o paesaggistico dei beni o delle aree compresi negli insediamenti urbani interessati, che rimane disciplinato dalle disposizioni del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.
Art. 2.
(Fondo nazionale per il recupero, la tutela
e la valorizzazione dei centri storici e dei borghi antichi d’Italia)
e la valorizzazione dei centri storici e dei borghi antichi d’Italia)
1. Al fine di contribuire all’attuazione degli interventi di recupero e riqualificazione nei comuni e nelle unioni di comuni di cui all’articolo 1, è istituito il Fondo nazionale per il recupero, la tutela e la valorizzazione dei centri storici e dei borghi antichi d’Italia, da iscrivere nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
2. Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali, previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, è emanato ogni anno un bando di gara, da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale, destinato ai comuni e alle unioni di comuni che intendono promuovere gli interventi di cui all’articolo 1 della presente legge, ai fini della ripartizione delle risorse del Fondo di cui al presente articolo. Una quota pari ad almeno il 25 per cento delle risorse del Fondo è destinata agli interventi per i comuni ai quali è stato attribuito il marchio di «borghi antichi d’Italia» ai sensi del comma 6 dell’articolo 1.
3. Con il decreto di cui al comma 2 sono stabilite altresì adeguate procedure per il controllo dei progetti degli interventi di riqualificazione e di recupero delle zone di particolare pregio di cui all’articolo 1, comma 2, e per le eventuali revoche dei contributi previsti, nonché le modalità di riparto più idonee ad assicurare priorità agli interventi per i quali gli enti locali abbiano messo a disposizione una percentuale di risorse nella misura minima indicata dal medesimo decreto.
4. Per l’anno 2012, la dotazione del Fondo di cui al comma 1 è determinata in 50 milioni di euro.
5. All’onere derivante dall’attuazione del comma 4, pari a 50 milioni di euro per l’anno 2012, si provvede mediante corrispondente utilizzo della proiezione, per il medesimo anno, dello stanziamento del fondo speciale di conto capitale iscritto, ai fini del bilancio triennale 2011-2013, nell’ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2011, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
6. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
7. A decorrere dall’anno 2013, al finanziamento del Fondo di cui al comma 1 si provvede ai sensi dell’articolo 11, comma 3, lettera e), della legge 31 dicembre 2009, n. 196.
3. Con il decreto di cui al comma 2 sono stabilite altresì adeguate procedure per il controllo dei progetti degli interventi di riqualificazione e di recupero delle zone di particolare pregio di cui all’articolo 1, comma 2, e per le eventuali revoche dei contributi previsti, nonché le modalità di riparto più idonee ad assicurare priorità agli interventi per i quali gli enti locali abbiano messo a disposizione una percentuale di risorse nella misura minima indicata dal medesimo decreto.
4. Per l’anno 2012, la dotazione del Fondo di cui al comma 1 è determinata in 50 milioni di euro.
5. All’onere derivante dall’attuazione del comma 4, pari a 50 milioni di euro per l’anno 2012, si provvede mediante corrispondente utilizzo della proiezione, per il medesimo anno, dello stanziamento del fondo speciale di conto capitale iscritto, ai fini del bilancio triennale 2011-2013, nell’ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2011, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
6. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
7. A decorrere dall’anno 2013, al finanziamento del Fondo di cui al comma 1 si provvede ai sensi dell’articolo 11, comma 3, lettera e), della legge 31 dicembre 2009, n. 196.
VERDE PUBBLICO
Visto che da alcuni giorni circolano voci sul fatto che la tanto "impossibile" iniziativa, da noi proposta all'amministrazione, "ADOTTA UN GIARDINO", è molto vicina al realizzarsi, vorremmo proporre un altro intervento a costo zero che potrebbe facilitare le successive operazioni di contatto e presa in carico da parte dei cittadini e di associazioni di questi spazi verdi.
Proponiamo infatti, visto che siamo già in periodo, di istituire un censimento delle associazioni locali a cui successivamente l'amministrazione potrà rivolgersi.
Un censimento a costo zero, che fotografi lo status quo delle associaizoni locali: associazioni riconosciute, non riconosciute, comitati, circoli per anziani, circoli culturale, onlus, fondazioni, tutto.
Il censimento non servirà solamente per favorire la collaborazione amministrazione - associazioni su tale iniziativa, anzi! Tale censimento dovrebbe farsi minimo ogni due anni!
L'associazionismo, in Italia, e anche nel nostro piccolo paese, non dimentichiamolo, ha un ruolo molto importante...
lunedì 17 ottobre 2011
L'AFFERMAZIONE DEL CONCETTO "ACQUA BENE COMUNE"
Per la gioia di coloro che dicono che copiamo e proponiamo solo le iniziative di Alife e Piedimonte Matese, e che invece le iniziative di Pietramelara non ci stanno mai bene, ecco un'altra iniziativa che potrebbe far scuola al nostro paese! Un'iniziativa realmente lodevole e per cui un cittadino potrebbe vantarsi, soprattutto se quel cittadino fa parte dell'amministrazione.
PS.: Visto che molti si vantano del nostro splendido sito internet (del Comune) , vi invito a visitare questo http://www.comunedicamigliano.it/portale/
CAMIGLIANO: Inaugurazione Casa dell'acqua
Sabato 08 Ottobre alle ore 17:30 in Piazza Kennedy, l'Amministrazione Comunale invita la Cittadinanza all'innaugurazione della "Casa dell'Acqua".
In poco più di tre mesi dal nostro insediamento, riferisce il Sindaco Cenname, e dopo aver avviato il nuovo sistema di raccolta differenziata porta a porta "verso rifiuti zero", con la Casa dell'acqua riusciamo a portare a termine un altro obiettivo della nostra azione Amnministrativa .
Con la Casa dell'acqua riusciamo a coniugare quattro obiettivi: 1) Ribadire ancora una volta che l'acqua è un bene pubblico; - 2) Ottenere una sensibile riduzione delle bottiglie d'acqua da recuperare con la raccoltadifferenziata; 3) Creare una economicità sia per i cittadini che possono ricaricare la loro bottiglia di acqua minerale al prezzo di 0,05 €, ma anche peril comune che in questa operazione riesce ad ottenere anche un minimo di utille; 4) Creare momenti di socializzazione per i cittadini durante l'attesa di ricarica delle bottiglie.
Ancora una volta Camigliano ed i Camiglianesi dimostrano di essere all'avanguardia in una Provincia che ha necessità di nuovi stimoli affinche riesca ad alzare la china e non occupare le ultime posizioni nelle graduatorie nazionali.
In poco più di tre mesi dal nostro insediamento, riferisce il Sindaco Cenname, e dopo aver avviato il nuovo sistema di raccolta differenziata porta a porta "verso rifiuti zero", con la Casa dell'acqua riusciamo a portare a termine un altro obiettivo della nostra azione Amnministrativa .
Con la Casa dell'acqua riusciamo a coniugare quattro obiettivi: 1) Ribadire ancora una volta che l'acqua è un bene pubblico; - 2) Ottenere una sensibile riduzione delle bottiglie d'acqua da recuperare con la raccoltadifferenziata; 3) Creare una economicità sia per i cittadini che possono ricaricare la loro bottiglia di acqua minerale al prezzo di 0,05 €, ma anche peril comune che in questa operazione riesce ad ottenere anche un minimo di utille; 4) Creare momenti di socializzazione per i cittadini durante l'attesa di ricarica delle bottiglie.
Ancora una volta Camigliano ed i Camiglianesi dimostrano di essere all'avanguardia in una Provincia che ha necessità di nuovi stimoli affinche riesca ad alzare la china e non occupare le ultime posizioni nelle graduatorie nazionali.
PS.: Visto che molti si vantano del nostro splendido sito internet (del Comune) , vi invito a visitare questo http://www.comunedicamigliano.it/portale/
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