Da svariati anni il servizio “fa acqua da tutte le parti” e negli ultimi anni il disservizio si è accentuato protraendosi anche nei mesi freddi, invernali (altro che emergenza estiva!!!!).
Le istituzioni fanno finta di nulla, il gestore non risponde alle nostre questioni postegli in una raccomandata spedita nel mese di Marzo c.a., e i cittadini di Pietramelara, ad eccezioni dei fortunati che hanno un pozzo (beati i nostri avi che ebbero la brillante idea di farsene uno), sono a secco.
Ogni anno sempre peggio. Addirittura, negli ultimi tempi, il servizio si interrompe sistematicamente ad una certa ora della sera per poi riprendere la mattina presto con rischi per le tubature, gli elettrodomestici e negando anche i più elementari bisogni per l’igiene personale a migliaia di utenti.
A questo si aggiunge l’aumento dell’utenza comunale, una rete idrica con perdite sistematiche, probabili allacci abusivi come apparso tempo fa in un comunicato stampa dell’amministrazione a seguito di una perizia di un tecnico qualificato, un acquedotto rurale bloccato a metà lavoro e di cui l’amministrazione se ne è lavato completamente le mani. In merito al nuovo acquedotto ricordiamo che la vasca di raccoglimento e la rete rurale che abbraccia tutta la zona Mancini per arrivare a Via Pescara sono completati, anzi, la rete idrica rurale Mancini è già funzionante!!! Manca solo il Pozzo, manca l’acqua!!!
La questione che poniamo all’amministrazione e ai tecnici è: come mai l’opera giace lì incompiuta? Ci sono problemi di tipo economico o di tipo tecnico? Purtroppo non ci è dato sapere, il palazzo non comunica con il popolo, non comunica con i cittadini che li ha eletti e quelle volte che, alcuni cittadini come il sottoscritto, mettono nero su bianco disagi e richieste di informazioni e chiarimenti, la risposta tarda a venire, anzi, non arriva proprio, è un segreto di stato. Chi ha sbagliato, se qualcosa è stato sbagliato, deve PAGARE. Addirittura anche nel consiglio di ieri, 13.09.2013, all’interrogazione presentata dalla minoranza lo scorso marzo in adunanza comunale su questo dilemma, su che fine abbia fatto il pozzo, la risposta della maggioranza è stata tutto fuorchè chiara.
E non parliamo del contratto del servizio idrico con l’attuale ditta privata. Tre sindaci sono passati negli ultimi 20 anni e nessuno ha chiarito il perché manca un regolamento d’utenza che disciplini il servizio, il perché la bollettazione avviene quadrimestralmente da dieci anni a questa parte, il perché di tanti problemi sulla scarsità di pressione nelle tubature, da dove escono le tariffe, eccecc.
A questi interrogativi si aggiunge l’ultimo atto probabilmente illegittimo (cosa confermata anche da qualche esperto della materia) emanato lo scorso febbraio dai nostri amministratori: la proroga alla vecchia ditta appaltatrice, per il 21esimo anno consecutivo, della gestione del servizio idrico. I nostri amministratori sapevano da dieci anni che l’appalto sarebbe scaduto e nulla hanno fatto per premunirsi. Attualmente giace in Municipio una richiesta di parere di legittimità degli atti emanati indirizzata al Sindaco e al Segretario Comunale in quanto, a mio avviso, la proroga risulta illegittima ai sensi della Legge n.62 del 18 Aprile 2005, art.23 (articolo che vieta le proroghe se non in casi emergenziali, e il nostro caso non lo era, o al massimo permette proroghe non superiori a sei mesi).
La gestione del servizio idrico deve essere pubblica, diretta: i privati sull’acqua non possono metterci mano e farci speculazione.
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