martedì 21 febbraio 2012

CONTINUA LA BATTAGLIA PER L'ACQUA PUBBLICA - ATTO VI

                                          The end, forse è il caso di dirlo… più di un anno di corrispondenza con l’amministrazione e gli Uffici competenti per riuscire a fare chiarezza sul capitolo ACQUA nel nostro piccolo comune, o almeno in parte. Ecco le domande e le risposte che siamo riusciti a farci dare:


Al sindaco e ai consiglieri, anche alla luce delle continue lamentele che giungono loro in riferimento delle carenze idriche o di pressione dell’acqua pubblica, se sono soddisfatti dell’operato della ditta privata che gestisce tale servizio pubblico?
“…che tutti i disservizi legati alla gestione della rete idrica, qualora rilevati, sono stati e continuano ad essere oggetto di segnalazione e richiamo da parte degli uffici competenti.” e ancora “Si significa che alla sua naturale scadenza, la gestione della rete idrica, verrà certamente affidata nel rispetto della normativa di legge in materia.”

Sempre al Sindaco e ai consiglieri, che nel maggio del 2003 erano consiglieri di Minoranza, quando fu rinnovata la convenzione attuale che dovrebbe durare fino al 2013, se sono sempre del parere che al termine di una concessione di un servizio pubblico della durata già decennale sia opportuno non rinnovare detta concessione, alla stessa ditta, senza gara d’appalto, ritenendo invece opportuno il ricorso all’asta pubblica onde far partecipare altre ditte locali al fine di ottenere offerte migliori ?
Su questo punto l’amministrazione non ha dato alcuna risposta.

Possiamo essere messi a conoscenza del contratto di fornitura e del regolamento d’utenza, previsti da entrambe le concessioni decennali del servizio stipulate tra le parti nel 1993 e nel rinnovo del 2003 come la disciplina che appunto deve regolare i rapporti tra gli utenti e la concessionaria del pubblico servizio?
Anche su questo punto ne amministrazione comunale ne Ufficio tecnico comunale ci hanno saputo dare una risposta. La verità? Il regolamento d’utenza NON ESISTE da 20 anni! Provate a pensare se al posto della rete idrica si parli di… energia elettrica, di Enel che non fornisce un regolamento d’utenza al momento della stipula del contratto…

È sempre vero, secondo l’articolo - Oneri del Concessionario -  della convenzione stipulata nel 2003, che il concessionario a fronte della concessione si impegna ed è quindi obbligato, tra l’altro, a fornire l’acqua potabile  assicurando la regolarità e la continuità del servizio, provvedendo ad effettuare a propria cura e spese la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di captazione, sollevamento e trattamento delle acque e delle reti di adduzione e distribuzione?
Ci risponde l’Ufficio tecnico comunale: “ Il concessionario deve ottemperare a quanto previsto nella convenzione, se si verificano disservizi gli stessi saranno oggetto di segnalazione e richiamo da parte dell’ufficio.”


Perché la fatturazione delle bollette è su base quadrimestrale e non trimestrale con conguaglio al 31 Gennaio come espresso dall’articolo - corrispettivo della concessione - della convenzione stipulata nel 2003?
L’amministrazione non ci ha risposto, mentre l’Ufficio tecnico ci dice: “L’autorizzazione alla fatturazione quadrimestrale è una competenza dell’Organo Esecutivo”. Diteci voi cosa pensare…

Secondo le - forniture gratuite - menzionate nella convenzione stipulata nel 2003, il Concessionario si impegna a fornire gratuitamente l’acqua necessaria per i consumi diretti degli uffici comunali, delle fontane pubbliche nonché delle bocchette antincendio ed inoltre deve fornire gratuitamente 1000 metri cubi annuali ai plessi delle scuole elementare, media e materna, nonché altri 1000 metri cubi a tariffa agevolata complessivi per i tre plessi eventualmente eccedenti ai mille gratuiti. Il concessionario si impegna inoltre a fornire gratuitamente l’eventuale residuo annuo non utilizzato dei quattromila metri cubi a favore di opere assistenziali, religiose o sociali o di utenti che versano in comprovate condizioni di disagio previa individuazione degli stessi con delibera degli organi comunali. In riferimento a quanto riportato:
Avanza un residuo annuo dei detti quattromila metri cubi d’acqua ?
Con quali delibere degli organi comunali vengono individuati gli utenti ritenuti in comprovate condizioni di disagio? e con che metodo vengono realmente riscontrate tali?
“Il concessionario fornisce gratuitamente oltre agli enti e i siti indicati in convenzione anche alla Caserma dei Carabinieri, della Forestale, Cimitero, Campo Sportivo, Convento sa Pasquale, Istituto Maria SS. Bambina in via San Giovanni. Per avere un’idea sul consumo di acqua ad esempio, l’istituto delle suore consuma mediamente circa 600/700 mc. di acqua a quadrimestre”.


A che punto sono i lavori di ampliamento della rete idrica?
A che punto sono i lavori per la costruzione del nuovo impianto di sollevamento delle acque?
Mesi orsono alcuni circoli Legambiente del territorio chiesero all’UTC copia delle analisi, almeno chimiche, delle acque destinate al consumo umano. In modo informale ci fu risposto che l’UTC non le aveva e non era loro dovere averle. Ufficialmente aspettiamo, aspettano, a distanza di mesi, ancora una risposta scritta. In tal senso vorremmo riportare l’Art. 7 del Decreto Legislativo 2 febbraio 2001, n. 31. In riferimento a questo decreto, vorremmo visionare le analisi delle acque dei mesi di Settembre, Ottobre e Novembre, in possesso dell’UTC.
Ci risponde l’Ufficio Tecnico: “per quanto concerne il nuovo acquedotto Mancini-Montemaggiore i lavori sono tutt’ora in corso e dovrebbero essere completati entro il mese di marzo c.a.; per quanto concerne le analisi chimiche delle acque, le stesse sono già state consegnate personalmente dal sottoscritto al sig. Ruzzo Francesco”.

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