Cari amici lettori, per questo
sassolino nella scarpa ci siamo affidati ad un articolo apparso domenica 19
febbraio sulle pagine di un noto quotidiano locale, perché far ridere è
difficile, ma come ormai spesso accade in Italia i politici vengono in soccorso
ai comici.
Il tema trattato è scottante e
per questo motivo e per i pezzi di articolo che citeremo, almeno noi, vorremmo
scusarci se pur non volendo potremmo urtare la suscettibilità di qualcuno
interessato e non dal problema.
Per iniziare a ridere partiamo
dal titolo : “Pietramelara - La videosorveglianza non decolla” .
Ecco gentilmente qualcuno può
spiegare all’articolista che di “aereo”, semmai, ci dovevano essere solo le
videocamere, mentre il progetto di videosorveglianza doveva essere una cosa più
terrena, quindi semmai “non parte” ?!
E quando una cosa non parte,
si potrebbe pensare ad una spinta, ma si deve vedere in quanti si è a spingere
e soprattutto da che lato, perché se si spinge uno contro l’altro comunque non
si parte…
E su questo vogliamo
scagionare, almeno per questa volta, l’intera classe politica, perché il
progetto ha riscontrato da subito il parere favorevole ed unanime di
maggioranza ed opposizione.
Sottotitolo : “L’amministrazione
sta valutando soluzioni alternative per garantire la sicurezza sul territorio” .
Avendo avuto la possibilità di
conoscere in questi 5 anni il modus operandi, o per meglio dire il modus “
ragionandi ” immaginiamo che:
il consigliere che voleva
traforare il borgo antico per poterne fare parcheggi sotterranei si alzi e dica:
“ Si potrebbe pensare di costruire una capsula infrangibile stile scudo
spaziale che racchiuda anche dall’alto Pietramelara dalle otto di sera alle
sette del mattino con l’ora solare e dalle cinque di sera alle sei del mattino
con l’ora legale, in modo che nessun ladro possa entrare in quel range di tempo
… ? …. Si però se il ladro è furbo e riesce ad entrare prima che la capsula si
chiuda, non può più uscire, trovandosi come in una trappola, e questo potrebbe
sembrare una sorta di sequestro di
persona e quindi anticostituzionale e allora no no, non si può fare.
Allora un assessore propone di
fornire ai ladri dei sacchi per la refurtiva con su scritto “ l’ho fatto per
fame pur essendo uno stronzo” non sarà molto ma almeno si prova così a
sensibilizzare l’opinione pubblica …
Un’ altro assessore invece propone
che venga imposto al ladro un’addizionale del 8% sull’importo del furto che
visto i tempi che corrono e con i tagli agli enti previsti dal sistema centrale
…
Finendola con le nostre
baggianate supposte e ritornando all’articolo, si apprende dallo stesso che:
·
la ditta aggiudicataria del servizio di
videosorveglianza ha annunciato al comune l’impossibilità a porre in esecuzione
l’appalto chiedendo l’annullamento
·
che l’amministrazione ha immediatamente chiesto
spiegazioni alla ditta (speriamo che appena disponibili le renda note ndr)
·
e che se pur ricevendo per questo motivo una
piccola battuta d’arresto, l’amministrazione anche alla luce dei gravi episodi
che hanno interessato il nostro territorio ha la ferma intenzione di attuare in
brevissimo tempo quanto già programmato in tema di sicurezza nel bilancio 2011…
E meno male che si ha la ferma
intenzione, ci mancherebbe altro che non si avesse, ma per uscire dal buio di
questo periodo ci piacerebbe che l’amministrazione, a questo punto, più che
comunicarci che ha l’intenzione di attuare il progetto sicurezza ci facesse
sapere come intende attuare quanto aveva previsto, fosse non per altro
di evitarci di ipotizzare le baggianate di cui sopra.
Sarebbe più utile, a nostro
avviso, sapere da chi redige questi sterili comunicati stampa, il perché dopo
aver riscontrato il parere favorevole e unanime della politica sia passato tutto
questo tempo per l’attuazione del progetto, il perché, solo adesso, dopo tutti
questi furti, emergono queste difficoltà, il perché a questa gara si sia presentata
una sola ditta, il perché non si è pensato per tempo anche ad una soluzione
alternativa.
Sarebbe bello ricevere qualche
volta anche delle risposte, oltre alle critiche che normalmente riceviamo per
il nostro irriverente sarcasmo, e per questo fiduciosi aspettiamo…
Tanto oramai sembra che
Aspettare sia diventata la parola d’ordine:
aspettiamo che pietra dopo
pietra crolli il borgo antico, tanto qualcuno dirà: “ma in fin dei conti
crollerà solo qualche casa pericolante … mica tutte”;
aspettiamo che apra il centro
commerciale per attuare le richieste di quattro stolti che prevedevano tempi
duri per tutti, tanto qualcuno dirà che chiuderà solo qualche negozio… mica
finirà il commercio;
aspettiamo che l’isola
ecologica sia terminata, tanto cosa vuoi che cambia se la raccolta
differenziata sia al 70 % o al 40 % …. Tanto qualcuno dirà “mica siamo tutti
ambientalisti?”;
Va a finire, così facendo, e
visto che questi furti avvengono di notte, che qualcuno ricordando Eduardo De
Filippo si convinca che per cambiare le cose basti dire:
“Aspettiamo, tanto adda passà
a nuttata”.
Nessun commento:
Posta un commento