venerdì 15 aprile 2011

Il bicchiere vuoto

Avete presente il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto d’acqua? si dice che se sei ottimista lo vedi mezzo pieno , se sei pessimista mezzo vuoto. Se invece sei a Pietramelara , di notte , e vuoi riempirlo sotto il rubinetto , che tu sia pessimista o ottimista , potresti non riuscirci tanto facilmente !! Si perché da noi , anche in pieno autunno , l’acqua di notte per un poco la chiudono , chissà perché? … forse si potrebbe trattare di una strana forma di educazione dimostrativa: “siccome voglio farti vedere quanto  l’acqua sia un bene prezioso , di prima necessità e non va sprecato , te la faccio mancare così capisci la sua importanza e non la sprechi quando la riavrai !”. Sagace ; potrebbe essere , peccato che , se fosse così , di notte sono in pochi ad accorgersene! Ma di certo quei pochi che se ne sono accorti di cui abbiamo raccolto le testimonianze sono incazzati neri , anche perché l’acqua pubblica la pagano , e si sa , chi paga un servizio vorrebbe e dovrebbe poterne usufruire sempre , quando gli pare e piace , anche alle due di notte. Alle due di notte in questo periodo ma stando ai nostri riscontri , a diverse persone che abitano il borgo antico , in estate l’acqua è mancata anche per qualche ora in pieno giorno e sistematicamente per diversi giorni alla stessa ora. In altre zone del paese , sempre in quel periodo , si è riscontrata in determinate ore una pressione bassissima che rendeva impossibile l’erogazione negli appartamenti nei piani alti dei fabbricati. Lamentele queste già note all’amministrazione comunale ed al Sindaco che nell’emanare l’ordinanza N. 22 del 05/07/2010 per la LIMITAZIONE DELL’UTILIZZO DELL’ACQUA POTABILE  dice , tra l’altro , testuale , nelle considerazioni : “Preso atto che , periodicamente pervengono all’amministrazione comunale continue lamentele circa la carenza idrica”. Ecc. E allora? alla luce di queste continue lamentele , cosa si è fatto? ma soprattutto cosa si pensa di fare , visto il protrarsi dell’ emergenza , nonostante siamo a ridosso della stagione delle piogge? non sappiamo se questo tipo di ordinanza voleva essere una specie di rimedio alle spiacevoli situazioni descritte , ma provando ad interpretarla così qualcosa non torna e vediamo perché. Innanzitutto il principio per cui è stata emanata cioè quella di non sprecare l’acqua per usi diversi da quelli essenziali , come ad esempio irrigare i giardini , è sicuramente nobile , ma i tempi sono stati  un po’ tardivi visto che è stata emanata il 5 Luglio quando presumibilmente ci sono già stati almeno due mesi di sprechi. Poi sempre nelle premesse , si fa riferimento “all’aggravamento della crisi idrica in particolar modo nel periodo estivo”; eppure non ci risulta che in estate si siano riscontrate temperature particolarmente torride , non per tanti giorni , e comunque l’inverno precedente , non corto , non è stato particolarmente avaro di piogge. Se a questo si aggiunge che gran parte delle ville con giardino da annaffiare sono anche dotate di pozzo privato , ci chiediamo: ma a cosa è servita questa ordinanza? che è stata pure prorogata di dieci giorni oltre la naturale scadenza del 20 Settembre e che di sicuro è stata ben recepita dai cittadini visto , che non risultandoci nessuna sanzione praticata , presupponiamo non ci sia stato nemmeno nessun trasgressore nonostante i giardini in fiore! Forse l’essenza di questa ordinanza sta proprio nelle sue premesse ed è con queste , che secondo noi , si riallaccia ai problemi esposti , perché se davvero l’amministrazione ritiene “che la carenza idrica , oltre alle naturali cause , ha origine nell’eccessivo consumo e continuo prelievo da parte degli utenti che non consentirebbe il livello sufficiente nei serbatoi principali”, ci sarebbe da chiedersi una cosa: e allora che si fa ? non si può non ipotizzare una soluzione a questa premessa , sennò sarebbe come dire ad uno che se la sta facendo addosso : “aspetta perché non si è ancora riempito lo sciacquone!” , se quello dice “ma a me mi scappa!!” non gli si può dire: “ e beh … pazienza!!!”. Se davvero si ravvisa “ la necessità di regolamentare il consumo di acqua potabile della rete idrica dell’intero territorio comunale , e garantire una soddisfacente erogazione a tutte le utenze presenti sul territorio” l’amministrazione , che già si adopera a tutto ciò , dovrebbe spiegare a quanti pagano questo servizio come intende farlo , e poi … farlo!! Perché la gente che paga l’acqua pubblica (anche se poi la chiama “l’acqua del comune” per differenziarla da quella dei pozzi privati ) sa bene che questa è un bene primario e che non va sprecata perché l’eventuale mancanza potrebbe generare problemi seri di carattere igienico - sanitario , ma al di là dell’aspetto pecuniario si inizia a chiedere: “perché prima quando c’erano continuamente cantieri per le strade l’acqua c’era nei rubinetti ed ora a volte non c’è o non c’è stata nonostante non ci siano cantieri in lavorazione?” E ancora: “paghiamo il giusto per il servizio che riceviamo?”. Crediamo che la gente sbaglia a presupporre dietro le sporadiche inefficienze di un servizio pubblico una probabile manipolazione privata , ma a volte quindi , proprio per questo , sarebbe bene nei confronti dell’argomento praticare la dovuta trasparenza e adoperarsi per predisporre un livello sufficiente , perché si sa , che quando come adesso “ l’acqua è poca … la papera non galleggia!!”.   

La Redazione

Nessun commento: