domenica 10 marzo 2013

E ADESSO... CHE SUCCEDE? IL REBUS DEL PROSSIMO GOVERNO

La situazione elettorale ha sentenziato un risultato molto labile; accanto ad un declino di consensi del Pd, si è registrato una crescita del Pdl (dovuta alla campagna elettorale del proprio leader risceso in campo) e ad un boom del Movimento 5 Stelle guidato dall’istrionismo di Grillo. Ora che però i cittadini, tramite una vergognosa legge elettorale, hanno risposto alla chiamata alle urne, ecco che si presentano subito nuovi orizzonti. La domanda che in molti si chiedono in questi giorni circola imperterrita su giornali, tv ed internet: cosa succederà adesso? Mentre Grillo si trincera dietro un secco no a possibili alleanze con il Pd, che a suo tempo lo estromise dalla candidatura alle primarie del 2009 (non concedendogli la tessera per l’iscrizione al
partito da lui richiesta), ecco che da una lettera di una ragazza di 24 anni, Viola Tesi, spunta un invito all’ex comico ad allearsi con la coalizione di centro-sinistra. L’alleanza menzionata da Viola dovrebbe basarsi su 8 punti necessari, presenti oltretutto nei programmi di governo dei due partiti, al fine di scongiurare un ritorno alle urne che potrebbe accelerare il processo di crisi per il nostro Paese. E proprio la lettera di Viola che ha dato inizio ad una petizione on line, pubblicata sul nostro blog qualche giorno fa, per convincere il leader di M5S a dare la fiducia al governo rifacendosi al modello Sicilia, dove il governatore del Pd, Rosario Crocetta, governa proprio con il sostegno dei grillini. Se la raccolta firme dovesse raggiungere nei prossimi giorni un numero elevato di firmatari, allora i vertici del Movimento 5 Stelle non potranno non tener conto di quanto avanzato da una parte del loro elettorato.
Noi, che personalmente abbiamo firmato, siamo favorevoli ad una loro apertura in questo senso (ecco il link del nostro post precedente: http://ilsassolinopuntoit.blogspot.it/2013/02/la-base-del-movimento-5-stelle-contro.html ).
Bisognerebbe prima mettere in condizione la politica di poter attuare alcune riforme necessarie per l’Italia, per cercare di dare una svolta all’andamento di questi ultimi anni, e poi, se le circostanze lo dovessero richiedere, ritornare a votare. In questo modo la volontà degli italiani potrebbe essere più chiara.

Nessun commento: