martedì 31 maggio 2011

CARTOLINE D'ITALIA

La gente, con o senza cervello, quando può ... sceglie!!!

IL SASSOLINO NELLA SCARPA 31/05/2011

Berlusconi ha detto ai Napoletani " Vi pentirete" e ai Milanesi " Pregate"....
... Adesso si comprerà Hamsik e lo darà in prestito al Brescia!!!

PISAPIA E DE MAGISTRIS SINDACI, FORSE IL VENTO E' CAMBIATO


Giuliano Pisapia è il nuovo sindaco di Milano, Luigi De Magistris il nuovo sindaco di Napoli. Due vittorie schiaccianti, quasi inaspettate alla vigilia dei ballottaggi. I numeri sono impressionanti e parlano chiaro: a Milano il candidato del centrosinistra ha vinto con il 55,1% dei voti mentre Letizia Moratti si è fermata al 44,89%; a Napoli, invece, Luigi de Magistris ha trionfato con il 65,37% contro il 34,62% del portacolori del centrodestra Gianni Lettieri.
Quello che mi preme maggiormente sottolineare è Napoli, la realtà più vicina a noi (non solo geograficamente) e che ci interessa di più: il bassolinismo è stato sconfitto, De Magistris può ridare speranza alla città, può far respirare aria migliore, può far nascere un nuovo modo di fare politica. 'Abbiamo scassato tutto', con questa dichiarazione De Magistris probabilmente non si riferiva solo alla sua netta vittoria...
Forse il vento è cambiato. Ce lo auguriamo tutti.

lunedì 30 maggio 2011

IL SASSOLINO DELLA REGINA - NUM.11 ANNO 1

Cos’è l’amicizia? A a mio modesto avviso è un sentimento più forte dell’amore, è la sensazione che un’altra persona ti pensi, ti dedichi il suo tempo, alla quale puoi confidare i tuoi più intimi segreti, il depositario delle tue paure, dei tuoi desideri, un essere sul quale puoi contare quando nella vita hai un attimo di smarrimento, paura, dolore, ecc. Alberto Moravia diceva “che un amico è qualcuno a cui si telefona tutti i giorni…”. Nella nostra epoca cerchiamo l’amicizia in modo “artificiale”, ossia sui social network o sui social media. Ognuno di noi ha avuto un amico, un’amica cosiddetta “del cuore”, fin dalla prima infanzia possiamo individuare la persona con la quale è in sintonia il nostro cervello, spesso anche il nostro corpo. Vuoi per affinità caratteriali, spesso l’amicizia la troviamo in persone diversissime da noi stessi, proprio perché vorremmo essere come loro, averne pregi e difetti. L’amicizia ha una straordinaria capacità di formarci interiormente, di educarci e farci crescere. Tuttavia può essere un’arma a “doppio taglio”, in quanto vi sono amicizie che celano insidie pericolose ed è da queste che dobbiamo fuggire, sempre che riusciamo ad accorgercene in tempo.… La lealtà e fedeltà dell’amico a volte si rivela opportunismo, convenienza, interesse, il suo tradire la nostra fiducia ci lascia indifesi, feriti, sconvolti. Conosciamo fin dai tempi remoti amicizie tra ricchi e poveri, tra sovrani e schiavi, le quali hanno anche fomentato guerre e quant’altro. Seneca afferma: “Chi è amico ama; ma chi ama non è sempre un amico. L’amicizia giova sempre, l’amore talvolta può anche nuocere…”. Scrive Voltaire nel Dizionario Filosofico: “… l’amicizia è dei virtuosi: i malvagi hanno dei complici e le persone interessate hanno dei soci, ma nessuno di loro ha degli amici”. L’amicizia può stabilirsi anche tra persone differenti di età, cultura, religione, status sociale. Essa è un sentimento che richiede molto coraggio. Studiosi ne hanno analizzato l’origine senza per altro giungere a conclusioni certe. L’amicizia ha il potere di cambiare le persone rendendole più generose e disponibili. Certo in molti casi questo sentimento, paragonabile all’amore, se non più intenso, in quanto non esiste al suo interno la gelosia, il possesso dell’altro, può divenire tirannico ed esclusivo. In molti asseriscono che l’amicizia non esiste, abbiamo solo una serie di relazioni false, ipocrite, sia sul lavoro che altrove. Certo la nostra vita è ricca di competizione, sopraffazione ed ipocrisie, tuttavia l’uomo ha bisogno di relazioni umane pulite, sincere, oneste. Afferma Francesco Alberoni: “Chi non è capace di essere sincero con un amico, non riuscirà mai a esserlo con gli altri”. Che tristezza per coloro che non potendosi fidare di nessuno, finiscono per avere solo degli alleati occasionali, complici o succubi della loro esistenza! Tutti abbiamo una disperata necessità di avere un amico leale, il quale ci possa dare conforto, che arrivi quando lo chiamiamo, che resterà al nostro fianco, che sfiderà i nostri nemici, che parlerà a nostro favore difendendoci. Forse qualcuno di voi l’avrà già letto, ma il mio consiglio questo mese è per un breve libro: “L’amico ritrovato di Fred Uhlman – Universale Economica Feltrinelli” da Eur 5,50”. Buona lettura.
Giuseppe Polito

venerdì 27 maggio 2011

PREMIO COMUNI A 5 STELLE

In alcuni comuni quel “tocco magico” ha già trasformato la favola in una splendida realtà. Basta fare un giro nel sito dall’Associazione Comuni Virtuosi per scoprire che sono sparsi in tutta Italia da Nord a Sud, comuni in cui i sindaci e le rispettive amministrazioni sono stati gli artefici di azioni concrete realizzate per ridurre l’impronta ecologica. Questa associazione, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e la collaborazione di diverse realtà istituzionali e non, indice il premio “comuni a cinque stelle”, giunto alla quinta edizione, con cui premia appunto il comune che si è distinto nelle cinque categorie del concorso: gestione del territorio, impronta ecologica, rifiuti, mobilità, nuovi stili di vita. Tutte le informazioni e il bando di partecipazione sono contenute nel sito che abbiamo segnalato prima. Noi del sassolino puntoit vorremmo proporre ai nostri amministratori di visitare questo sito, e visto che le idee non sono coperte da copyright, magari non si vincerà il titolo, ma si potrebbe copiare qualcosa per provare a calarla nella nostra realtà. Sarebbe bello, per tutti noi, sapere un giorno che il nostro comune possa quantomeno partecipare a questo tipo di manifestazioni. Guardando il video spot dell’evento, si evince e ci piace sottolinearlo, come l’impegno della politica dovrebbe essere sempre rivolto al servizio del cittadino. A dire il vero a Pietramelara qualche amministratore già va in bicicletta e qualcuno raccoglie anche le carte per terra, speriamo che gli altri e i cittadini li seguano a ruota, perché siamo sulla buona strada.

Redazione de il sassolino

GIORNATE NAZIONALI DEI CASTELLI ANCHE A PIETRAMELARA

L'Istituto italiano dei Castelli organizza le Giornate Nazionali dei Castelli, patrocinate dal Ministero per i beni e le attività culturali. Queste giornate consistono in visite a castelli solitamente chiusi al pubblico. La sezione Campania dell'Istituto quest'anno prevede la visita a cinque siti campani tra cui quello di Pietramelara. La manifestazione si terrà domenica 29 maggio dalle ore 11 in Piazza Municipio

mercoledì 25 maggio 2011

UN ABBRACCIO AI PELLEGRINI DI CASTEL PETROSO

Ai tantissimi pellegrini della Madonna di Castel Petroso desidero estendere il mio più grande e sentito apprezzamento, dissociandomi dai tanti critici da strapazzo che reputano un tale sacrificio una appassionata gita fuori porta. E' proprio vero, sebbene si devono far contrarre ben 33 muscoli facciali, per poter parlare, certa gente lo fa spesso e a vanvera. Si sente dire, per esempio, che durante il sacro percorso molti dei partecipanti colgono occasione per spettegolare sui fatti paesani, altri si divertono, mangiano e bevono a sbafo, addirittura tra tanti nascono dei flirt. NIENTE DI TUTTO QUESTO! Chi sparla a tal punto lo fa per gelosia, perchè non avendo fede di affrontare uno sforzo di tale entità, si rifugia nella più spregevole critica, che denota un evidente, marcato indice di deficienza. Il prossimo anno, perciò, carissimi pellegrini, nel rivolgervi in preghiera alla Madonna, chiedete per questi maldicenti vostri, nostri paesani il perdono, perchè è proprio il caso di asserire che "non sanno quel che fanno e soprattutto quel che dicono". Vi abbraccio affettuosamente e chissà nei prossimi anni mi unirò anch'io a questo grande atto di fede.

Giuseppe Mozzi

REFERENDUM 2011: UNA SCELTA CONSAPEVOLE

Nonostante le critiche e i tentativi di boicottaggio, ci stiamo avvicinando sempre più al fatidico referendum del 12-13 giugno. È impressionante constatare come molte persone (di tutte le età) non siano ancora adeguatamente informate sulle questioni che ci verranno poste. Per questo motivo credo sia giunto il momento di fare un po’ il punto della situazione, addentrandoci quel tanto che basta nella giungla dei quesiti referendari, non sempre molto comprensibili. Ricordiamoci, inoltre, che questo sarà un referendum abrogativo, per cui ci chiederanno di sopprimere in parte o totalmente leggi esistenti. Ecco, dunque, una breve guida per non perdersi nei meandri della cabina elettorale. I primi due quesiti sono strettamente collegati tra loro e riguardano la privatizzazione dell’acqua (affidamento e gestione dei servizi pubblici a privati e relative tariffe da applicare). Rispondendo SI dichiariamo che vogliamo che l’acqua resti un bene pubblico, di cui può usufruire anche chi non può permettersi di pagarla. Ed eccoci di fronte alla domanda più controversa: quella sul nucleare. In seguito ai tragici eventi che hanno visto il Giappone come protagonista, il governo ha deciso di congelare il referendum sul nucleare in modo da poter  riproporre l’argomento fra qualche anno. A tal proposito siamo in attesa che si pronunci la Cassazione, la quale stabilirà se dovremo rispondere o meno al quesito. In parole semplici ci chiederanno se attualmente è ancora necessario costruire in Italia 13  centrali nucleari per avere fonti di energia o è possibile trovare un sistema di approvvigionamento alternativo (eolico, fotovoltaico, ecc.)? Con un bel SI ci dichiariamo favorevoli allo sviluppo delle energie rinnovabili. Il quarto quesito, infine, è sul legittimo impedimento, una legge licenziata dal Parlamento tra febbraio e aprile 2010 e corretta dalla Corte costituzionale a gennaio 2011 che, per 18 mesi dall'approvazione, permette al Presidente del Consiglio e alle alte cariche dello stato di non recarsi in tribunale a causa degli impegni di governo. Apponendo una X sul SI dichiariamo di volere che anche i ministri imputati e il premier rispettino le leggi esattamente come noi. Non è poi così difficile, vero? Si tratta di contrassegnare le schede con tre SI, tenendo presente che il referendum è una delle rare occasioni in cui si chiede al popolo di esprimere la propria opinione, la quale sarà presa in considerazione solo nel caso in cui si raggiunga il quorum (50% + 1 dell’elettorato attivo). Siamo chiamati in prima persona a rispondere di argomenti che ci toccano da molto vicino: non lasciamoci sfuggire quest’occasione di fare la differenza!
Antonella De Felice

sabato 21 maggio 2011

IL SASSOLINO NELLA SCARPA - 12\05\2011

Il Milan è campione d'Italia vincendo il suo scudetto numero 18. Visto che è diventato 'maggiorenne', forse Berlusconi non se ne interesserà più...

Il Sassolino nella scarpa - Num.10 Anno1 (maggio 2011)

L’INESPERIENZA, LA NOSTRA FORZA

Ormai il nostro movimento politico (a prescindere dalla bandiera) , il Sassolino, sono chiaramente entrati a far parte della scena politica pietramelarese e ciò è dimostrato dalle centinaia di persone che ci seguono, tra questi anche alcuni non pienamente concordi con le nostre idee, i nostri progetti e le nostre iniziative. Riceviamo incoraggiamenti, sproni e spunti per future battaglie quotidianamente, per la strada, sul blog, su Facebook, ovunque, ma riceviamo soprattutto moltissime critiche, talvolta anche forti, veraci, volgari, al limite della legalità e dello scontro politico… Una tra le critiche più frequenti, e per cui andiamo non a testa alta, ma altissima, è quando ci si strumentalizza e ci si appella come “Inesperti”… Musica per le nostre orecchie…Quale più bel complimento di questo, essere definiti Inesperti… Ci appellano come Inesperti perché facciamo disinformazione, non scendiamo nei particolari quando scriviamo, accusiamo senza sapere di chi è veramente la colpa. Altra musica per le nostre orecchie in quanto non abbiamo mai accusato questo o quel personaggio politico (se così si possono definire alcuni personaggi della classe dirigente attuale) , non è mai stato nel nostro interesse. Ogni qualvolta abbiamo criticato questo o quell’operato lo abbiamo fatto non per colpire il responsabile in sé, la persona, ma per colpire il meccanismo contorto, vizioso e sporco che caratterizza il sistema Politica dei nostri giorni; siamo stati attaccati su quasi tutti i nostri articoli: quello sulla rotonda, sulla carenza d’acqua nelle abitazioni nella stagione estiva e non, sull’ordine pubblico, sulle proposte da noi fatte in materia di viabilità, sulla scarsa operatività della politica in campo sociale, sulla carenza di informazione e comunicazione tra politica e cittadino, sulle nostre proposte per il paese alto, sulle critiche da noi mosse in merito alla Villa Comunale, alla zona ASI - Pantani, alla zona PIP – Mancini, al commercio, ecc. ecc. Eppure gira che ti rigira i problemi sopra citati sono sempre lì: la rotonda è diventata la barzelletta

LA FAVOLA DEL PAESE DELLE FAVOLE

A sentire qualcuno della nostra amministrazione, nel nostro bel Paese si vive da favola, verrebbe quasi la voglia di rubare il titolo di una delle ultime puntate di Annozero per dire che qui, nel  loro modo di vedere le cose, “stiamo tutti bene”. Ma appunto è una favola, ed una favola che si rispetti ha dei buoni e dei cattivi, e qui ahinoi il ruolo dei cattivi, a noi del “sassolino”, ce l’hanno cucito addosso. Diciamo che, non essendo dei presuntuosi, a noi va anche bene così. Secondo il loro punto di vista noi saremmo dei “cattivi informatori” perché non mettiamo mai in risalto le cose portate a termine da questa amministrazione, non sappiamo scovare le notizie e soprattutto siamo dei prevenuti. Noi saremmo anche degli scarsi “giornalisti”, ma ricordiamo che nessuno di noi lo fa per mestiere, abbiamo creato questo spazio, “ il sassolino”, completandolo anche col web “il sassolino puntoit” per dare vita, e siamo stati i primi a farlo, oltre alle notizie anche ai commenti, nostri e dei nostri lettori, su quello che succede in paese. Può capitare quindi di non essere in sintonia con la Favola, ma non per questo si può dire che siamo prevenuti. Ci verrebbe da chiedere, ma non è più prevenuto chi, pur dovendone avere di proprie (ed oramai già anche messe in pratica) ci chiede quali sono le vostre proposte?, per poi disattenderle tutte sistematicamente, ritenendole forse troppo semplici da attuare rispetto, per citarne una sulle tante, la alquanto “presuntuosa” idea di traforare il suolo sottostante il borgo antico per farci un enorme parcheggio. E non è che questa idea è venuta a qualche strampalato seduto al bar, che potrebbe pure riscuotere qualche fragorosa risata, ma si è sentita in uno degli ultimi incontri formali  tra noi e qualche amministratore. Si perché la cosa bella, e che per loro saremo anche dei disinformatori, ma ci incontrano spesso, in maniera formale o anche occasionale, e nella speranza di farci crescere come giornalisti, snaturandosi dal loro essere politici, si trasformano in ottimi addetti stampa di loro stessi e ci relazionano le cose fatte. E allora proviamoci a rapportare le notizie ricevute, e proviamo a menzionare le cose, per lo più iniziate, da questa amministrazione. Innanzitutto ce da sottolineare l’enorme mole di

LE BIOMASSE: UN’ENERGIA RINNOVABILE

In questo Sassolino di maggio ho accantonato il consueto editoriale mensile per dedicarmi ad un approfondimento sulle biomasse. Ma prima di affrontare il tema è d'obbligo una premessa importante sulle energie rinnovabili. Le rinnovabili sono le forme di energia che possiamo trovare (sempre) in natura, e il cui sfruttamento è illimitato, inesauribile e sicuro. Appartengono alla categoria delle energie rinnovabili l'energia idroelettrica, solare, eolica, marina, geotermica e le biomasse. Dato che le prime (dette 'classiche') sono forse le più conosciute ed utilizzate, in questa sede mi concentrerò esclusivamente sulle biomasse, che è una forma di energia di cui se ne parla poco, molto poco. Esordisco in primis con il termine che è stato introdotto per indicare tutti quei materiali di origine organica (sia vegetale che animale) che non hanno subito alcun processo di fossilizzazione e sono utilizzati per la produzione di energia. Anche le biomasse rientrano fra le fonti rinnovabili in quanto l'anidride carbonica emessa per la produzione di energia non rappresenta un incremento della stessa presente nell’ambiente, ma è la medesima che le piante hanno prima assorbito per svilupparsi e che alla morte di esse tornerebbe
nell'atmosfera attraverso i normali processi degradativi della sostanza
organica. L’utilizzo delle biomasse quindi accelera il ritorno della CO2 in
atmosfera rendendola nuovamente disponibile alle piante. Un ciclo naturale, dunque. La più antica biomassa utilizzata per la produzione di energia è il legno. Dal legno fanno parte le biomasse forestali che comprendono tutti quei prodotti di scarto ottenuti dal taglio dei boschi. Poi troviamo le agroenergie di cui fanno parte i prodotti agricoli coltivati, dalle piante erbacee agli arbusti fino ad arrivare alle arboree (come ad esempio i pioppi). Inoltre esistono i biocarburanti: dalla fermentazione dei vegetali ricchi di zuccheri, (come barbabietole e mais) si può ricavare l'alcool etilico, che può essere utilizzato come combustibile in sostituzione della benzina. Infine anche i rifiuti vegetali e liquami di origine animale (gli escrementi per intenderci) possono essere sottoposti a fermentazione anaerobica (cioè in assenza di ossigeno). La biomassa con la fermentazione dei rifiuti forma il biogas. Dopo un  trattamento depurativo, questo può essere usato come carburante, combustibile per  il riscaldamento e per la produzione di energia elettrica. 

Andrea De Luca

ANACRONISTICO TERRORISMO

E’ ormai da qualche settimana che nel capoluogo campano, in periodo di campagna elettorale, si respira un’aria di lotta, di aggressione, non inconsueta, ma dai toni più forti. Il giorno 28 aprile, in serata, le mura della Facoltà di lettere e filosofia della Federico II, sita in via Porta di Massa sono stati imbrattati di svastiche e scritte inneggianti al nazismo: il gruppo antifascista della facoltà si sarebbe subito impegnato a ripulire le pareti, quando tre esponenti di Casa Pound Napoli, tra cui pare che ci sia stato anche uno dei candidati nella lista “Liberi con Lettieri”, sarebbero intervenuti e, dopo un breve diverbio, avrebbero ferito con oggetti taglienti alcuni ragazzi del gruppo antifascista. In mattinata il gruppo di antifascisti si è organizzato in un corteo di protesta, non insolito alle vie della città, avrebbe causato disordini davanti alla sede del PdL in piazza Bovio e avrebbe aggredito il suddetto candidato sindaco che si sarebbe rifugiato nella chiesa di San Lorenzo. Solo l’inizio, questo, di una serie di manifestazioni, cortei,  servizi giornalistici e comunicati stampa da parte di entrambe le fazioni. Vogliamo naturalmente riconoscere libertà di espressione e di manifestazione a tutti, qualunque sia il credo politico e ideale, ma tali manifestazioni sembrano aver riportato quasi un clima di terrorismo e di lotta faziosa ormai anacronistico e fuori luogo: il fascismo e il comunismo oggi non esistono più, almeno concretamente, semmai sopravvivono negli ideali di esponenti politici e gente comune. Anche il nostro gruppo viene spesso definito “terrorista” nonostante le nostre iniziative non sembrino impertinenti e fuori luogo. Possiamo, anzi, dire di aver sempre ascoltato suggerimenti e critiche e di aver sempre rispettato le regole imposteci. Il nostro gruppo si propone, per l’appunto, di eseguire un programma volto alla legalità e alla giustizia, contro l’infrazione delle leggi e i quotidiani sotterfugi del nostro Paese.

Anna Chiara Pagliaro

sabato 14 maggio 2011

EVENTO LETTERARIO A ROCCAROMANA

Il 22 maggio 2011 alle ore 18 circa, presso il centro sportivo "Smashing" di Roccaromana, l'Associazione Culturale "L'Aquila"  è lieta di presentare il libro d'esordio del "concittadino" dottor Francesco Del Monaco.
All' atteso evento, che inaugura un percorso che attraverserà numerose città d'Italia, interverranno esponenti del mondo culturale e giornalistico.
La cerimonia è aperta al pubblico interessato.

giovedì 12 maggio 2011

QUATTRO SI E TI RIAPPROPRI DEI TUOI DIRITTI: ARIA SALUBRE, ACQUA E LEGALITA'

“La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”, così recita la nostra Carta, all'articolo 1 comma b. I padri costituenti hanno deciso di mettere questo principio in testa alla Legge fondamentale della nostra Repubblica per sottolineare che, a differenza di uno Stato monarchico, il potere “appartiene” ai cittadini che lo esercitano mediante il voto e la rappresentanza. Se i ministri del nostro Governo, che hanno giurato sulla Costituzione italiana, ne sono consapevoli, allora perché non offrono agli italiani le condizioni ideali per esercitare la loro sovranità? Perché tentano di boicottare il referendum che è uno degli strumenti di democrazia diretta, costituzionalmente previsti? Avevamo chiesto al Governo di accorpare il voto dei referendum con quello delle amministrative, come accaduto di recente nel 2009, per consentire agli elettori di recarsi una sola volta alle urne. Oltre ad agevolare i cittadini, che già devono andare a votare due volte, avremmo anche risparmiato oltre 300 milioni di euro che, soprattutto in questo momento di crisi, avrebbero fatto comodo all'Italia. Invece, il Governo ha preferito “sacrificare” denaro pubblico pur di salvaguardare suoi interessi. I referendum del 12 e 13 giugno prossimi, infatti, sono una grande minaccia ai disegni economici dell'esecutivo, potrebbero mettere in pericolo il nucleare e la privatizzazione dell'acqua, facendo saltare accordi con le lobby e con le aziende che in questi due settori hanno forti interessi. Non solo, il vero grande cruccio di Berlusconi è la possibilità che gli sia tolto lo scudo del legittimo impedimento e che sia reso uguale a tutti davanti alla legge. Sono rischi troppo grandi che il Governo non si può permettere di correre, perciò molto meglio sperperare 300 milioni di euro. Ma non finisce qui. Alla base di una democrazia c'è l'informazione, non la disinformazione. Noi dell'Italia dei Valori, che abbiamo promosso i referendum contro il nucleare e il legittimo impedimento, il Forum italiano dei movimenti per l'acqua che ha raccolto le firme per i quesiti contro la privatizzazione dell'acqua, e tutti i comitati e movimenti che ci sostengono, effettuiamo un'azione costante d'informazione: attraverso iniziative di piazza (come la manifestazione Idv del 19 marzo e quella di sabato 26), gazebo sul territorio, l'attività dei deputati, senatori ed eletti del partito, sui nostri siti www.antoniodipietro.it, www.italiadeivalori.it, www.sireferendum2011.it, dove inseriamo notizie continuamente aggiornate sul perché votare SI ai referendum. Il Governo come risponde? Con la censura. Non si preoccupa di difendere le sue scelte, ma si limita a invitare i cittadini a non votare, ad andare al mare piuttosto che alle urne. C'è da aggiungere che, in un'anomalia tutta italiana, il nostro presidente del Consiglio è proprietario di tv private, di giornali e controlla il servizio pubblico radiotelevisivo. Di conseguenza, l'attività di disinformazione e di censura ha una rilevanza amplificata dalla penetrazione dei suoi mezzi di comunicazione. La notizia dell'apertura della campagna referendaria dell'Italia dei Valori, a piazza Navona, sabato 19 marzo, è stata completamente ignorata dal minzoliniano Tg1 e anche alla manifestazione di piazza San Giovanni per l'acqua pubblica è stato dato pochissimo rilievo. Noi ci opponiamo a questo sistema da Minculpop fascista e useremo tutti i mezzi a nostra disposizione per far capire ai cittadini che andare a votare, il 12 e 13 giugno, è importante per salvare il nostro ambiente e la nostra salute dalla minaccia nucleare, per far sì che l'acqua rimanga un bene pubblico garantito a tutti e per consentire alla giustizia di fare il suo corso nei confronti di Berlusconi, senza vie preferenziali.

Articolo tratto dal sito www.italiadeivalori .it

giovedì 5 maggio 2011

Roberto Benigni canta le proprietà di Berlusconi (Vieni via con me, 08/11/2010)

Lettera di Padre Alex Zanotelli riguardo al referendum sulla privatizzazione dell'acqua

                                                               REFERENDUM ACQUA


APPELLO ALLE COMUNITA’ CRISTIANE


“Donna , dammi da bere!” chiede un Gesù, stanco ed assetato, a una donna samaritana, nel Vangelo letto in questa terza domenica di Quaresima, in tutte le Chiese cattoliche del mondo.
“Dateci da bere!; gridano oggi milioni di impoveriti. In un Pianeta , dove la popolazione sta crescendo e l’acqua diminuendo per il surriscaldamento, quel “dateci da bere!” , diventerà un grido sempre più angosciante. Nei volti di quelli assetati, noi credenti vediamo il volto di quel povero Cristo che ci ripeterà:”Avevo sete….e non mi avete dato da bere!.”
L’ONU afferma che , entro la metà del nostro secolo, tre miliardi di esseri umani non avranno accesso all’acqua potabile. E’ un problema etico e morale di dimensioni planetarie che ci tocca direttamente. Di fatto, per noi cristiani l’acqua è sacra, l’acqua è vita, l’acqua è la madre di tutta la vita sulla terra. Senz’acqua gli esseri umani non possono vivere, per cui diventa , fin dalla nascita, un diritto fondamentale umano.
E allora, come mai le comunità cristiane non hanno protestato coralmente e alzato la voce, quando il nostro Parlamento (primo in Europa!) ha votato il 19 novembre 2009 la legge Ronchi, che dichiara l’acqua un bene di rilevanza economica?
Per noi cristiani l’acqua ha un enorme valore simbolico e sacramentale. E’ stato lo stesso Papa Benedetto XVI ad affermare nella sua enciclica sociale Caritas in veritate che l’acqua è un diritto fondamentale umano.. Per questo è ancora più sorprendente il silenzio dell’episcopato italiano sulla privatizzazione dell’acqua nel nostro paese. L’insegnamento papale è stato invece ripreso sull’Osservatore Romano, in un articolo per la Giornata Mondiale dell’Acqua ( 22 marzo 2011) di Gaetano Vallini, dal titolo :”Una ricchezza da sottrarre alle leggi del mercato”- “In Italia si voterà un referendum che chiede di evitare di intraprendere la strada verso la privatizzazione dell’acqua – afferma Gaetano Vallini. Un referendum che ha visto impegnate anche alcune realtà ecclesiali nel comitato promotore, segno dell’attenzione del mondo cattolico verso un tema delicato e cruciale. Si tratta di un’attenzione quasi insita nel DNA dei credenti.”
Di fatto, nel Comitato Promotore per il referendum ci sono settori ecclesiali:la diocesi di Termoli, gli istituti missionari italiani, le ACLI e l’Agesci. Ma anche la Rete Interdiocesana Nuovi Stili di Vita sta promuovendo una campagna per il tempo di Pasqua sull’acqua come dono di Dio e bene comune, firmato da 24 diocesi e 5 uffici diocesani, sottolineando “sarà importante, quindi, partecipare attivamente al dibattito legato al referendum sulla gestione dell’acqua, che mira a salvaguardarla come bene comune e diritto universale, evitando una merce privata e privatizzabile.”
Come cristiani non possiamo accettare la legge Ronchi, votata dal nostro Parlamento(primo in Europa)il 19 novembre 2009, che dichiara l’acqua come bene di rilevanza economica.
Per questo, alla vigilia del referendum, ci appelliamo a tutte le comunità cristiane perché si impegnino, insieme a tutti i cittadini, in questa fondamentale sfida referendaria.
Ci appelliamo nuovamente alla Conferenza Episcopale italiana perché aiuti i credenti a capire che l’acqua è un bene di non rilevanza economica, e che dobbiamo togliere il profitto dall’acqua. E su queste due domande si fonda il referendum del 12 e 13 giugno.
Ci appelliamo ai sacerdoti e ai catechisti perché proclamino nelle omelie, nelle celebrazioni e nelle catechesi il valore sacrale dell’acqua.
E ci appelliamo a tutti i cristiani perché si impegnino a difendere “sorella acqua” come diritto fondamentale umano e a far nascere una cultura di profondo rispetto e risparmio di un bene così prezioso e così scarso.


Inoltre , sollecitiamo tutte le comunità cristiane a promuovere momenti di incontro, di riflessione, di approfondimento sull’acqua come bene comune e diritto fondamentale, grande dono di Dio che non può mai diventare merce.
Pochi hanno espresso così bene questa visione cristiana sull’acqua come il vescovo cileno Luis Infanti della Mora nella sua lettera pastorale Dacci oggi la nostra acqua quotidiana.:”La crescente politica di privatizzazione è moralmente inaccettabile quando cerca di impadronirsi di elementi così vitali come l’acqua, creando una nuova categoria sociale: gli esclusi. Alcune imprese multinazionali che cercano di impadronirsi di alcuni beni della natura e soprattutto dell’acqua, possono essere padrone di questi beni e dei relativi diritti, ma non sono eticamente proprietarie di un bene da cui dipende la vita dell’umanità. E’ un’ingiustizia istituzionalizzata che crea ulteriore fame e povertà facendo sì che la natura sia la più sacrificata e la specie più minacciata sia quella umana, i più poveri , in particolare.”


Padre Alex Zanotelli


Napoli, 3 aprile 2011

REFERENDUM DI GIUGNO : INFORMARE È UN DOVERE...

Manca poco più di un mese ai referendum di giugno ma sono ancora molte le persone che non ne sono a conoscenza o che non sanno precisamente su cosa si basano i referendum. C'è un abisso poiché su internet ne parlano tutti mentre la Rai censura e i 'media tradizionali' tacciono. Inoltre il governo boicotta e le cricche gioiscono al solo pensiero di poterci far pagare un bene come l'acqua o di poter costruire tante belle centrali nucleari in giro per l'Italia. In tutto questo Berlusconi non sta nella pelle pregustando la possibilità che non si raggiunga il quorum sul quesito che più lo preoccupa, quello sul legittimo impedimento, e mettendo per questa via la parola fine al principio di uguaglianza davanti alla legge.
Il messaggio che lancio anche io è semplicemente quello di trasmettere una giusta preoccupazione, quella che il referendum venga affossato dalla censura poiché, come tutti sapete, se non vanno a votare il 50% più uno degli elettori, il referendum non sarà considerato valido. Per questo dobbiamo informare tutti, in qualsiasi modo: col passaparola e soprattutto su internet (blog e social network).
Un'altra iniziativa che tutti noi possiamo portare avanti, semplicissima ma molto significativa per informare che ci sono i referendum a giugno è quella degli sms. Ad esempio ciascuno di noi può inviare 2-3 sms a persone a noi vicine (parenti, amici, colleghi) con questo testo: "Il 12-13 giugno non prendere impegni, si vota il referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento, inoltra a 3 amici". Ci costa qualche centesimo ma lo riguadagneremo in salute e in diritti.


Andrea De Luca