martedì 21 febbraio 2012

TU SEI IL MONDO

Sembrano  lontani,i giorni in cui sentivamo il nostro ex presidente del consiglio e il  suo   ministro del tesoro divulgare ottimismo sul futuro dell’Italia e degli italiani. Ricorderete senz’altro ,la battuta sulle file  ai ristoranti o il fatto che non si sarebbe fatta nessuna manovra aggiuntiva di fine anno. Tutti noi eravamo fiduciosi che quelle parole avessero un senso: La realtà è ben diversa ed è storia recentissima. Credo, che non valga la pena rammentare queste vicende sulla crisi dell’eurozona o dello spread, in quanto sono cose cosi importanti che tutti voi conoscete. Questa crisi io la definisco come la sconfitta dell’intero sistema politico italiano,  che  sia da  destra che  a sinistra ha saputo alimentare solo corruzione e sperperare denaro pubblico. Ovviamente, noi cittadini puntiamo il dito sui nostri politici ,accusandoli di essere corrotti e gli unici responsabili  di questa crisi. La pensavo allo stesso modo anche io , e qui mi tocca raccontare….La mia attenzione viene attirata da una frase “TU SEI IL MONDO”. Questa affermazione ha indotto in me confusione , ma a sua volta, la curiosità ha preso il sopravvento  facendo si ,che io ne approfondissi il concetto.
Possiamo avvicinarci a questa affermazione da punti di vista diversi. Il mondo è solo un nome , l’individuo è la realtà. Puoi girare il mondo intero nel tentativo di trovare il mondo,ma non lo  troverai, troverai sempre l’individuo. Parole come mondo, società, religione, nazione, sono semplici espressione prive di valore, contenitori vuoti. All’infuori di te, il mondo non esiste. Questo e un modo per capire quell’affermazione: l’individuo è l’unica realtà. Il mondo altro  non è   che una collettività di individui, pertanto , di qualsiasi cosa si tratti, è una creazione degli individui. Se è qualcosa di deforme, tu hai contribuito alla sua bruttura. Se è pieno di odio, gelosia, collera, avidità, ambizione, tu hai contribuito a questo inferno globale nel quale viviamo. Se scoppia una guerra, noi puntiamo sempre il dito su coloro che presumiamo siano i responsabili. Ma persone come Hitler, Mussolini, Sadam Hussein, Ghedaffi. Chi li ha creati?  I nostri politici,non sono altro che una nostra opinione,un nostro voto, siamo noi che li sosteniamo. Pertanto, nel momento in cui  condanniamo  qualcuno, ricordiamoci che stiamo condannando noi stessi. Per quanto indiretto possa essere, il nostro apporto esiste. I politici  parlano di ideali, altri di amore e inducono a combattere per amore. “ Il mio messaggio è la pace”. Così scriveva Maometto. Ha dato origine a una religione che chiamò Islam. Islam significa pace, e l’Islam ha commesso più violenze di qualsiasi altra religione. Nel nome della pace ,sotto la minaccia della spada, l’Islam ha ucciso milioni di persone, per convertirle.  Si possono  scegliere parole bellissime , ma non si può nascondere la realtà. “ Tu sei il mondo” , vuole far capire e mettere in evidenza il fatto che ogni individuo,dovunque si trovi,chiunque egli sia, dovrebbe  accettare la propria responsabilità nell’aver creato il mondo che lo circonda.  Noi tutti  siamo portati a pensare  che la responsabilità sia sempre di un altro.  C è  un aneddoto su Akbar che è stato uno dei più grandi imperatori dell’India e di  Birbal, il giullare di corte, uno degli uomini più saggi dell’epoca. Il suo non era un compito facile, era l’unico che poteva contraddire l’imperatore senza perdere il posto…. L’imperatore aveva fatto  costruire un bellissimo laghetto lastricato di marmo. Voleva portare dei cigni da Mansarovar, dall’Himalaya, e aveva deciso che nel laghetto non doveva esserci acqua. Quello era il laghetto dell’imperatore: invece dell’acqua doveva esserci latte. Tutti gli abitanti  della capitale furono informati che il mattino successivo, prima del sorgere del sole , da ogni casa si doveva portare un secchio di latte, non uno di più…non era una gran cosa! Birbal  disse  ad  Akbar : “ Non capisci affatto la mente umana. Il tuo laghetto sarà pieno di acqua”. Egli rispose :” Assurdo! E un mio ordine!” . Birbal replicò: “Ordine tuo o di chiunque altro, io conosco la mente umana”. Akbar concluse: “Aspettiamo, domani mattina vedremo chi ha ragione”.  Il mattino successivo entrambi andarono al giardino… e il laghetto era pieno di acqua. Akbar disse : “Strano! Cos è successo!  Fermate alcune persone per la strada, chiunque sia reperibile e chiedete loro come sia potuto accadere”. Quelle persone  furono minacciate: se avessero raccontato menzogne, avrebbero rischiato la vita, se avessero detto la verità, sarebbero state lasciate libere. La risposta fu:” La verità  è questa: abbiamo pensato che tutti avrebbero portato secchi di latte. Un secchio d’acqua sarebbe stato completamente invisibile, nessuno l’avrebbe mai saputo. Ora vedo che il laghetto è pieno d’acqua ,sembra che tutti abbiano avuto la stesso pensiero- l‘intera capitale! Non un solo uomo ha agito diversamente”. La mente umana funziona esattamente allo stesso modo .  Nessuna rivoluzione avrà successo, fino a quando l’uomo non smetterà di pensare che “ il mio secchio pieno di acqua non si noterà affatto”.

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