lunedì 28 ottobre 2013

RUZZO E ZEPPETELLA: LA TARES NON CE L’HA IMPOSTA NESSUNO. MISTERO RISOLTO! - CAPITOLO 2

Ebbene si, cari lettori…
Quest’oggi è ritornato in voga l’argomento del momento: i Comuni potranno applicare nel 2013 la TARSU? A quanto pare si e con questo secondo articolo, in materia di rifiuti, vogliamo approfondire altri temi, sfatare altri MISTERI poiché nei giorni passati alcuni “tifosi” poco informati hanno asserito non poche inesattezze.
  • Mistero numero 1) LA TARES CI E’ STATA IMPOSTA DALLO STATO
Non è assolutamente così. Come potete chiedere ad altri amministratori di Comuni limitrofi sono partite, già da Aprile 2013, le rate con gli acconti TARSU 2013. Si, avete capito bene, le amministrazioni di Comuni come il nostro potevano decidere, ed hanno tempo fino al 30 novembre 2013, se continuare in regime TARSU o avviarsi al nuovo regime TARES. Altri Comuni hanno scelto la TARSU e hanno potuto spalmare gli acconti della tassa sui rifiuti da Aprile fino ad Ottobre, facendo pesare di meno l’aumento delle tariffe. Gli importi già inviati andavano elaborati sulla base del ruolo TARSU 2012. A Dicembre faranno pervenire ai loro cittadini il conguaglio al quale si aggiungeranno i 30 centesimi/mq che per quest’anno andranno allo Stato (vedere punto 3).
Pietramelara non ha mantenuto né la TARSU né si è anticipata coi tempi della TARES. 
Arrivando ad oggi, si arriva alle voci che girano in Parlamento per cui alla fine, probabilmente, i Comuni potranno decidere se restare in regime TARSU-TIA, TARES o TARES modificata.
Riferimenti normativi: la TARES è stata introdotta per la generalità dei comuni dalla legge dello Stato (art. 1 D.L. 6/12/2011, n. 201 convertito con modificazioni dalla legge 22/12/2011, n. 214). In sede di conversione del D.L. 31/08/2013, n. 102 un esponente del PD aveva presentato un emendamento per il
ripristino nell’anno 2013 dell’applicazione della TARSU sulla base degli stessi criteri previsti e applicati per il 2012. Il termine finale per assumere tale determinazione, originariamente individuato nel 30 settembre 2013, è stato ulteriormente fissato al 30 novembre 2013.
  • Mistero numero 2) TARES O TARSU NON CAMBIA NULLA
Per capire ancor meglio l’importanza di questo mistero, spieghiamo cos’è la TARSU e cos’è la TARES.
La TARSU è una tassa che non impegna l’Ente a coprire integralmente i costi del servizio rifiuti in quanto quest’ultima può essere raggiunta integrandola con entrate derivanti dalla fiscalità generale (dell’ente comune). Se il servizio ci costa 745.146,22 euro non è detto che sui cittadini deve riversarsi l’intero ammontare, come invece DEVE avvenire per la TARES…
La TARES, inoltre, tiene conto di coefficienti di determinazione tariffe molto differenti, coefficienti che danneggiano le attività produttive e i contribuenti che con la TARSU potevano usufruire di enormi vantaggi ed esenzioni.
Riferimenti normativi: art. 5, comma 4 quater ultimo periodo della legge di conversione del D.L. 31/08/2013, n. 102 in corso di pubblicazione.
  • Mistero numero 3) QUOTA ALLO STATO
Sia con la TARES sia con la TARSU, per l’anno in corso, la quota di 30 centesimi per metro quadro che il contribuente dovrà versare allo Stato è confermata. Per l’anno 2014 i 30 centesimi a mq andranno ai Comuni salvo proroga…
NB: nel piano finanziario di 745.146,22 euro non sono previsti i 30 centesimi per metro quadro!!! 
  • Mistero numero 4) LA RACCOLTA DIFFERENZIATA NON SERVE
Per la gioia di noi ambientalisti questo mistero è molto facile da sfatare. 
Esempio. Riprendendo l’articolo da noi pubblicato giorni orsono, abbiamo specificato le tariffe a tonnellate per gli anni 2011 e 2012. Per il 2013, dopo una veloce indagine, ecco cosa andremo a pagare:
  1. Abbigliamento ed oli esausti. Non hanno costi (anche per tutti i comuni limitrofi);
  2. Indifferenziato. I comuni che al 31.12.2012 superavano il 65% di raccolta differenziata avrebbero avuto una tariffa agevolata, ma su 104 comuni della nostra provincia solo 4 hanno superato questo traguardo. Per tutti gli altri la tariffa è di 172 euro per tonnellata più IVA (189 euro) da pagare alla Gisec, società (provinciale) che gestisce impianti e discariche. Come noi, anche Comuni limitrofi, per quest’anno, pagheranno la stessa cifra mentre per l’anno a venire dubitiamo. Pietravairano e Roccaromana puntano, e molto probabilmente ci riusciranno, a superare il 65% di RD e quindi ad avere una quota di circa 40 euro inferiore per tonnellata per l’anno 2014. Pietramelara, che parte da un misero 37% del 2012, se supererà il 50% nel 2013 è un gran traguardo, ma non sarà sufficiente (l’indifferenziato è quello che incide di più per numero di tonnellate);
  3. Umido. I comuni contrattano il costo per tonnellata con le ditte a cui affidano lo smaltimento. Mentre a Roccaromana e Pietravairano i costi per tonnellata non superano i 165 euro (iva compresa); perché Pietramelara paga circa 190 euro/t? Fonti interne alla PA ci fanno sapere che è stato chiesto un adeguamento alla tariffa.
  4. Multi materiale e vetro. Pietramelara conferisce il proprio multi materiale (non sotto differenziato) ed il proprio vetro ad un’unica ditta a costo zero. Non differenziando questo tipo di rifiuto, alla ditta, che deve svolgere un doppio lavoro, vanno anche gli incentivi statali. Qualora la qualità del nostro multi materiale superi l’8% di impurità, il Comune paga la quota per sversare questa eccedenza impura in discarica.
    Stesso discorso andrebbe fatto per il vetro, che potrebbe essere differenziato in vetro bianco e vetro colorato: varie aziende che lavorano il vetro pagano ingenti somme per avere e riciclare il vetro bianco, tipologia di vetro che sul mercato è più costoso degli altri (ecco perché alcuni prodotti, alcune bibite, in Italia, hanno subito un aumento dei prezzi, perché l’Italia acquista vetro bianco all’estero).
  5. Ingombranti e RAEE (rifiuti elettronici). Per questa tipologia di rifiuti conta la bravura degli amministratori che, come per l’umido, devono trovare le ditte che fanno risparmiare. Attualmente noi facciamo svolgere il servizio dalla ditta che raccoglie i rifiuti ad un prezzo di 22 centesimi/Kg di rifiuto più IVA. Ci sono ditte che propongono prezzi minori, tutto sta a trovarle e contattarle.
Conclusione
Il nostro Comune, per quest’anno, ha azzardato, soprattutto su due temi: poteva sicuramente evitare di imporre la TARES (La legge di conversione del D.L. 31/08/2013, n. 102 (art. 5, comma 4 quater) in corso di pubblicazione è molto chiara sicché ci sono anche i tempi tecnici per rimediare le malefatte), e per quanto riguarda il bilancio di previsione 2013 siamo stati uno dei pochi Comuni ad averlo approvato a SETTEMBRE pur avendo avuto tempo fino al 30 novembre…
Altro azzardo è stato non credere nella raccolta differenziata… come sottolineato nell’articolo precedente.
Nota sugli ingombranti. Invece di far gravare su quest’anno il costo dello smaltimento degli ingombranti si sarebbe potuta fare una raccolta ingombranti negli anni scorsi (come abbiamo sempre sollecitato...): i cittadini, per quest’anno, avrebbero avuto bollette meno care da pagare. Anche perché, a Pietramelara, i costi della TARSU 2011 e 2012 erano bloccati a 495.000 euro circa e una raccolta ingombranti non sarebbe stata molto gravosa per le tasche dei contribuenti pietramelaresi. Aggiungiamo, poi, il fatto che in questi anni le nostre periferie sono state prese di mira da cittadini incivili che esasperati hanno buttato di tutto nelle nostre campagne e il comune ha comunque dovuto pagare ingenti bonifiche.

Comunicato stampa

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Stante la linea dell'articolo, vorrei segnalare quello che secondo me va chiesto, in modo anche incalzante alla Giunta Comunale:
1) pur avendo tempo fino al 30.11.2013, come mai la giunta ha avuto così fretta ad approvare per il discorso rifiuti il piano Finanziario?
2) Considerata la precedente cifra di € 490.000, come si è arrivati alla cifra di € 750.000? cosa comprende e da cosa è composta questa cifra?
3) considerato, il rapporto con gli elettori, come mai la giunta comunale ha accettato quest'importo senza troppo batter ciglio? era proprio necessario portare il piano finanziario a quest'importo...??
4) come mai, la giunta comunale non fornisce adeguate informazioni su questo argomento, ma cerca attraverso qualche suo esponente di abbozzare delle spiegazioni incomplete atte solamente a giustificare questi aumenti sulla tassa, ma che non fa chiaramente comprendere ai cittadini come si è potuti arrivare a questo punto? non è che per caso c'è qualcosa sotto da nascondere? magari che questa somma di € 750.000 è gonfiata perchè serve a foraggiare qualcuno? (e in Campania ciò non sarebbe la prima volta...!!!).
Fate in modo che la Giunta Comunale spieghi, perchè dalle loro risposte, si capiranno molte altre cose...!!! Un simpatizzante e Compaesano che per il momento preferisce restare anonimo.

Il Sassolino ha detto...

Si ricorda che dal piano finanziario di circa 745.000 euro sono esclusi i 30 centesimo a mq (quota statale) e l'addizionale provinciale del 5%. Tali integrazione alle tariffe ciononostante, sono già presenti nelle bollette che stanno arrivando a casa: la bolletta quindi comprende i 30 cent/mq e l'addizionale provinciale.