domenica 5 maggio 2013

RIFLESSIONI POLITICHE DI DUE CITTADINI PIETRAMELARESI


Un missionario spagnolo stava visitando un'isola, quando incontrò tre sacerdoti aztechi. 
"Come pregate?" domandò loro. 
"Abbiamo una sola preghiera," gli rispose uno. "Diciamo: 'Dio, tu sei tre, noi siamo tre. Abbi pietà di noi."' 
"Una bella preghiera," disse il missionario, "ma non è esattamente il tipo di preghiera che conviene a Dio. Ve ne insegnerò, pertanto, una migliore." E il prete insegnò loro una preghiera cattolica, poi proseguì nel suo cammino di evangelizzazione. 
Anni dopo, ormai sulla nave che lo riconduceva in Spagna, si trovò a passare di nuovo per la stessa isola. Dalla tolda vide i tre sacerdoti sulla spiaggia e li salutò. 
In quel momento i tre cominciarono a camminare sulle acque, verso di lui. "Padre! Padre!" chiamò uno,
avvicinandosi alla nave. "Ripeti di nuovo a noi quella preghiera da rivolgere a Dio, perché non abbiamo saputo ricordarla." 
"Non importa." disse il missionario, assistendo al miracolo, e chiese perdono a Dio per non aver capito prima che il Signore parlava in tutte le lingue del mondo. 

     Questa storiella vuole semplificare tutto ciò che la nostra associazione ha voluto raccontare e spiegare in questi anni e cioè che, talvolta, da persone qualsiasi e non proprio coinvolte nella vita politica locale possa nascere qualcosa di straordinario. Quella presunzione, che molti, spesso, ci affibbiano, non significa nient'altro che due cose: il desiderio di essere ascoltati e il fatto di essere l'unica voce pietramelarese libera ed indipendente, che tratta apertamente e pubblicamente tematiche innovative per la politica locale e soprattutto tematiche spinose. Probabilmente ancora non abbiamo appreso che ci sono determinate formule e regole per avvinarci a questo ambiente, quale è quello della politica, ma di questo ne siamo estremamente orgogliosi. D’altra parte è pur vero che chi ha appreso questi stratagemmi non è che abbia dato un risultato così eclatante (tutt'altro!) e lo conferma la situazione precaria in cui versa il nostro piccolo Comune.
     Non vi è mai stata una vera programmazione, lungimiranza inesistente, tant'è vero che si vive alla giornata! Un esempio può essere la gestione del servizio idrico: da 10 anni si sapeva che il 28 febbraio 2013 sarebbe scaduto il contratto con la ditta appaltatrice, eppure in 3650 giorni, di cui 2190 con questa amministrazione, non si è avuta la forza di mettersi d’accordo su una linea da seguire a partire dal 1 marzo! Per quanto riguarda i rifiuti, la situazione è la stessa: una buona amministrazione avrebbe tentato di uscirsene dal consorzio già tempo addietro e non aspettarne il fallimento... Piano regolatore: abbiamo un piano regolatore vecchio di circa 30 anni!!! Si dice sempre che non ci sono i soldi…e poi si fa un progetto di vigilanza privata per circa 70.000 euro all'anno per 4 anni senza incentivare, ad esempio, un progetto di cooperativa locale!!!
     Mai, se non in rarissimi casi, vi sono stati controlli: controlli su chi fa la raccolta differenziata, su chi paga le tasse, su chi dichiara il falso, su eventuali abusi edilizi, sul semplice rispettare il codice della strada.
     Mai ci si è proposto come obiettivo minimo quello di una crescita culturale del paese, di creare dibattito, una coscienza civica, una cittadinanza attiva. Viviamo in un paese dove tutto ormai sta morendo: attività commerciali e artigianali, cultura, eccezion fatta per le feste estive (non a caso siamo il paese dei balocchi!). L'attuale società si fonda sull'omertà e sul coltivare il proprio orticello senza dar fastidio al proprio vicino: chi parla, critica o si oppone, dà solo fastidio ed è da eliminare.
Politica, fino ad ora, significava andare a bussare alle porte di assessori regionali e provinciali in cerca di spiccioli per finanziare opere spesso inutili e di scarsa qualità, tanto da durare poco più di un battito di ciglia.
Mai vi è stata una razionalizzazione seria della spesa corrente dei costi di gestione del nostro Ente: nocciolo su cui gira un discorso tutto italiano di assistenzialismo e piaceri personali. Nella stessa ottica, mai vi è stata una valorizzazione del patrimonio umano, culturale e tecnico locale: vedasi incarichi di consulenza dati a ingegneri non paesani!
     In questo contesto aggiungiamoci un capitolo fondamentale: l'assenza totale di un rapporto cittadino-istituzione. Da un lato, il cittadino viene assecondato nelle proprie esigenze in caso di richieste, dall'altro, vi è la massa, totalmente estranea all'andazzo della COSA PUBBLICA.
     Mentre scrivevamo questo articolo, abbiamo avuto un incontro con un imprenditore locale che di lunedì sera stava buttando dei cartoni:  noi gli abbiamo fatto presente che da mesi c'è in vigore il nuovo calendario e lui ci ha risposto che era totalmente estraneo alla cosa, nonostante abbiamo 6 giovani operatori del Servizio Civile , da due anni, che dovrebbero servire a progetti come questo, la comunicazione in materia ambientale, ma che vengono utilizzati come supporto all'amministrazione pubblica, segretariato e PR nella casa comunale.
     A causa di questo modus operandi e di tante altre faccende, siamo nell'occhio del ciclone: è dall'inizio del mese che siamo sotto la lente d'ingrandimento delle autorità giudiziarie che più volte hanno preso visione di vari faldoni tra cui quello sulla vigilanza, concorso vigili, pratiche dei servizi sociali. A queste si aggiungono le varie visite delle autorità in merito a questioni quali il famoso canalone, licenze a costruire, ecc. ecc.
    Come ci insegna la storiella, i nostri amministratori hanno fatto come il missionario il quale voleva diffondere il proprio credo non accorgendosi del miracolo che si stava creando attorno a loro.

2 commenti:

mario piscitelli ha detto...

E' un articolo che descrive seriamente la realtà del nostro Paese e del modo di amministrare. L'alternanza amministrativa è solo un derby calcistico e, poi, niente!Si dimentica tutto e si vive alla giornata, proteggendo e conservando la miseria e le tradizioni che non fanno crescere, ma che relegano il Paese in un passato, ormai morto! Giovani svegliati e impegnatevi! Giovani svegliate una classe dirigente che non dirige!

Saverio Zeppetella ha detto...

Ringrazio il Sig. Piscitelli per aver interpretato in modo autentico l'articolo. Soprattutto mi rende orgoglioso almeno per una volta, il fatto di non essere stato additato come estremista, nel mio modo di pensare.