Un missionario spagnolo stava visitando un'isola, quando incontrò tre sacerdoti aztechi.
"Come pregate?" domandò loro.
"Abbiamo una sola preghiera," gli rispose uno. "Diciamo: 'Dio, tu sei tre, noi siamo tre. Abbi pietà di noi."'
"Una bella preghiera," disse il missionario, "ma non è esattamente il tipo di preghiera che conviene a Dio. Ve ne insegnerò, pertanto, una migliore." E il prete insegnò loro una preghiera cattolica, poi proseguì nel suo cammino di evangelizzazione.
Anni dopo, ormai sulla nave che lo riconduceva in Spagna, si trovò a passare di nuovo per la stessa isola. Dalla tolda vide i tre sacerdoti sulla spiaggia e li salutò.
In quel momento i tre cominciarono a camminare sulle acque, verso di lui. "Padre! Padre!" chiamò uno,
avvicinandosi alla nave. "Ripeti di nuovo a noi quella preghiera da rivolgere a Dio, perché non abbiamo saputo ricordarla."
avvicinandosi alla nave. "Ripeti di nuovo a noi quella preghiera da rivolgere a Dio, perché non abbiamo saputo ricordarla."
"Non importa." disse il missionario, assistendo al miracolo, e chiese perdono a Dio per non aver capito prima che il Signore parlava in tutte le lingue del mondo.
Questa storiella vuole semplificare tutto
ciò che la nostra associazione ha voluto raccontare e spiegare in questi anni e
cioè che, talvolta, da persone qualsiasi e non proprio coinvolte nella vita
politica locale possa nascere qualcosa di straordinario. Quella presunzione,
che molti, spesso, ci affibbiano, non significa nient'altro che due cose: il
desiderio di essere ascoltati e il fatto di essere l'unica voce pietramelarese
libera ed indipendente, che tratta apertamente e pubblicamente tematiche
innovative per la politica locale e soprattutto tematiche spinose.
Probabilmente ancora non abbiamo appreso che ci sono determinate formule e
regole per avvinarci a questo ambiente, quale è quello della politica, ma di
questo ne siamo estremamente orgogliosi. D’altra parte è pur vero che chi ha
appreso questi stratagemmi non è che abbia dato un risultato così eclatante
(tutt'altro!) e lo conferma la situazione precaria in cui versa il nostro piccolo
Comune.
Non vi è mai stata una vera programmazione,
lungimiranza inesistente, tant'è vero che si vive alla giornata! Un esempio può
essere la gestione del servizio idrico: da 10 anni si sapeva che il 28 febbraio
2013 sarebbe scaduto il contratto con la ditta appaltatrice, eppure in 3650
giorni, di cui 2190 con questa amministrazione, non si è avuta la forza di
mettersi d’accordo su una linea da seguire a partire dal 1 marzo! Per quanto
riguarda i rifiuti, la situazione è la stessa: una buona amministrazione
avrebbe tentato di uscirsene dal consorzio già tempo addietro e non aspettarne
il fallimento... Piano regolatore: abbiamo un piano regolatore vecchio di circa
30 anni!!! Si dice sempre che non ci sono i soldi…e poi si fa un progetto di
vigilanza privata per circa 70.000 euro all'anno per 4 anni senza incentivare,
ad esempio, un progetto di cooperativa locale!!!
Mai, se non in rarissimi casi, vi sono
stati controlli: controlli su chi fa la raccolta differenziata, su chi paga le
tasse, su chi dichiara il falso, su eventuali abusi edilizi, sul semplice
rispettare il codice della strada.
Mai ci si è proposto come obiettivo minimo
quello di una crescita culturale del paese, di creare dibattito, una coscienza
civica, una cittadinanza attiva. Viviamo in un paese dove tutto ormai sta
morendo: attività commerciali e artigianali, cultura, eccezion fatta per le
feste estive (non a caso siamo il paese dei balocchi!). L'attuale società si
fonda sull'omertà e sul coltivare il proprio orticello senza dar fastidio al
proprio vicino: chi parla, critica o si oppone, dà solo fastidio ed è da
eliminare.
Politica,
fino ad ora, significava andare a bussare alle porte di assessori regionali e
provinciali in cerca di spiccioli per finanziare opere spesso inutili e di
scarsa qualità, tanto da durare poco più di un battito di ciglia.
Mai
vi è stata una razionalizzazione seria della spesa corrente dei costi di
gestione del nostro Ente: nocciolo su cui gira un discorso tutto italiano di
assistenzialismo e piaceri personali. Nella stessa ottica, mai vi è stata una
valorizzazione del patrimonio umano, culturale e tecnico locale: vedasi incarichi
di consulenza dati a ingegneri non paesani!
In questo contesto aggiungiamoci un
capitolo fondamentale: l'assenza totale di un rapporto cittadino-istituzione.
Da un lato, il cittadino viene assecondato nelle proprie esigenze in caso di
richieste, dall'altro, vi è la massa, totalmente estranea all'andazzo della
COSA PUBBLICA.
Mentre scrivevamo questo articolo, abbiamo
avuto un incontro con un imprenditore locale che di lunedì sera stava buttando
dei cartoni: noi gli abbiamo fatto
presente che da mesi c'è in vigore il nuovo calendario e lui ci ha risposto che
era totalmente estraneo alla cosa, nonostante abbiamo 6 giovani operatori del
Servizio Civile , da due anni, che dovrebbero servire a progetti come questo,
la comunicazione in materia ambientale, ma che vengono utilizzati come supporto
all'amministrazione pubblica, segretariato e PR nella casa comunale.
A causa di questo modus operandi e di
tante altre faccende, siamo nell'occhio del ciclone: è dall'inizio del mese che
siamo sotto la lente d'ingrandimento delle autorità giudiziarie che più volte
hanno preso visione di vari faldoni tra cui quello sulla vigilanza, concorso
vigili, pratiche dei servizi sociali. A queste si aggiungono le varie visite
delle autorità in merito a questioni quali il famoso canalone, licenze a
costruire, ecc. ecc.
Come ci insegna la storiella, i nostri
amministratori hanno fatto come il missionario il quale voleva diffondere il
proprio credo non accorgendosi del miracolo che si stava creando attorno a
loro.
2 commenti:
E' un articolo che descrive seriamente la realtà del nostro Paese e del modo di amministrare. L'alternanza amministrativa è solo un derby calcistico e, poi, niente!Si dimentica tutto e si vive alla giornata, proteggendo e conservando la miseria e le tradizioni che non fanno crescere, ma che relegano il Paese in un passato, ormai morto! Giovani svegliati e impegnatevi! Giovani svegliate una classe dirigente che non dirige!
Ringrazio il Sig. Piscitelli per aver interpretato in modo autentico l'articolo. Soprattutto mi rende orgoglioso almeno per una volta, il fatto di non essere stato additato come estremista, nel mio modo di pensare.
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