mercoledì 22 giugno 2011

NONNO CHE VIENE, NIPOTE CHE… NON VA’

Nel Comune di Pietramelara per raggiungere il quorum bisognava portare alle urne 1865 aventi diritto al voto. Per soli 3 schede è saltato il quorum per il 1°quesito, per sole 2 schede è saltato quello del 2°, per sole 4 schede quello del 3° e per sole 5 schede è saltato il quorum per il 4° quesito. Percentuale dell’affluenza, quindi, tra il 49,90% e il 49,98%. Peggio di noi, nella zona, solo Roccaromana con un’affluenza del 48,80%, in sostanza lì è saltato il quorum per sole 10 schede… E ora guardiamoci un po’ attorno (prendiamo in considerazione solo i dati del 1°quesito) :
Alife 55,15%, Baia e Latina 54,16%, Caianello 54,20%, Calvi Risorta 58,79%, Camigliano 64,89%, Dragoni 50,54%, Marzano Appio 57,98%, Pietravairano 51,67%, Pignataro Maggiore 57,44%, Riardo 53,94%, Rocchetta e Croce 55,26%, Teano 53,21%.
I numeri parlano chiaro, nei paesi circostanti il nostro, ove è stata fatta o meno la campagna referendaria da parte di gruppi politici e associazioni varie, il quorum è stato raggiunto. Non solo, essendo stati presenti costantemente ai seggi elettorali è balzato ai nostri occhi un altro dato, un dato probabilmente molto più rilevante dei numeri sopraelencati: la scarsa affluenza dei giovani. Il dato sull’affluenza locale è stato nettamente trascinato da due categorie di persone: la generazione dei nostri genitori e soprattutto quella dei nostri nonni. Un dato questo che potrebbe essere visto in tanti modi, indubbiamente , ma che fa riflettere. Ogni giorno noi giovani contestiamo il sistema che lascia poco spazio ai giovani sia nel campo politico, che lavorativo ecc. ecc., ma al momento giusto, quando potevano e dovevano farlo, i giovani, non hanno risposto. La pigrizia, l’indifferenza, l’insensibilità a certi temi quali il nostro futuro, l’impassibilità di fronte a certe scelte, sono questi gli elementi caratterizzanti il popolo giovanile locale di fronte a 4 quesiti referendari che, a prescindere dalle idee politiche, dovevano essere discusse, votate con un Si o con un No.
In Italia questo referendum è stato visto come la Riscossa dei giovani, il Referendum dei giovani, il Cambiamento dettato dai giovani. A pietramelara, invece, anche questa volta, ci hanno salvato i nostri genitori, i nostri nonni… Un piccolo segnale ci arrivò circa un anno fa, quando raccogliendo le firme per richiedere questi referendum ( 205 firme per l’acqua, 151 per il nucleare e 158 per il legittimo impedimento ), in sole 3 settimane, vedemmo un mostruoso disinteresse dei nostri coetanei, degli under 30. Un anno fa potevamo anche capirlo, l’iniziativa referendaria era vista come una battaglia morta ancor prima di nascere, di un solo partito, l’IdV, ma Domenica 12 e Lunedì 13, cos’è successo? A questo punto anche il nostro gruppo si interroga su come ha portato avanti la campagna referendaria… L’IdV locale, insieme ad altre persone ed associazioni aveva impostato una campagna referendaria rivolta soprattutto ai nostri nonni, una generazione che poteva essere tratta in inganno dalla disinformazione dei media nazionali, ma a questo punto ci rendiamo conto che la campagna referendaria, quando eventualmente se ne presenterà un’altra, dovrà partire dai giovani, dai nostri coetanei in primis, con la speranza che riprendano nelle proprie mani le redini del loro futuro.
Ed infine riportiamo un’altra nota, una nota prettamente “giornalistica”, di cronaca..un quinto quesito che, a noi che eravamo presenti ai seggi, ci è stato posto da decine e decine di elettori: “Dov’è la classe politica locale?”. Da un lato queste persone avevano ragione: a tutti gli appuntamenti elettorali erano stati abituati alla presenza costante di TUTTI i “politici”, gli amministratori locali, ecc.ecc., ma Domenica 12 e Lunedì 13? Dov’è erano finiti? A detta di alcuni cittadini, probabilmente, la presenza all’appuntamento referendario dell’attuale classe politica locale, era molto più giustificabile delle altre volte… Una nostra opinione in chiave politica? Sicuramente la base a cui dobbiamo far riferimento politicamente, sia essa popolare che politica- amministrativa, è quella fetta di elettori e amministratori che con qualsiasi opinione in testa è andata alle urne. Almeno ci è andata…

5 commenti:

Andrea ha detto...

Questo dato fa riflettere. I giovani sono disinteressati

Giovanni ha detto...

troppo facile parlare della casse politica locale senza fare i nomi, come ti ho sempre detto, si manifesta dolo nell'essere così generici e su questo saranno tutti d'accordo. E' come dire "i ragazzi del sassolino sono ..." quando poi ci si riferisce ad uno o due elementi e non si da neppure la possibilità di smentire ciò che dici si dice. Ma è proprio così difficile dare un'informazione precisa e non di parte senza commenti fuorvianti? non si cresce con l'età, bisogna avere gli attributi!

Francesco Ruzzo ha detto...

Sai leggere? Ho scritto Tutti.

Giovanni ha detto...

“Dov’è la classe politica locale?”.
questo lo hai scritto tu e non mi permetto di chiederti se sai leggere o scrivere, l'educazione serve anche a questo.

Anonimo ha detto...

aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa