MONASTERO DI SAN SALVATORE
Il monastero di San Salvatore si trova a 857 metri di altezza sul Monte Maggiore, precisamente al di sopra di Croce, frazione del Comune di Rocchetta. Trattasi di un ex monastero benedettino, costruito in un epoca di notevole diffusione in tutta Europa del monachesimo di San Benedetto da Norcia, ed è di particolare importanza non solo perché meta di pellegrinaggio delle popolazioni locali, ma soprattutto perché in questo eremo, risalente al periodo dell’Alto Medioevo, nel 1098 soggiornò Sant’Anselmo d’Aosta, il padre della Scolastica, considerato Dottore della Chiesa. Nel 1098, quando era arcivescovo di Canterbury in Inghilterra (allora non era ancora avvenuto lo scisma con la Chiesa Cattolica, da cui nacque la Chiesa Anglicana), in seguito a diversi contrasti con il re Guglielmo II, fu mandato in esilio. Si recò quindi in Italia e nell’estate di quell’anno, abituato al rigido clima anglosassone, per fuggire alla calura del posto fu inviato, dall’abate del monastero di San Salvatore Telesino, in questo eremo sul Monte Maggiore, che probabilmente all’epoca vi dipendeva. Fu proprio in questo luogo solitario di montagna, a diretto contatto con la natura, che egli terminò la stesura del “Cur Deus Homo” (Perché Dio si è fatto uomo), una delle opere più grandi della filosofia e base fondamentale della teologia. Durante la sua permanenza a San Salvatore fu raggiunto da re Ruggero il quale, per incontrarlo, sospese per un paio di giorni le operazioni dell’assedio di Capua.
Successivamente, forse sotto il pontificato di Bonifacio VIII, il monastero passò alla diocesi di Calvi. Allo stato attuale sopravvive la chiesa del Santo Salvatore, che dà anche il nome al monte Pizzo San Salvatore, e al suo interno è presente l’altare che è stato ricostruito nel 1945. Nella chiesetta la cripta, ovvero la stanza al di sotto del pavimento, doveva forse adempiere da magazzino per i viveri; oggigiorno vi si trovano dei resti ossei di alcune persone, il che sta ad indicare che successivamente ebbe la funzione di luogo sepolcrale. Inoltre degli studi hanno ipotizzato che il piano superiore la chiesa doveva fungere da monastero che, tuttavia, era di piccole dimensioni, tenendo presente che la chiesa stessa è lunga circa 16 e larga circa 5 metri .
In ogni modo stiamo parlando di un luogo particolare, importante sia dal punto di vista storico che religioso, da cui si gode una splendida vista (si scorge in lontananza, oltre Capua, S.Maria CV, Caserta, anche il Vesuvio, insieme a Napoli e al mare), e che merita di essere visitato e pubblicizzato, anche solo per riscoprire il luogo che ha accolto Sant’Anselmo, uno dei Santi Filosofi più famosi ed influenti della storia, in cui ha trovato l’ispirazione necessaria per concludere la sua opera.
1 commento:
io proporrei almeno di ponere una targhetta con la storia di Anselmo d'aosta, tanto non costa nulla e può diffondere questa storia di notevole valenza
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