Tralasciando la sintassi e la punteggiatura, e soffermandoci invece sul rigor di logica di questo manifesto, ma vi sembra possibile, nel riproporsi a distanza di un anno dello stesso problema dalla Fantozziana pronuncia,“la carenza idrica”, che ogni estate si abbatte come un flagello sulle teste Pietramelaresi nonostante il Sindaco firmi di nuovo anche quest’anno l’ordinanza per vietare lo spreco d’acqua pubblica, che l’amministrazione comunale, in un’imprecisata data del giugno 2011, dalla casa comunale, non possa far altro che avvertire in questo modo la popolazione che a causa di test programmati sulla rete idrica nei prossimi giorni potrebbero verificarsi “momentanei disservizi” all’erogazione dell’acqua pubblica.
Ricordando che i test sono necessari per ricercare le cause dei ricorrenti ed anomali disservizi che avvengono sulla rete idrica, è confortante sapere, per noi poveri cittadini, il notevole passo in avanti fatto nel passare dai “ricorrenti ed anomali” ai “momentanei” disservizi.
Purtroppo, pur essendo il problema risaputo già da qualche estate, e pur avendo avuto tutto l’inverno a disposizione, chissà perché questi test si programmano in estate ?
E per di più, in piena emergenza rifiuti, quando qualche volenteroso soffre (l’errore è voluto perché non è certo una gioia) di lavare la strada comunale davanti casa sua, con l’acqua che lui paga, per cercare di difendersi dalla puzza (e non solo) lasciata dai rifiuti.
Va beh! Ma almeno questi controlli li faranno di notte ? …. Non proprio!
Non ci e dato sapere se, e a che ora siano iniziati, ma forse a causa dei test, la mattina del 22 giugno 2011 (la sera prima erano stati diffusi i manifesti, diciamo così “informativi”), l’acqua pubblica, che è mancata quasi tutta la notte, è ritornata verso le nove, a mattina inoltrata !!
Ma programmare, in questo caso, non dovrebbe significare, sapere di preciso il giorno, l’ora, in che zona, chi tecnico, facendo quale intervento, per quanto tempo, sarà (e non “potranno verificarsi”) la causa di uno spiacevole, quanto dovuto e si spera definitivo, intervento tecnico sulle ricorrenti e quindi più spiacevoli interruzioni di servizio?
E inoltre, si potrà sapere se il fenomeno interesserà più zone del paese? Per quanti e quali giorni?
A nostro avviso, l’avvalersi della preziosa collaborazione di esperti tecnici incaricati dovrebbe pianificare per tempo le risposte a queste domande.
Comunque ben vengano queste attività se ritenute necessarie, e se effettivamente risolutive.
Speriamo solo che questi test non durino un’intera estate, perché altrimenti rischiano di diventare delle “croci”, e che alla fine, quando i laboriosi tecnici avranno completato il loro complicato lavoro, qualcuno dalla casa comunale ci informi, magari con un nuovo manifesto, che i test sono finiti, il pericolo è cessato e possiamo ritornarci a lavare e a dissetarci tranquillamente, avendo finalmente scoperto e sconfitto l’oscura causa che a volte ce lo impediva.
La redazione de “il Sassolino”