venerdì 24 giugno 2011

" MANIFESTO ... INCAPACITA' AD INFORMARE"


Tralasciando la sintassi e la punteggiatura, e soffermandoci invece sul rigor di logica di questo manifesto, ma vi sembra possibile, nel riproporsi a distanza di un anno dello stesso problema dalla Fantozziana pronuncia,“la carenza idrica”, che ogni estate si abbatte come un flagello sulle teste Pietramelaresi  nonostante il Sindaco firmi di nuovo anche quest’anno l’ordinanza per vietare lo spreco d’acqua pubblica, che l’amministrazione comunale, in un’imprecisata data del giugno 2011, dalla casa comunale, non possa far altro che avvertire in questo modo la popolazione che a causa di test programmati sulla rete idrica nei prossimi giorni potrebbero verificarsi “momentanei disservizi” all’erogazione dell’acqua pubblica.
Ricordando che i test sono necessari per ricercare le cause dei ricorrenti ed anomali disservizi che avvengono sulla rete idrica, è confortante sapere, per noi poveri cittadini, il notevole passo in avanti fatto nel passare dai “ricorrenti ed anomali” ai “momentanei” disservizi.
Purtroppo, pur essendo il problema risaputo già da qualche estate, e pur avendo avuto tutto l’inverno a disposizione, chissà perché questi test si programmano in estate ?
E per di più, in piena emergenza rifiuti, quando qualche volenteroso soffre (l’errore è voluto perché non è certo una gioia) di lavare la strada comunale davanti casa sua, con l’acqua che lui paga, per cercare di difendersi dalla puzza (e non solo) lasciata dai rifiuti.
Va beh! Ma almeno questi controlli li faranno di notte ? …. Non proprio!
Non ci e dato sapere se, e a che ora siano iniziati, ma forse a causa dei test, la mattina del 22 giugno 2011 (la sera prima erano stati diffusi i manifesti, diciamo così “informativi”), l’acqua pubblica, che è mancata quasi tutta la notte, è ritornata verso le nove, a mattina inoltrata !!
Ma programmare, in questo caso, non dovrebbe significare, sapere di preciso il giorno, l’ora, in che zona, chi tecnico, facendo quale intervento, per quanto tempo, sarà (e non “potranno verificarsi”) la causa di uno spiacevole, quanto dovuto e si spera definitivo, intervento tecnico sulle ricorrenti e quindi più spiacevoli interruzioni di servizio?
E inoltre, si potrà sapere se il fenomeno interesserà più zone del paese? Per quanti e quali giorni?
A nostro avviso, l’avvalersi della preziosa collaborazione di esperti tecnici incaricati dovrebbe pianificare per tempo le risposte a queste domande.
Comunque ben vengano queste attività se ritenute necessarie, e se effettivamente risolutive.
Speriamo solo che questi test non durino un’intera estate, perché altrimenti rischiano di diventare delle “croci”, e che alla fine, quando i laboriosi tecnici avranno completato il loro complicato lavoro, qualcuno dalla casa comunale ci informi, magari con un nuovo manifesto, che i test sono finiti, il pericolo è cessato e possiamo ritornarci a lavare e a dissetarci tranquillamente, avendo finalmente scoperto e sconfitto l’oscura causa che a volte ce lo impediva.

La redazione de “il Sassolino”  

giovedì 23 giugno 2011

MEGLIO TARDI CHE MAI !!!

Il recupero del centro storico sarà valutato in una riunione tra il sindaco ed i tecnici comunali, questo il titolo dell’articolo di un certo Sig.(an) che sul corriere di Caserta del 14 giugno scrive che l’imminente incontro fissato in giornata è necessario ad individuare le linee programmatiche da seguire a partire da subito.
Il bel titolo ad effetto sembra fatto a posta per chiarire subito le buone intenzioni di una neo amministrazione appena insediata, invece lo stesso articolista, ricorda che questo è il secondo incontro del tipo e che questa volta dal tavolo non si alzerà nessuno se prima non si sarà trovata una soluzione, perché ora più che mai è necessario passare dalle parole ai fatti.
 Il nostro Sindaco, prima dell’incontro aveva dichiarato al sig. (an) “ il nostro centro storico è già molto bello e pieno di ricchezze, ma l’intento è quello di valorizzarlo ancora di più…. Deve diventare la meta di tanti turisti”.
Non sappiamo se i tecnici sono ancora in riunione con il sindaco, ma comunque non risultandoci denunce di sequestri di persona sporte dai familiari dei diretti interessati, e presumendo quindi che la riunione abbia avuto un esito positivo, ci aspettiamo che a breve qualcuno ci illustri le linee programmatiche discusse proprio per sapere “come” si intende far diventare il nostro centro storico una meta di tanti turisti, magari proprio il nostro Sindaco, che sull’argomento già in passato aveva concesso anche al nostro giornale una sintetica intervista.
Ricordiamo che l’argomento ha sempre riscosso un’ interesse notevole tra i nostri lettori, quindi saremmo ben lieti, nel cercare di offrire un servizio di pubblica utilità, e qualora il Sindaco lo ritenesse opportuno, di ritornare sull’argomento, magari questa volta con una videointervista che, avendo le possibilità, lascia sicuramente, a chi ascolta, meno dubbi dei titoli e dei tagli ai comunicati stampa che spesso si intravedono nelle pagine dei più blasonati quotidiani locali.         
                                                                                 
Redazione de “il Sassolino”

mercoledì 22 giugno 2011

IL SASSOLINO NELLA SCARPA - NUM.11 ANNO 1

non hanno votato perché:

3 persone hanno pensato “qui non riescono ancora a costruire l’isola ecologica, mica costruiranno mai centrali nucleari, che tanto poi sono già in Francia ?!”.
4 persone hanno pensato “io non ho mai avuto problemi con l’acqua e quindi non mi posso proprio lamentare”,
e altre 2 hanno pensato  “io ho l’acqua del pozzo e quindi non la pago”.
5 persone o pensano di candidarsi alla presidenza del consiglio, o hanno pensato che era legittimo il loro impedimento a capire che una giustizia è sicuramente più giusta se uguale per tutti.
Così a Pietramelara non si è raggiunto il quorum.
Per fortuna il resto della popolazione ha stabilito che l’ITALIA ha dei VALORI.

…E questo è solo l’anteprima!!!

NONNO CHE VIENE, NIPOTE CHE… NON VA’

Nel Comune di Pietramelara per raggiungere il quorum bisognava portare alle urne 1865 aventi diritto al voto. Per soli 3 schede è saltato il quorum per il 1°quesito, per sole 2 schede è saltato quello del 2°, per sole 4 schede quello del 3° e per sole 5 schede è saltato il quorum per il 4° quesito. Percentuale dell’affluenza, quindi, tra il 49,90% e il 49,98%. Peggio di noi, nella zona, solo Roccaromana con un’affluenza del 48,80%, in sostanza lì è saltato il quorum per sole 10 schede… E ora guardiamoci un po’ attorno (prendiamo in considerazione solo i dati del 1°quesito) :
Alife 55,15%, Baia e Latina 54,16%, Caianello 54,20%, Calvi Risorta 58,79%, Camigliano 64,89%, Dragoni 50,54%, Marzano Appio 57,98%, Pietravairano 51,67%, Pignataro Maggiore 57,44%, Riardo 53,94%, Rocchetta e Croce 55,26%, Teano 53,21%.
I numeri parlano chiaro, nei paesi circostanti il nostro, ove è stata fatta o meno la campagna referendaria da parte di gruppi politici e associazioni varie, il quorum è stato raggiunto. Non solo, essendo stati presenti costantemente ai seggi elettorali è balzato ai nostri occhi un altro dato, un dato probabilmente molto più rilevante dei numeri sopraelencati: la scarsa affluenza dei giovani. Il dato sull’affluenza locale è stato nettamente trascinato da due categorie di persone: la generazione dei nostri genitori e soprattutto quella dei nostri nonni. Un dato questo che potrebbe essere visto in tanti modi, indubbiamente , ma che fa riflettere. Ogni giorno noi giovani contestiamo il sistema che lascia poco spazio ai giovani sia nel campo politico, che lavorativo ecc. ecc., ma al momento giusto, quando potevano e dovevano farlo, i giovani, non hanno risposto. La pigrizia, l’indifferenza, l’insensibilità a certi temi quali il nostro futuro, l’impassibilità di fronte a certe scelte, sono questi gli elementi caratterizzanti il popolo giovanile locale di fronte a 4 quesiti referendari che, a prescindere dalle idee politiche, dovevano essere discusse, votate con un Si o con un No.
In Italia questo referendum è stato visto come la Riscossa dei giovani, il Referendum dei giovani, il Cambiamento dettato dai giovani. A pietramelara, invece, anche questa volta, ci hanno salvato i nostri genitori, i nostri nonni… Un piccolo segnale ci arrivò circa un anno fa, quando raccogliendo le firme per richiedere questi referendum ( 205 firme per l’acqua, 151 per il nucleare e 158 per il legittimo impedimento ), in sole 3 settimane, vedemmo un mostruoso disinteresse dei nostri coetanei, degli under 30. Un anno fa potevamo anche capirlo, l’iniziativa referendaria era vista come una battaglia morta ancor prima di nascere, di un solo partito, l’IdV, ma Domenica 12 e Lunedì 13, cos’è successo? A questo punto anche il nostro gruppo si interroga su come ha portato avanti la campagna referendaria… L’IdV locale, insieme ad altre persone ed associazioni aveva impostato una campagna referendaria rivolta soprattutto ai nostri nonni, una generazione che poteva essere tratta in inganno dalla disinformazione dei media nazionali, ma a questo punto ci rendiamo conto che la campagna referendaria, quando eventualmente se ne presenterà un’altra, dovrà partire dai giovani, dai nostri coetanei in primis, con la speranza che riprendano nelle proprie mani le redini del loro futuro.
Ed infine riportiamo un’altra nota, una nota prettamente “giornalistica”, di cronaca..un quinto quesito che, a noi che eravamo presenti ai seggi, ci è stato posto da decine e decine di elettori: “Dov’è la classe politica locale?”. Da un lato queste persone avevano ragione: a tutti gli appuntamenti elettorali erano stati abituati alla presenza costante di TUTTI i “politici”, gli amministratori locali, ecc.ecc., ma Domenica 12 e Lunedì 13? Dov’è erano finiti? A detta di alcuni cittadini, probabilmente, la presenza all’appuntamento referendario dell’attuale classe politica locale, era molto più giustificabile delle altre volte… Una nostra opinione in chiave politica? Sicuramente la base a cui dobbiamo far riferimento politicamente, sia essa popolare che politica- amministrativa, è quella fetta di elettori e amministratori che con qualsiasi opinione in testa è andata alle urne. Almeno ci è andata…

UN NUOVO VIGILE URBANO

Qualche settimana fa Francesco Ruzzo, il presidente della nostra associazione, nel bene o nel male a tutti noto, è stato ingiustamente investito di un ruolo che non gli spetta e che mai penserebbe di sottrarre ai suoi cari presunti “colleghi”. Un giovane di Pietramelara, suo coetaneo e amico, conosciuto da tutti, lo ha accusato di aver ostacolato l’evento sportivo che stava e sta organizzando, in quanto il nostro nuovo “vigile urbano” controllerebbe se chi organizzi queste e altre manifestazioni paghi la tariffa di occupazione di suolo pubblico e farebbe pressione qualora i promotori di tali eventi non si impegnino ad adempire a tale richiesta di pagamento. Il giovane era, tra l’altro, stato colpito dall’eccessività del prezzo, data anche la lunghezza del periodo della manifestazione e la metratura quadrata da occupare.
Tuttavia Francesco non solo non era a conoscenza dell’evento in programma ma, fino a qualche giorno prima, non sapeva neanche che ci fosse una tariffa da pagare: ogni qual volta ha allestito un gazebo a scopi politici, infatti, ha solo dovuto compilare un modulo di richiesta di occupazione, il pagamento è stato anche per lui una sorpresa quando, qualche settimana fa, era intenzionato ad allestirne un altro. D’altra parte, non ha mai ostacolato nulla, nessuna manifestazione o evento, soprattutto se di matrice giovanile, anzi è sempre stato interessato a qualunque iniziativa senza badare alla presenza o meno e al credo di un dietro le quinte politico.
Soprattutto, però, ringrazia la cittadinanza per la fiducia accordatagli, ma rifiuta il grande incarico assegnatogli.

FUTURO PER PIETRAMELARA

Stiamo per prestare il nostro contributo civico per mettere insieme  una nuova classe dirigente per affrontare le prossime elezioni nel nostro Comune di Pietramelara. Perché farlo? Semplice! Tutti noi sentiamo la necessità di una classe dirigente più preparata e più orientata ai reali bisogni  delle genti di Pietramelara. I futuri obiettivi di un’amministrazione, e speriamo anche i nostri, saranno quelli di puntare al miglioramento dei servizi, tipo la salvaguardare del bene “acqua”, bene che il 49,9% dei pietramelaresi ha votato ai referendum affinché rimasse pubblico e le tariffe sotto controllo. Le politiche da adottare in futuro saranno politiche che dovranno puntare principalmente ad un miglioramento dei sevizi sociali , ad un'azione che migliori la gestione economica del nostro Comune cercando di portarlo il più possibile vicino all'eccellenza. Ma non solo, la politica del futuro è una politica che salvaguardi maggiormente e con maggior rigore e “pugno duro” il territorio, l’ambiente, una politica che punti al minor spreco possibile utilizzando le entrati pubbliche al meglio. Che significa tutto ciò ?Servizi per i più piccoli, per  le fasce meno abbienti , una riqualificazione del territorio combattendo gli scempi e l'inquinamento che questi provocano.
Sembrano cose che non bisognerebbe citarle, chiederle, ma sono cose che ogni amministrazione dovrebbe far sue; purtroppo ci rendiamo conto che ciò non avviene e quando, e se si muove qualcosa, ne parliamo, lo facciamo presente, è quasi come ci avessero fatto un favore, travisando oltretutto un nostro diritto in un favore a noi concesso. Ma noi non ci fermeremo qui, pretenderemo sempre di più. La nostra associazione è aperta a tutte quelle persone giovani e non solo che come noi vogliono portare il loro apporto per migliorare la nostra idea di amministrazione. Per chi volesse partecipare alle nostre riunioni può contattare il Presidente Francesco Ruzzo o scriverci al nostro blog http://ilsassolinopuntoit.blogspot.com/ .

EDITORIALE - NUM. 11 ANNO 1

Ben ritrovati cari lettori e buon inizio di estate. Apro questo 11° numero con qualche precisazione d'obbligo e con qualche chiarimento. Non parlo a livello personale, ma a nome di tutti gli altri amici e colleghi. Ebbene, da alcune settimane a questa parte, il nostro gruppo politico Idv Pietramelara in movimento e il nostro Sassolino sono stati presi di mira da lamentele e critiche, qualcuna un po ingiusta a nostro avviso. Le critiche, che fanno sicuramente bene, sono però talvolta forti, volgari, immeritate. Oramai per molti, noi del Sassolino siamo i cattivi. O meglio i cattivi informatori, i rompiscatole, i presuntuosi e via dicendo. Quando ufficialmente nascemmo 11 mesi fa premettemmo una cosa molto semplice, ossia solo di lanciare dei sassolini, nel senso di dire la nostra su argomenti che interessano la vita politica locale e perché no , lanciare qualche idea , cercando , visto che ce n’è bisogno , di fare proposte anche semplici per risolvere i problemi , piccoli o grandi che siano. Ovviamente non sta a noi risolvere i problemi, anche perchè non siamo amministratori, nè tantomeno politici e comunque poi non abbiamo le competenze necessarie per risolverli. Non capiamo sinceramente dunque perchè dovremmo essere cattivi o presuntuosi. Un'altra cosa che ci dispiace molto sentire è quando ci dicono che non facciamo mai proposte, ma critichiamo e chiacchieriamo solamente. Noi qualche proposta l'abbiamo fatta, qualcuna semplicissima (come ad esempio installare tabelle per gli orari dei pullman) è stata accantonata, dimenticata, forse giudicata troppo banale. Inoltre abbiamo avuto qualche incontro con l'amministrazione comunale, dove abbiamo ribadito le nostre proposte. Infine, per chi ci attacca dicendo che critichiamo solo una parte ben distinta, vogliamo precisare che (quando c'è n'è stato bisogno) abbiamo elogiato l'amministrazione. E spesso abbiamo lanciato un sassolino anche al gruppo d'opposizione. Se volete, per chi ha le copie cartacee conservate (ma potete anche andare su Facebook o sul nostro blog) rileggetevi un attimino tutti gli articoli. Troverete elogi e critiche da una e da un'altra parte. Carta canta d'altronde, come si dice.
Buona lettura.

IL SASSOLINO NELLA CULTURA - NUM.11 ANNO 1

MONASTERO DI SAN SALVATORE

Il monastero di San Salvatore si trova a 857 metri di altezza sul Monte Maggiore, precisamente al di sopra di Croce, frazione del Comune di Rocchetta. Trattasi di un ex monastero benedettino, costruito in un epoca di notevole diffusione in tutta Europa del monachesimo di San Benedetto da Norcia, ed è di particolare importanza non solo perché meta di pellegrinaggio delle popolazioni locali, ma soprattutto perché in questo eremo, risalente al periodo dell’Alto Medioevo, nel 1098 soggiornò Sant’Anselmo d’Aosta,  il padre della Scolastica, considerato Dottore della Chiesa. Nel 1098, quando era arcivescovo di Canterbury in Inghilterra (allora non era ancora avvenuto lo scisma con la Chiesa Cattolica, da cui nacque la Chiesa Anglicana), in seguito a diversi contrasti con il re  Guglielmo II, fu mandato in esilio. Si recò quindi in Italia e nell’estate di quell’anno, abituato al rigido clima anglosassone, per fuggire alla calura del posto fu inviato, dall’abate del monastero di San Salvatore Telesino, in questo eremo sul Monte Maggiore, che probabilmente all’epoca vi dipendeva. Fu proprio in questo luogo solitario di montagna, a diretto contatto con la natura, che egli terminò la stesura del “Cur Deus Homo” (Perché Dio si è fatto uomo), una delle opere più grandi della filosofia e base fondamentale della teologia. Durante la sua permanenza a San Salvatore fu raggiunto da re Ruggero il quale, per incontrarlo, sospese per un paio di giorni le operazioni dell’assedio di Capua.
Successivamente, forse sotto il pontificato di Bonifacio VIII, il monastero passò alla diocesi di Calvi. Allo stato attuale sopravvive la chiesa del Santo Salvatore, che dà anche il nome al monte Pizzo San Salvatore, e al suo interno è presente l’altare che è stato ricostruito nel 1945. Nella chiesetta la cripta, ovvero la stanza al di sotto del pavimento, doveva forse adempiere da magazzino per i viveri; oggigiorno vi si trovano dei resti ossei di alcune persone, il che sta ad indicare che successivamente ebbe la funzione di luogo sepolcrale. Inoltre degli studi hanno ipotizzato che il piano superiore la chiesa doveva fungere da monastero che, tuttavia, era di piccole dimensioni, tenendo presente che la chiesa stessa è lunga circa 16 e larga circa 5 metri.
In ogni modo stiamo parlando di un luogo particolare, importante sia dal punto di vista storico che religioso, da cui si gode una splendida vista (si scorge in lontananza, oltre Capua, S.Maria CV, Caserta, anche il Vesuvio, insieme a Napoli e al mare), e che merita di essere visitato e pubblicizzato, anche solo per riscoprire il luogo che ha accolto Sant’Anselmo, uno dei Santi Filosofi più famosi ed influenti della storia, in cui ha trovato l’ispirazione necessaria per concludere la sua opera.                             

sabato 18 giugno 2011

RACCOLTA PILE ESAUSTE

Il circolo Legambiente Pietramelara raccoglie le pile esauste.


Le pile esauste contengono sostanze pericolose per la salute e per l'ambiente. Occorre raccoglierle separatamente per poterle avviare a recupero.


Potete portare le vostre pile esauste al deposito bibite di Saverio Zeppetella in via Monforte, al Bar Youth Sport in via Angelone o rivolgervi ad Andrea De Luca

martedì 14 giugno 2011

lunedì 13 giugno 2011

REFERENDUM DEL 12-13 GIUGNO: COMUNE DI ROCCAROMANA

elettori: 793            votanti: 387


94,12% per il SI             5,88% per il NO


percentuale votanti: 48,80%


Sono mancati 10 voti per raggiungere il quorum.

DATI DEFINITIVI PIETRAMELARA - SPECIALE REFERENDUM

Totale aventi diritto al voto: 3727


Quorum 50%+1: 1865


Affluenza raggiunta: 49,95% ( 1862 )




I quesito: il quorum salta per soli 3 voti mancati tra gli aventi diritto 
II quesito: il quorum salta per soli 2 voti mancati tra gli aventi diritto 
III quesito: il quorum salta per soli 4 voti mancati tra gli aventi diritto
IV quesito: il quorum salta per soli 5 voti mancati tra gli aventi diritto 




Pietramelara  13 giugno alle ore 10,00 
percentuale votanti 40,7


Pietramelara  13 giugno alle ore 11,00
percentuale votanti 43,8%


Pietramelara 13 giugno alle ore 12,30: 
percentuale votanti 46,6%


Pietramelara 13 giugno alle ore 14.00
percentuale votanti 48,7%


Pietramelara 13 giugno alle ore 15.00
percentuale votanti 49,95%


Risultato scrutinio


Quesito 1
1754 Si    74 No
Quesito 2
1758 Si    65 No
Quesito 3
1758 Si    78 No
Quesito 4
1741 Si    77 No


consulta i precedenti storici in Italia dal 1974

sabato 11 giugno 2011

INTERVISTA SULLA RIFORMA UNIVERSITARIA DELLA GELMINI - DOTTORESSA SACERDOTI



A giorni gli studenti che stanno per conseguire la maturità dovranno, eventualmente, decidere quale percorso formativo intraprendere. Con il varo della riforma Gelmini che ha tagliato "le gambe" all'Università italiana, la dott.ssa Sacerdoti, ci illustra alcuni degli effetti di questa riforma che poi andrà ad incidere direttamente sul funzionamento e sull'organizzazione e offerta formativa che questi giovani si troveranno dinanzi.

ESTRATTO DELLA VIDEO-INTERVISTA ALLA PROFF. SSA SACERDOTI, RICERCATRICE E DOCENTE PRESSO LA SECONDA UNIVERSITA’ DI NAPOLI.
La prof.ssa
Arianna Sacerdoti, ricercatrice e docente di lingua e letteratura latina presso la SUN di Santa Maria Capua Vetere, nonchè componente del movimento "29 Aprile", ha partecipato attivamente alla protesta che ha interessato l'abrogazione della riforma universitaria del ministro Gelmini, culminato con la manifestazione sul tetto della facoltà di architettura in piazza Borghese a Roma. Ecco una sintesi della video-intervista gentilmente concessaci.

Ci sono una serie di bugie mediatiche. Prima bugia mediatica: "l'Italia spende troppo per l'Università pubblica". E' una clamorosa bugia, perchè siamo il penultimo dei paesi OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) per spesa pubblica dell'Università, e questo già prima dei tagli. Vale a dire che con i tagli previsti dalla riforma il sistema viene ulteriormente penalizzato. Seconda bugia: "vogliamo adeguarci a modelli americani ed esteri". In Europa e America i docenti e i ricercatori sono pagati molto di più e c'è una qualità dei centri di ricerca (strumenti, attrezzature, biblioteche), che purtroppo non abbiamo. Terza bugia: noi ricercatori siamo stati accusati di difendere i cosiddetti "baroni universitari", ovvero quei professori che hanno un piccolo feudo che gestiscono e vi esercitano un potere. Premesso che purtroppo questa situazione esiste, la riforma però non risolve minimamente il problema, anzi "taglia le gambe" ai più giovani. I ricercatori non confermati come me, ad esempio, hanno avuto una decurtazione di stipendio e nell'ambito del sistema nazionale può essere visto come un attacco al suo anello più debole. Un altro carattere previsto dalla riforma è l'introduzione dei ricercatori a tempo determinato: in poche parole si istituzionalizza la figura del precario. Quarta bugia: il governo ci ha accusato di aver creato troppi atenei. Io sono in uno di questi atenei che è stato accusato di non avere diritto di esistere, perchè in Campania ce ne sono già molti. Io provocatoriamente direi: chi è che ha creato questa frantumazione di atenei? In questo nostro territorio, denso di problemi, la funzione di un università non è forse da scartare, perchè può e deve costituire un punto di riferimento per i giovani. In Campania c'è stato un tentativo di "lecchinaggio" verso il governo quando i rettori delle università campane, qualche mese fa, hanno incontrato il ministro Gelmini e le hanno detto testualmente:" noi siamo riusciti a sedare le proteste dei ricercatori, ora dateci

giovedì 9 giugno 2011

REFERENDUM: BATTIQUORUM PER IL SI

Il 12 e 13 Giugno saremo chiamati ad esprimerci di nuovo sul Nucleare. A queste centrali gli italiani già hanno detto “no” più vent’anni fa. E anche allora si votava sull’onda di un disastro, quello di Chernobyl. Solo che all’epoca già avevamo il nucleare e dovevamo decidere se uscirne. Oggi invece, dopo l’ennesimo disastro nucleare, dobbiamo decidere se riaccendere le centrali. Andiamo avanti nel tempo, ma indietro nella storia. Il nostro governo, piuttosto che guardare al futuro, investe nel passato. Ma a questo punto possiamo anche provare ad immaginare quale potrà essere l’argomento del prossimo referendum. Dato che molti dei problemi del premier sono causati dal suo rapporto con l’altro sesso, potremmo un giorno essere chiamati ad esprimerci sul negare il diritto di voto alle donne. Così stanno un po’ buone al loro posto. E poi ancora, in futuro, dato l’incontestabile accentramento del potere politico, mediatico ed economico nelle mani di una sola persona, potrebbe anche giungere il momento di valutare seriamente se tornare o meno alla Monarchia, cancellata nel ’46. A cui seguirà la Marcia sul Quirinale e poi un moderno fascismo, lo sfascismo. E magari invaderemo di nuovo la Libia, come cento anni fa. Ma su questo il governo, devo dire, si è già portato avanti coi tempi. Alla fine questo passato prossimo si chiuderà inevitabilmente con la Disunità d’Italia, con Silvio che dice <<Obbedisco>> a Bossi, consegnando così l’Italia settentrionale nelle mani delle camice verdi. Fantastoria? Fantapolitica? Ma chi può negare che l’esisto dei referendum può cambiare il destino del nostro Paese per decine se non centinaia di anni?Più che politica è una questione culturale, sociale, civile. Domenica e lunedì dobbiamo scegliere l’Italia che sarà. Possiamo scegliere tra un’Italia che guarda al futuro, alle energie rinnovabili, alla ricerca e allo sviluppo sostenibile, dove la legge è uguale per tutti e l’acqua non è in vendita; e un’Italia sismica che quando tremerà per i terremoti pregherà che le proprie centrali non crollino,un’Italia dove il governo è al di sopra della legge che egli stesso scrive, un’Italia dove il pubblico,ovvero  lo Stato, non esiste più neanche nei servizi fondamentali delegando ai privati istruzione, trasporti, poste, sanità e infine l’acqua. Tu il 12 e 13 Giugno quale Italia scegli?
Vota quattro si.

martedì 7 giugno 2011

CIECHI PER VOLONTA’

Nell’ultimo periodo, il nostro rapporto con l’amministrazione, se così si può chiamare ( riferito al rapporto ), sta assumendo sfumature ostili, di sfida, denigratorie, arroganti, e non per nostra scelta, anzi; vedasi i commenti ( anonimi ) comparsi sul nostro blog ( http://ilsassolinopuntoit.blogspot.com/ ) chiaramente di stampo filo – amministrazione… E’ diventato quasi impossibile dialogare con “Il Palazzo” per il semplice fatto che veniamo attaccati ancor prima di aprir bocca e poter dire la nostra. Ci fa venire in mente il periodo intercorso dal 2009 al 2010,  di come quando completamente INESPERTI di politica, iniziavamo a porre dubbi, questioni, a volte anche sbagliando con i modi, e ci si appellava con epiteti stupidi, infantili del tipo: “Ecco i nuovi Giovanni De Robbio di sinistra”, ecc. ecc. Ci si accusava di avere preconcetti per questa amministrazione, quando non era assolutamente vero!  Il tutto ricorda un po’ l’atteggiamento berlusconiano di questi ultimi tempi in Parlamento: denigrare l’altro gratuitamente, metterlo in cattiva luce, metterlo in ridicolo in Piazza, preannunciare cantonate mai arrivate, solo per “appararsi” come si suol dire. E qui entro nel merito dell’argomento.
  1. Molti ci accusano che il nostro è un volantino di parte, che fa soprattutto commenti, approfondimenti e nient’altro. Nulla di più vero e di più falso perché il nostro volantino è dichiaratamente di parte ( basta leggere il titolo ), e ne andiamo fieri, ma nello stesso tempo non ci si può accusare di fare solo commenti. Chi dice questo mi permetto di affermare che o non sa leggere o è veramente molto, ma molto supericiale… Basta andare a vedere il nostro archivio sul blog de Il Sassolino per rendersi conto che su ogni numero abbiamo fatto una proposta, minimo.
  2. Molti ci accusano che a prescindere da Il Sassolino, noi non abbiamo un nostro programma, non abbiamo idee. Beh, anche qui, ahimè, si conferma la scarsa capacità di lettura di molte persone … La nostra associazione politica, ora commissariata come tutte quelle della nostra provincia, in ben 3 incontri formali con l’amministrazione su 4 ha portato all’attenzione della giunta, o parte di essa, il suo programma di idee. Idee puntualmente denigrate e sminuite sul nascere salvo poi ricredersi ( questo punto lo riprenderò più avanti ).
Tanto per dare una rispolverata alla memoria, ricordiamo che durante i nostri ultimi gazebo, e in allegato al volantino numero 7 de Il Sassolino, si distribuiva anche il famoso programma. Programma che per la maggior parte degli amministratori, e dei suoi supporters, si fermava al punto uno, quello in cui si chiede l’installazione di pannelli per gli orari dei pullman. Detta così tutti direbbero: “Se è questo il programma, statevi a casa!” Noi invece replichiamo: “Il programma è fatto di oltre 20 punti, e se il primo parla di semplici cartelloni per gli orari dei pullman, l’ultimo parla di investimenti per un Piano Urbanistico Comunale, si parla di Zone a Traffico Limitato ( ZTL ), si parla di energia, acqua, insomma, completamente nuovi orizzonti che forse, è il caso di dirlo, sono tanto lontani dalle loro menti da non poter essere neppure compresi… ma basta copiare da altri paesi, anche a noi vicini…
Non solo. Nel programma, che portiamo avanti dal 2009 al cospetto dell’amministrazione, c’è il cosiddetto Wi Fi, internet senza fili, gratuito, di tutto e di più. Dal 2009 ci sentiamo dire che è una cosa strampalata, impossibile, inutile, costosa, ecc. ecc. Nulla di più falso ovviamente, tant’è vero che dopo l’ultimo incontro con il Sindaco, a cui abbiamo sottoposto quest’idea, le carte in tavola sembrano stiano cambiando all’improvviso: ora il Wi Fi è possibile, sicuro, utile ecc. ecc. Cosa si può dire di fronte a tale atteggiamento? Meglio tardi che mai…
Altro punto del nostro programma da sempre denigrato: filmare i consigli comunali. Si è arrivato a dire, da parte degli amministratori, che ciò non era possibile perché vige la legge sulla Privacy!!!! Avete capito bene! Nel Consiglio Comunale, il luogo più aperto e pubblico dopo il Parlamento Nazionale, vige la legge sulla Privacy!!! Scoop!!! Come direbbe una nota conduttrice delle reti Mediaset.
Prima si parlava del blog de Il Sassolino ( http://ilsassolinopuntoit.blogspot.com/ ), si è parlato di programmi. Da qualche giorno i nostri filo – amministratori, se non proprio loro, avranno letto il sondaggio lanciato in merito alla valorizzazione del nostro Monte maggiore? Non è quello un modo democratico di costruire insieme alla popolazione un punto fondamentale di un programma? Avranno votato anche loro?
Mah… chi lo sà… Speriamo che si ritrovi il gusto per la lettura.

Francesco Ruzzo

APPELLO DI PADRE ALEX ZANOTELLI PER UN VOTO FAVOREVOLE ALL'ABROGAZIONE DEL NUCLEARE IN ITALIA

REFERENDUM   NUCLEARE: UN SI’ PER IL SOLE

La tragedia  nucleare di Fukushima in Giappone sta obbligando anche i più convinti nuclearisti del calibro di Rubbia a riflettere. Un ripensamento che, purtroppo, nasce da una tragedia ! Se non ci fosse stato il disastro nucleare giapponese, il nostro paese non avrebbe forse accettato il rilancio del nucleare proposto dal governo Berlusconi? Ma quand’è che noi italiani ci accorgeremo che sono i potentati economico- finanziari a decidere e non i politici?
Il No al nucleare civile nasce da  precise ragioni maturate in questo trentennio.La prima ragione è proprio quella derivante da ‘incidenti’ agli impianti nucleari (avarie, terremoti, tsunami,o per attacchi terroristici). Dal primo incidente nucleare avvenuto proprio negli USA a Three Mile Island (Pensylvania) nel 1979, alla tragedia di Chernobyl (1986) fino al disastro nucleare di Fukushima(2011).Solo ora conosciamo quanto sia stato devastante Chernobyl per la salute di centinaia di migliaia di persone. Un rapporto dei Verdi a Bruxelles asserisce che sono morti per cancro dai trenta ai sessanta mila. Solo fra qualche anno, sapremo il disastro provocato dall’incidente nucleare di Fukushima: quello che vi è avvenuto è talmente devastante da far riflettere l’intera umanità. Appare quindi chiaro che il problema fondamentale è la sicurezza dei reattori atomici . E’ chiaro che i nuovi modelli di “terza e di quarta generazione” sono più sicuri di quelli degli anni ’60 e ’70. Ma quanto sicuri sono anche questi? “ Nessun reattore al mondo è completamente sicuro- dice l’esperto americano Jim Rice- e l’errore umano è sempre possibile!” Come si può pensare di piazzare reattori atomici in terra italiana così sismica?
E non solo: c’è il problema del costo che rende proibitivo il nucleare. Gli USA in questi 40 anni hanno costruito 103 impianti atomici spendendo somme astronomiche : si tratta di oltre 700 miliardi di dollari ! Quasi 100 miliardi di dollari sborsati dal governo federale. E tutto questo per produrre solo il 10% dell’energia necessaria agli USA. I costi per il nucleare italiano sono altrettanto incredibili: il governo attuale  ha deciso di costruirne 4 sul modello  Epr francese, che costeranno circa 7 miliardi di euro ognuno-si tratta di ben 28 miliardi di euro.
Ma oltre ai rischi e ai costi, c’è l’irrisolto problema delle scorie nucleari che rimangono radioattive fino a 200.000 anni. Negli USA  le scorie sono accatastate attorno ai siti nucleari. Il tentativo di seppellirle a Yucca Montain , nel Nevada, è costato 16 miliardi di dollari, è fallito sia per ragioni politiche che geologiche. E’ questo il problema non risolto del nucleare civile. “In Italia il problema delle scorie nucleari ci costa 400 milioni di euro l’anno,” afferma il fisico A. Baracca.
Altra importante ragione è lo stretto legame che c’è tra il nucleare civile e quello militare (ecco perché gli USA si oppongono al nucleare civile in Iran!).
A tutto questo dobbiamo aggiungere altre tre grosse obiezioni all’energia nucleare: la scarsità di uranio, le enormi quantità di acqua necessaria al funzionamento del reattore e la produzione di anidride carbonica da queste centrali.
Sappiamo che le risorse di uranio sono molto limitate. Alla velocità con cui lo estraiamo dalla terra ne avremmo per una trentina di anni (senza parlare poi di quanto sia pericolosa l’estrazione dell’uranio per la salute dei minatori!)
Altrettanto importante è l’enorme quantità di acqua necessaria per produrre l’energia nucleare! Questo in un momento in cui, proprio per il surriscaldamento del pianeta, avremo sempre meno acqua a disposizione.” Lasciando da parte il processo di fissione che avviene nel nocciolo dei reattori che è a emissione zero-così afferma il fisico G. Ferrari -, tutte le altre fasi del ciclo nucleare, l’estrazione dei residui e lo smantellamento delle centrali producono CO2 (anidride carbonica) e gas serra in abbondanza.” E quindi appare chiaro che l’energia nucleare non è una soluzione per i cambiamenti climatici, come continuano a sostenere i pro-nuclearisti, ma è invece : “una cinica scommessa da parte dell’industria nucleare globale-  lo afferma Irene Kock del Nuclear Awareness Project – per salvare se stessa.”
 La conclusione di tutto questo la fa proprio il fisico A.Baracca:”La critica più radicale che prima di ogni altro, muovo ai programmi di rilancio del nucleare, è alimentare ancora l’illusione che sia possibile continuare a consumare così tanta energia e continuare a crescere. Il pianeta non sarà in grado di reggere ritmi di crescita e di consumo di questo genere, anche se riusciamo ad arrestare tutte le emissioni di CO2.” Dobbiamo rivedere il nostro stile di vita e ridurre i nostri consumi energetici. Cambiare modello di sviluppo non è più un optional, ma una necessità. Diventa quindi fondamentale il risparmio energetico. E poi dobbiamo puntare sulle fonti rinnovabili (sole, vento, mare) gestite non dalle multinazionali, ma dalle comunità locali, dai comuni, dalle province…E’ incredibile che il 3 marzo 2011 il governo attuale abbia tagliato gli incentivi alle rinnovabili! E’ fondamentale il decentramento in questo campo. E’ questa la strada per recuperare la vera democrazia.
Ci auguriamo che il referendum sul nucleare apra la possibilità di un dibattito serio anche su questo problema fondamentale dell’energia. Senza  farci trarre in inganno dalla decisione del governo Berlusconi che chiede “ un’opportuna moratoria di almeno un anno così da pervenire a decisioni ponderate e serene e non condizionate dall’emotività del momento.”Opposta l’indicazione della cancelliera A.Merkel :”Prima ne usciamo dal nucleare e meglio sarà!”
Anche in campo ecclesiale italiano non si è ancora riflettuto seriamente sugli aspetti etici e morali del problema. Prendiamo esempio dalla conferenza episcopale tedesca che per bocca del suo presidente Robert Zollitscsh, ha dichiarato: ”L’energia atomica non è l’energia del futuro.”
Tutti a votare il 12-13 giugno: 2 SI’ contro la privatizzazione dell’acqua e 1SI’ contro l’energia nucleare.

Napoli, 29 marzo 2011.

padre  Alex  Zanotelli

sabato 4 giugno 2011

ELENCO SCRUTATORI PER LA CONSULTAZIONE ELETTORALE DEL 12 E 13 GIUGNO 2011

Come richiestoci da alcuni nostri utenti, grazie alla disponibilità dei consiglieri di minoranza: Giovanni De Robbio, Andrea De Ponte e Imma Maciariello ( membro della commissione addetta alla nomina\sorteggio degli scrutatori ), ecco a voi l'elenco dei scrutatori per la prossima consultazione referendaria.

SEZIONE N. 1                                                     DATA DI NASCITA 
LOMBARDO ANNA                                                 18.7.90
LEARDI GIANLUCA                                                 2.10.84
SEVERINO ANTONIETTA                                       11.12.82

SEZIONE N. 2
PALUMBO RINO                                                      20.3.68
TABACCHINO MARIO                                            28.7.91
IASIMONE VINCENZO                                           17.7.62

SEZIONE N. 3
LITTERA FAUSTO                                                    1.7.68
RUSSO FIORENZO                                                   9.3.73
LETTIERI ALFONSO                                                17.6.43

SEZIONE N. 4
CERBO GENNARO                                                 27.7.80
RUZZO NICOLA                                                      26.4.81
PAGLIARO GIOVANNI                                          12.3.62

SEZIONE N. 5
SANTAGATA CAROLINA                                      27.11.55
MONE MATTIA                                                      27.2.80
MASTROGIOVANNI FERDINANDO                     4.9.83

giovedì 2 giugno 2011

MARPIONI NO, GIOVANI SI. VOTA SI

Più volte, da quando il nostro circolo è attivo, ci siamo dovuti scontrare con un modo di fare politica comune in Italia e presente anche nel nostro piccolo paese. Un modo di pensare bigotto, chiuso, limitato dall'oggi all'oggi e non dall'oggi al domani. Un modo di fare politica fatto di lobby, poteri forti, clientele, famiglie e non un modo di fare politica aperto a tutti, trasparente, limpido, dialettico, fatto di idee, prospettive, sani principi, umiltà. Gli argomenti che potrei citare come esempio sono moltissimi. Uno di questi, che noi assolutamente non vediamo di buon occhio, è la stessa composizione delle liste dei candidati alle varie elezioni di turno, soprattutto quelle comunali. Ormai ci si vuole candidare per tutto tranne che per fare del nuovo e del bene per il paese, ci si candida per soldi, per il posto di prestigio, per ambizione, mai per semplice passione ( ci sono anche le eccezioni che confermano la regola, per carità ) . Dove sono finite le liste fatte secondo criterio e non secondo chi ha la famiglia più numerosa per assicurarsi la vittoria? Escludiamo per un attimo anche l'appartenenza a vari partiti, ma almeno che si candidino persone che al di fuori della vita privata abbiano dimostrato di voler aiutare il paese! La cosiddetta cittadinanza attiva, dov'è? questi sono i cittadini che dovrebbero candidarsi, proporre un alternativa, non solo i soliti politicanti, "marpioni" della politica che basano il loro potere sull'assistenzialismo e non sul creare sviluppo e possibilità di crescita… E tornando invece al campo partitico: cos'è quest' anomalia tutta italiana, sopratutto del sud e dei piccoli borghi di provincia come il nostro, che gli iscritti ai vari partiti si svegliano solo sei mesi prima di ogni turno elettorale per fare propaganda? cosa può mai rappresentare una politica del genere? e qui mi rivolgo sopratutto alla cittadinanza: come si può continuare a votare partiti assenti sul territorio? Poi accade che i voti se li dividono 20 partiti, quelli presenti sul territorio sono 2 o 3 e questi stessi non conteranno mai nulla più in la di Riardo e Roccaromana. Perché non premiare chi c'è veramente sul territorio e propone idee? sembra una cosa così logica! Perchè votare un partito inesistente sul territorio solo perchè qualcuno del paese conosce quell’esponente, ci lavora o ci è amico...? Premiamo i principi, le idee, le care vecchie amate ideologie! Si, perché le ideologie non sono scomparse, come ormai si tenta di far credere… certo non esistono più democristiani e comunisti ( come quelli di una volta ), ma esiste una destra che crede in un mercato che si autoregola, e una sinistra che crede che un po’ di voce in capitolo lo Stato deve sempre averlo. C’è una destra che ha una determinata idea sul campo energetico (nucleare, combustibili fossili ecc.ecc. ) e una sinistra che crede che un piano energetico serio debba basarsi sulle energie rinnovabili. E così via. Concludendo. Per questi e tanti altri motivi, riprendendo una metafora biblica, abbiate fiducia nei giovani, nelle nuove idee da essi proposte e fate in modo, cari cittadini, di eleggere una classe politica pulita, meritevole, che impari il popolo a pescare fornendo i mezzi di sviluppo e non fornisca direttamente il pesce sottoforma di piccoli atti assistenziali… Basta essere elettori-schiavi! Napoli insegna.

Francesco Ruzzo
Commissario IdV Pietramelara

INTERVISTA AL DOTT. FRANCESCO DEL MONACO, AUTORE DEL ROMANZO “IL SOGNO DI FAUSTA”

Chi è Francesco Del Monaco?
Sono un uomo nato a Roccaromana, quando non c'erano ancora internet e cellulari, ha frequentato le scuole superiori a Teano e, a partire dal secondo anno, puntualmente veniva rimandato in italiano e inglese (ironia della sorte, ha appena pubblicato un romanzo e attualmente insegna inglese). Gli piace molto Roccaromana e gli piace vivere. Nella sua vita ha girovagato moltissimo, visitando mezzo mondo. E' un amante di tutto ciò che ha a che fare con l'Oriente e adora cucinare e mangiare bene. E' stato interprete di lingua indonesiana in Indonesia, per qualche anno ha collaborato in progetti universitari di ricerca, è stato relatore al covegno internazionale "Il Portogallo e i mari" e, dopo aver conseguito un master in commercio internazionale, ha cominciato a fare il manager in Oriente, in particolare con la Cina. Ha poi fondato una società di consulenza con rapporti con il Sud-Est Asiatico e adesso è un esperto di lingua inglese nelle scuole medie e superiori.

La pubblicazione de "Il Sogno di Fausta" ha cambiato qualcosa nella tua vita?
Assolutamente no, e tutto questo deve essere un gioco per me. Non ha cambiato e non cambierà assolutamente niente.

Il quadro in copertina si intitola "Ricezione e Trasmissione", della pittrice Elda Fierro. Perchè lo hai scelto?
Elda Fierro è un'artista sociologa; io avevo due suoi quadri, raffiguranti entrambi i numeri, ed ero intenzionato a metterne uno dei due sulla copertina. Così una sera siamo andati da lei io e Carmen Guarino (l'autrice della prefazione) e ci siamo accorti che aveva quest'altro dipinto. Abbiamo fatto varie prove anche con altri soggetti però il romanzo ha scelto "Ricezione-Trasmissione". Infine ci siamo fatti un bel brindisi con un bicchiere di vino bianco buonissimo.

Che tipo di romanzo è?
E' un romanzo che viene definito anche erotico da chi lo sta leggendo. Io non so dare una precisa definizione, ma so solo che sicuramente è un romanzo e soprattutto non è ipocrita per alcuni contenuti.

Ci sono elementi della tua formazione culturale presenti nel romanzo?
Il romanzo non è assolutamente autobiografico. Qualche riferimento è legato al mio iter universitario, ma si tratta solo di piccoli dettagli.

Perchè hai scelto, come protagonista, una donna?
Penso che un uomo, quando scrive, scrive delle donne, così come le donne per gli uomini. Mi piaceva l'idea di questa ragazza trentenne che partiva per le proprie esperienze e quindi ho scelto una donna. Il prossimo, probabilmente, sarà un uomo..

Ti riconosci nella personalità di qualcuno dei personaggi?
No, in nessuno dei personaggi, tranne forse nell'autore del racconto.

Perchè il lettore deve comprare questo libro?
Perchè tutto sommato è un romanzo vissuto, che ha una protagonista che vive la sua vita. L'ho fatto pubblicare perchè piaceva e mi sarebbe piaciuto che più gente potesse leggerlo.

"L'uomo si è complicato le cose con la sua voglia di assoluto in ogni campo e in ogni orizzonte." E' un'affermazione su cui vale la pena soffermarsi. Tu come la spieghi?
In quel contesto mi è venuto fuori questa frase. Spesso l'essere umano è portato a complicarsi la vita, è nel suo DNA.

Nell'opera vengono narrati di episodi un pò fuori dal comune, che  hanno a che fare con argomenti attuali. Perchè hai scelto di trattare temi così delicati?
Perchè Perla, che è la protagonista, fa questo viaggio nella realtà di quello che è la scrittura, però stiamo anche parlando di un sogno, ed un sogno è una modificazione di quello che è la realtà. Può darsi che tutto quello che Perla vive sia un sogno.

Cosa vorresti che rimanesse nelle persone dopo averlo letto?
Mi piacerebbe che qualcuno mi dicesse: "Uà Frà è un bel romanzo!". Non c'è bisogno necessariamente che ti lasci qualcosa, può lasciare dentro anche la sensazione che sia stato scritto bene.

Come ha accolto Roccaromana la tua prima opera pubblicata?
Grazie Roccaromana.

Hai altri progetti letterari per il futuro?
Si, tanti, ad esempio la ripubblicazione di favole per bambini.

Antonio Marcello