Manca poco più di un mese ai referendum di giugno ma sono ancora molte le persone che non ne sono a conoscenza o che non sanno precisamente su cosa si basano i referendum. C'è un abisso poiché su internet ne parlano tutti mentre la Rai censura e i 'media tradizionali' tacciono. Inoltre il governo boicotta e le cricche gioiscono al solo pensiero di poterci far pagare un bene come l'acqua o di poter costruire tante belle centrali nucleari in giro per l'Italia. In tutto questo Berlusconi non sta nella pelle pregustando la possibilità che non si raggiunga il quorum sul quesito che più lo preoccupa, quello sul legittimo impedimento, e mettendo per questa via la parola fine al principio di uguaglianza davanti alla legge.
Il messaggio che lancio anche io è semplicemente quello di trasmettere una giusta preoccupazione, quella che il referendum venga affossato dalla censura poiché, come tutti sapete, se non vanno a votare il 50% più uno degli elettori, il referendum non sarà considerato valido. Per questo dobbiamo informare tutti, in qualsiasi modo: col passaparola e soprattutto su internet (blog e social network).Un'altra iniziativa che tutti noi possiamo portare avanti, semplicissima ma molto significativa per informare che ci sono i referendum a giugno è quella degli sms. Ad esempio ciascuno di noi può inviare 2-3 sms a persone a noi vicine (parenti, amici, colleghi) con questo testo: "Il 12-13 giugno non prendere impegni, si vota il referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento, inoltra a 3 amici". Ci costa qualche centesimo ma lo riguadagneremo in salute e in diritti.
Andrea De Luca
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