Finite le feste ognuno ritorna al proprio
lavoro e alla propria routine e, come tutti, anche i nostri politici, che, a
quanto pare, hanno il potere di decidere della sorte di noi comuni mortali,
riprendono i loro impegni.
Prima di esporvi il mio pensiero, consentitemi
di aprire una piccola parentesi.
Alcuni giorni fa, sul noto magazine locale Paese News, ho letto che tra i primi atti del 2014 il sindaco di Pietravairano, Francesco Zarone, ha riconfermato due dirigenti scelti da lui stesso durante il mandato amministrativo che tra qualche mese terminerà. Voi direte: e dov’è la novità? A mio modesto parere, la novità sta nel fatto che il Sindaco ha rinnovato CORRETTAMENTE il contratto ai due dirigenti, rispettivamente dell’Ufficio Tecnico e della Polizia Municipale, per soli 5 mesi: esattamente il lasso di tempo che va da gennaio alla fine del mandato, in primavera, quando il comune di Pietravairano andrà alle urne per il rinnovo del Consiglio Comunale. Un gesto questo di grande galanteria politica che alcuni sindaci dovrebbero imitare…
Chiusa la parentesi, vorrei tornare alla
vicenda della vecchia Tares, prossimamente Tari (Tasi+Tari+Imu=Iuc 2014),
insomma, vorrei riprendere il tema immondizia che ha caratterizzato gli ultimi
mesi del vecchio anno. I cittadini e i
titolari di attività commerciali pietramelaresi,
infatti, si sono
visti recapitare bollette
esose per il servizio di raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti,
bollette che, in alcuni casi, hanno riportato importi del 100% più cari!!! La
vicenda ha causato un malcontento generale da parte dei contribuenti, che, tra
l’altro, non hanno neanche capito le ragioni di tale aumento, dal momento che
se informazione c’è stata, certamente non dev’essere stata delle migliori.
L'impegno nella questione di due cittadini
che, in base al loro orientamento politico sono visti o come distruttori o come
salvatori, ha fatto sì che, oltre a mettere in discussione quello che era il
piano finanziario proposto dai nostri amministratori (si ricorda che a settembre era di 750.000 euro!), ha
dimostrato che c'erano le condizioni per poter
abbassare il suddetto piano. La stessa minoranza consiliare, per mezzo
del capogruppo Andrea de Ponte, ha creduto in questa ipotesi e, facendola sua,
con l’aiuto di altri professionisti, ha fatto in modo che nell’ambito del
famoso tavolo a "quattro", di cui due membri erano della minoranza,
mentre altri due della maggioranza consiliare, venisse ridiscusso e ridotto il suddetto
piano finanziario Tares da 750.000 a 680.000 euro circa.
Secondo il mio punto di vista quei due
cittadini sono come dei poveretti che hanno osato dare consigli alla (eccellente) classe di politici locali che attualmente ci
governa, null’altro, semplice dovere di un qualsiasi cittadino. Prossimamente i
due “poveretti”, infatti, daranno altri consigli
anche su come abbassare il piano finanziario di altri 60.000-100.000 euro minimo, (nei prossimi capitoli spiegheremo
come poter scendere facilmente sotto i 600.000 Euro).
Il presente, però, non può aspettare.
Piccoli e semplicissimi provvedimenti che realizzerebbero visibili passi in
avanti in materia ambientale andrebbero, infatti, presi da subito, anche da
domattina stesso dato il costo irrisorio. Perché, appunto, in tutti gli uffici
pubblici comunali, quali municipio, scuole, parchi, centro polivalente, la
raccolta differenziata è ancora un miraggio? Nello specifico, mi soffermo
soprattutto sulle scuole, di ogni ordine e grado, presenti sul nostro territorio,
dove, in passato (mi riferisco agli anni in cui ero rappresentante dei genitori
nel consiglio di circolo) sono stati deliberati diversi progetti, per diverse
annualità, che avevano come obbiettivo la
tutela dell’ambiente e la divulgazione della
raccolta differenziata. La cosa assurda è che proprio nelle scuole del nostro
Comune, dove sono “nati” i progetti di cui sopra, non si attua la raccolta
differenziata: insomma, dopo lo sperpero di ingenti somme per i progetti stessi,
della spazzatura delle nostre scuole viene fatta di “tutta la munnezza un
sacco”!!
Proprio qualche settimana fa ne parlavo con una maestra delle scuole elementari la quale mi diceva che, a parte i soliti problemi organizzativi, come il dare disposizioni agli operatori che puliscono le scuole, c’è anche un problema economico per l'acquisto dei contenitori. Mi sono fatto subito un calcolo approssimativo e, partendo dal presupposto che ci siano cinquanta, ma anche sessanta, tra classi e uffici nelle nostre scuole, l'investimento per l'acquisto dei cesti sarebbe pari ad una cifra che si aggirerebbe intorno ai 300 euro. Poca cosa rispetto all'investimento economico fatto per tutti i progetti approvati e portati avanti negli anni scorsi!
Proprio qualche settimana fa ne parlavo con una maestra delle scuole elementari la quale mi diceva che, a parte i soliti problemi organizzativi, come il dare disposizioni agli operatori che puliscono le scuole, c’è anche un problema economico per l'acquisto dei contenitori. Mi sono fatto subito un calcolo approssimativo e, partendo dal presupposto che ci siano cinquanta, ma anche sessanta, tra classi e uffici nelle nostre scuole, l'investimento per l'acquisto dei cesti sarebbe pari ad una cifra che si aggirerebbe intorno ai 300 euro. Poca cosa rispetto all'investimento economico fatto per tutti i progetti approvati e portati avanti negli anni scorsi!
Non entro nel merito di chi siano le colpe,
ma voglio ricordare ai cittadini pietramelaresi che, se vogliono la riduzione
della tasse sui rifiuti, devono necessariamente esigere che in ogni ufficio,
spazio pubblico e privato si faccia una
seria raccolta differenziata. Non si può più accettare il comportamento di molti cittadini che, dopo
diversi anni in cui il servizio si è ormai quasi stabilizzato, continuano a
comportarsi in modo indegno. Aspetti di questa consuetudine si evidenziano in
modo palese in alcuni punti strategici
del paese sotto gli occhi di tutti e spesso sul nostro blog de Il Sassolino
sono state pubblicate varie fotografie a testimonianza di ciò che scrivo...
Inoltre vorrei porre l’accento su un altro
fatto che mi ha sorpreso e lasciato perplesso: come si può raccogliere l'immondizia
sul Paese Alto solo due volte alla settimana (martedì e venerdì per essere
precisi), come sta accadendo in questi giorni?
Infine, come non evidenziare la situazione
delle attività commerciali, le più colpite da questa tassa, le quali non possono
esimersi dal dare il proprio contributo pur applicando una corretta
differenziazione dei rifiuti. Una seria ed attenta amministrazione avrebbe organizzato
un calendario o dato disposizioni straordinarie per le feste natalizie, cosa
che non è avvenuta dal momento che il multimateriale è stato per due
settimane senza essere raccolto (sia Natale che il Capodanno sono capitati di
mercoledì!).
Invitiamo a cercare e leggere i capitoli precedenti.
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