mercoledì 21 marzo 2012

STABILIMENTO SIDERURGICO A IMPATTO AMBIENTALE ZERO

Questo il titolo dato al convegno di fine mese scorso organizzato dal gruppo Ragosta in cui hanno cercato di spiegare il progetto dell’impianto siderurgico di secondo livello a Riardo e su come loro potrebbero coniugare Industria – Lavoro – Rispetto per l’Ambiente.
Da subito hanno cercato di tranquillizzare i presenti al convegno, alquanto di parte, sul fatto che “Con le tecnologie odierne è possibile realizzare mini – acciaierie molto efficienti, con impatto ambientale zero, nell’ottica di un pieno sviluppo sostenibile”.
Molteplici i punti spiegati in modo più dettaglaito dal d.g. della Ferracciai Ing. Mascolo.
Acqua. Secondo quanto spiegato, l’acqua non viene coinvolta nel processo produttivo in quanto servirà solo a raffreddare gli impianti e fluirà in un circuito chiuso. L’acqua a cui si fa riferimento è la stessa che verrà prelevata da due pozzi artesiani (uno di scorta all’altro) i quali assicureranno una portata di circa 35 l/s cadauno. Secondo alcune interpretazioni questa postilla dell’ ”uno di scorta all’altro” nel progetto presentato non è citato, quindi si è pensato da subito ad una portata necessaria di 70 l/s per l’impianto. Tale voce poi è stata smentita, e da 35 si è passati, attraverso varie rettifiche, alla necessità di poco meno di 5 l/s d’acqua necessari. Le acque reflue sarebbero solo le acque meteoriche di dilavamento dei pazziali e ad usi domestici.
Questione Ferrarelle. Hanno tenuto a precisare che il sito dove sarà ubicato l’impianto è ben al di fuori della zona di salvaguardia della Ferrarelle. Per maggiori info, e per sentire l’altra campana, visitate il nostro blog e ascoltate l’intervista al dott. Vittorio Paolucci, geologo della Ferrarelle, intervista gentilmente rilasciataci alcuni giorni fa.
Aria: L’Ing. Mascolo ha spiegato che l’impianto di Riardo sarà un forno ad arco elettrico, una tecnologia “basata sul principio del riutilizzo dei materiali ferrosi”. In questo forno si sprigionerà il calore che fonderà dei rottami ferrosi che varranno utilizzate per la realizzazione di billette d’acciaio. Ora, a prescindere dal fatto che non vi è un limite massimo stabilito per norma, le emissioni di polveri (D.M. 152) sarà <5mg/Nm3, mentre in merito alla diossina i valori dichiarati saranno <0,1ng/Nm3.
L’Ing. poi si è dilungato sul processo di abbattimento dei fumi, dell’impianto di depolverazione, di altri esempi di impianti siderurgici nelle vicinanze di centri abitati e altre realtà industriali come la Boario (esempio messo molto in discussione), sul rischio radioattività dei materiali usati nell’impianto, dei benefici per la comunità. Si è poi dilungato sul problema traffico, rumori, suolo, sottosuolo ecc. ecc.
Infine il Lavoro. “Lo stabilimento porterà in beneficio alla comunità ben 400 posti di lavoro diretti, tra operai, tecnici e impiegati”. “Attorno allo stabilimento sorgeranno numerose attività legate all’indotto, come le attività logistiche, ristorative, manutentive e tanto altro, che porteranno a 1000 i posti di lavoro generati dallo stabilimento”.

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