mercoledì 21 marzo 2012

IL TEATRO DEGLI ORRORI


Salve ancora sassolini e benvenuti a questo appuntamento con la musica .Dopo questo rapido saluto mi accingo a recensire l’ultimo album di una delle maggiori band in voga nell’alternative italiano .
Si tratta de “Il Mondo Nuovo” licenziato dall’etichetta indipendente La Tempesta Dischi per Il Teatro Degli Orrori . Il Teatro Degli Orrori nasce intorno al 2005 in una , come scrive il gruppo nel bio del loro sito , sconquassata sala prove in Via dell' Elettricità, a Marghera , dalle ceneri dei One Dimentional Man . Pierpaolo Capovilla, Gionata Mirai, e Francesco -Franz- Valente dopo varie prove da trio decidono di aggiungere come bassista Giulio Ragno Favero . Così il 6 Aprile 2007 esce il loro primo disco intitolato “Dell' Impero delle Tenebre” partecipando all’Heineken Jammin’ Festival come spalla dei Linea 77 . Il successo è imminente e vengono subito ben accettati dalla critica .
L’uso dell’italiano narrativo mescolato ad una poetica mista di ironia e maledizione è la novità musicale dell’anno. Capovilla stesso si esibisce con una teatralità commovente unita ad una rabbia rivoluzionaria che scuota le menti degli ascoltatori . I testi sono forti e dipingono una visione dell’Italia e del mondo da cambiare .
Delineano le ingiustizie da combattere , con molti cenni alla cronaca quotidiana . Dopo un tour snervante Il Teatro si ritrova a distanza di due anni dal primo album a lavorare per il secondo Lp . “A Sangue Freddo” ,è questo il titolo ed è una chimera , un piccolo gioiellino della nuova musica italiana . Non solo è ben accetto dalla critica ma investe consensi in un più vasto pubblico . Meno grezzo più sperimentale sforna singoli più melodici come l’omonima  A Sangue Freddo . La canzone è un esplicito riferimento al poeta nigeriano Ken Saro-Wiwa mandato all’impiccagione nel 1995 per la sua attività di protesta contro le multinazionali del petrolio . E non si può ottenebrare la canzone Majakovskij, in riferimento al poeta Vladimir Vladimirovič Majakovskij , in cui si delinea lo spiccato senso per la cultura di Pierpaolo Capovilla . Dopo il vasto successo ,tra la fine del 2009 e l’esordio del 2010 ,che ha visto la realizzazione di più di una dozzina di concerti fantastici Favero lascia il gruppo e viene sostituito da Tommaso Mantelli , al basso, e Nicola Manzan , al violino e alle tastiere . Inizia un periodo pazzo. Si nota una massiccia affluenza ai concerti tanto che in alcuni piccoli Club si è costretti a fare 2 date .Intanto Favero si riavvicina e la conseguente esclusione dei nuovi arrivati fa discutere il web. Ma s’instaura un alchimia tra il leader Pierpaolo Capovilla e Ragno Favero  . Questa porterà al progetto solista di Capovilla , “Eresia” , con sottofondi musicali curati da Favero ed altri musicisti , in cui vi è un catartico reading in due atti del poeta Majakovskij . In questo periodo si verifica una pausa in cui anche Gionata scrive e registra il suo progetto solista “Allusioni” . Successivamente la band si ritira a Lari , un borgo medioevale ,per evadere dal caos metropolitano e concentrarsi sul loro terzo album .
“Il Mondo Nuovo” è l’ultimo lavoro de Il Teatro Degli Orrori . Contiene circa 70 minuti di musica distribuiti in 16 tracce . Il titolo è ispirato al romanzo distopico di Aldous Huxley Brand New World . I riferimenti all’arte sono molteplici , anche il nome stesso del gruppo è ispirato al teatro delle crudeltà di Antonin Artaud  . Anche se più che alla crudeltà sono ispirati all’emozione che un’opera teatrale può mostrare avvicinandosi all’empatia della realtà . L’album esce il 31 gennaio 2012 è un concept album sull’immigrazione, sedici storie in cui troviamo fatti realmente accaduti come in Ion , la storia di Ion Cazacu, operaio rumeno ucciso nel 2000 a Varese , bruciato vivo dal proprio datore di lavoro e numerose collaborazioni come Caparezza in Cuore D’Oceano . Capovilla in un’intervista afferma che questo è l’album più commerciale , ma c’è da sottolineare che non si sofferma ad una melodica smielata e con testi più decisi si riconferma un’altra bella sorpresa da parte della band veneta . Forse la canzone migliore è Stati Uniti D’Africa che unisce un testo curato ed un basso potente alle sonorità tipiche africane .
Oggi vi propongo l’ultimo singolo , invece , Io Cerco Te . Andrea Appino (degli Zen Circus) e la videomaker Annapaola Martin, oltre a partecipare al brano rispettivamente con chitarra e voce,  appaiono durante il video.  L’album, come il singolo estratto ,sono usciti da poco quindi ancora non sappiamo come reagirà il pubblico . Questa è Io Cerco Te , e lascio a voi quest’arduo compito…

1 commento:

Francesco Ruzzo ha detto...

Roma Capitale
sei ripugnante
non ti sopporto più.

Tre versi più poetici, coatti e significativi di questi, del mnomento, non esistono.