venerdì 30 marzo 2012
IL SASSOLINO NELLA SCARPA? NO... IL SASSOLINO IN TESTA!
Pezzi di muri che cadono dal cielo e che la mattina gli abitanti del circondario si trovano lungo la via a dover spazzare.
Pezzi che cadono da qui, tetto di un'abitazione già nei mesi scorsi al centro di una nostra iniziativa e di varie segnalazioni degli abitanti:
Retro dell'abitazione in questione:
Anche da qui piovono tegole:
mercoledì 28 marzo 2012
ASPETTANDO LA LUCE
L'Azione Cattolica di Pietramelara organizza per giorno 30.03.2012 l'evento "Aspettando la Luce"; si partirà da Piazza San Rocco alle ore 21.00 e il percorso si snoderà per le vie del borgo medievale. Sarà un momento in cui i giovani dell'AC e l'intera comunità locale potranno riflettere sulla vita di Gesù, dalla nascita alla risurrezione, attraverso canti, video e riflessioni. Accompagneranno l'evento i parroci locali.
lunedì 26 marzo 2012
giovedì 22 marzo 2012
IL SASSOLINO NELLA SCARPA (MARZO): RAGOSTA?
Ragosta? Ora a Riardo (e non solo) qualcuno dovrà fare il passo del GAMBERO!!
P.S: nella foto la reazione del gambero Sebastian (La Sirenetta) alla notizia dei Ragosta in carcere
P.S: nella foto la reazione del gambero Sebastian (La Sirenetta) alla notizia dei Ragosta in carcere
mercoledì 21 marzo 2012
STABILIMENTO SIDERURGICO A IMPATTO AMBIENTALE ZERO
Questo il titolo dato al convegno di fine mese scorso organizzato dal gruppo Ragosta in cui hanno cercato di spiegare il progetto dell’impianto siderurgico di secondo livello a Riardo e su come loro potrebbero coniugare Industria – Lavoro – Rispetto per l’Ambiente.
Da subito hanno cercato di tranquillizzare i presenti al convegno, alquanto di parte, sul fatto che “Con le tecnologie odierne è possibile realizzare mini – acciaierie molto efficienti, con impatto ambientale zero, nell’ottica di un pieno sviluppo sostenibile”.
Molteplici i punti spiegati in modo più dettaglaito dal d.g. della Ferracciai Ing. Mascolo.
Acqua. Secondo quanto spiegato, l’acqua non viene coinvolta nel processo produttivo in quanto servirà solo a raffreddare gli impianti e fluirà in un circuito chiuso. L’acqua a cui si fa riferimento è la stessa che verrà prelevata da due pozzi artesiani (uno di scorta all’altro) i quali assicureranno una portata di circa 35 l/s cadauno. Secondo alcune interpretazioni questa postilla dell’ ”uno di scorta all’altro” nel progetto presentato non è citato, quindi si è pensato da subito ad una portata necessaria di 70 l/s per l’impianto. Tale voce poi è stata smentita, e da 35 si è passati, attraverso varie rettifiche, alla necessità di poco meno di 5 l/s d’acqua necessari. Le acque reflue sarebbero solo le acque meteoriche di dilavamento dei pazziali e ad usi domestici.
Questione Ferrarelle. Hanno tenuto a precisare che il sito dove sarà ubicato l’impianto è ben al di fuori della zona di salvaguardia della Ferrarelle. Per maggiori info, e per sentire l’altra campana, visitate il nostro blog e ascoltate l’intervista al dott. Vittorio Paolucci, geologo della Ferrarelle, intervista gentilmente rilasciataci alcuni giorni fa.
Aria: L’Ing. Mascolo ha spiegato che l’impianto di Riardo sarà un forno ad arco elettrico, una tecnologia “basata sul principio del riutilizzo dei materiali ferrosi”. In questo forno si sprigionerà il calore che fonderà dei rottami ferrosi che varranno utilizzate per la realizzazione di billette d’acciaio. Ora, a prescindere dal fatto che non vi è un limite massimo stabilito per norma, le emissioni di polveri (D.M. 152) sarà <5mg/Nm3, mentre in merito alla diossina i valori dichiarati saranno <0,1ng/Nm3.
L’Ing. poi si è dilungato sul processo di abbattimento dei fumi, dell’impianto di depolverazione, di altri esempi di impianti siderurgici nelle vicinanze di centri abitati e altre realtà industriali come la Boario (esempio messo molto in discussione), sul rischio radioattività dei materiali usati nell’impianto, dei benefici per la comunità. Si è poi dilungato sul problema traffico, rumori, suolo, sottosuolo ecc. ecc.
Infine il Lavoro. “Lo stabilimento porterà in beneficio alla comunità ben 400 posti di lavoro diretti, tra operai, tecnici e impiegati”. “Attorno allo stabilimento sorgeranno numerose attività legate all’indotto, come le attività logistiche, ristorative, manutentive e tanto altro, che porteranno a 1000 i posti di lavoro generati dallo stabilimento”.
EDITORIALE SASSOLINO NUMERO 20
Ben ritrovati cari lettori. Il numero di marzo darà particolare rilievo il tema fonderia a Riardo. Per chi ancora non ne è a conoscenza, si vuole tentare di costruire un impianto siderurgico di 2° livello a Riardo. Il terreno scelto per l'impianto appartiene alla zona Asi del comune di Riardo, nei pressi di via Varre, la stradina che collega Pietramelara a Riardo (dietro 'Monticello' per intenderci n.d.r.), a poche centinaia di metri sia dal limite della falda acquifera della Ferrarelle, sia dalla zona ASI e territoriale di Pietramelara. Il circolo del Sassolino era presente, in data 28/02, al convegno organizzato dall'impresa Ragosta Steel per la presentazione del loro progetto, che al momento è al vaglio della Regione che ha il compito di eseguire una valutazione di impatto ambientale. Erano presenti i maggiori responsabili del progetto, ovvero il D.g. Ing. Mascolo, il direttore delle risorse umane, i diversi ingegneri ed architetti addetti al progetto.
Alla fine di questa presentazione, è iniziata una fase di dibattito, con molti interventi da parte del pubblico presenti, soprattutto in materia ambientale, ma ogni risposta in merito è stata rimessa alla valutazione regionale tramite il V.I.A.; non hanno voluto quindi esporsi per eventuali inquinamento da mezzi pesanti, sfruttamento eccessivo del suolo ed altre preoccupazioni esposte dalla folla presente e da un geologo del gruppo Ferrarelle.
Sul tema vi segnalo essenzialmente due cose: la prima è che sul blog de Il Sassolino abbiamo aperto, dall'inizio di marzo, una pagina dedicata esclusivamente all'impianto siderurgico di Riardo, con articoli, interviste e video allo scopo di fornire un servizio di approfondimento e di informazione sull'impianto. Basta andare sul nostro blog e cliccare sul banner apposito oppure collegarsi a questo link: http://ilsassolinosiderurgiariardo.blogspot.it/. La seconda è che è stato istituito, da qualche settimana, un comitato NO fonderia, formato da semplici persone accomunate dal rispetto per l'ambiente e dalla tutela della salute. Il comitato NO fonderia ha già raccolto nell'ultimo periodo centinaia e centinaia di firme e continuerà a farlo.
IL SASSOLINO DELLA CULTURA 3/2012 - VINCENZO GALLOPPI
Questo mese nella nostra rubrica tratteremo brevemente la figura del pittore Vincenzo Galloppi, il quale operò anche a Roccaromana, Statigliano e Pietramelara.
Nato a Napoli nel 1849, visse una lunga vita morendo a 93 anni il 12 gennaio 1942, in una Napoli devastata dai bombardamenti della guerra. Notevole fu la sua carriera artistica; imparò a leggere e a scrivere da un prete e, avendo manifestato fin da bambino la sua abilità per il disegno, fu indirizzato all'arte da suo nonno paterno Andrea, pittore napoletano tardo settecentesco. Durante la gioventù, ebbero una certa importanza, nella sua formazione, Caravaggio con il suo luminismo, lo Spagnoletto (grande pittore spagnolo del Barocco, che operò molto nel Meridione) con la sua potenza veristica e il suo compaesano Francesco Solimena con i suoi affreschi, stimolandolo allo studio della prospettiva e dell'architettura, sotto la guida del suo primo maestro Ignazio Perricci. L' attività del Galloppi, principalmente riguardante l' ambito religioso, si svolse in numerose chiese del Sud, tra cui Napoli, Taranto, Scafati, Solofra, Secondigliano ecc..., rappresentando per la maggior parte vicende legate ai santi protettori locali e alla vita di Gesù. Oltre all'arte sacra, ebbe delle collaborazioni con Eduardo Scarpetta, per il quale ideò diverse scene per il suo teatro, ma la sua carriera raggiunse il culmine quando fu chiamato dall'Imperatrice Elisabetta d'Austria per la realizzazione di alcuni lavori all'interno della Villa Achilleion a Corfù, in Grecia. Qui eseguì dipinti e disegnò progetti di decorazione sia per l'interno sia per i giardini della residenza estiva imperiale. Stimato da molti, adulato da alcuni per ottenere gratis il proprio lavoro, donatore di disegni quando qualche amico in difficoltà si rivolgeva a lui, nonostante vivesse in maniera agiata grazie ai lauti pagamenti dei committenti, si dice che durante i suoi lavori era solito mangiare un tozzo di pane con delle olive, ad indicare il suo stile di vita particolarmente parsimonioso. "Pittore dalla gagliarda e arguta vecchiezza operosa", scrisse di lui il giornalista e critico Mario Stefanile, continuò a lavorare fino agli ultimi giorni di vita. Ha realizzato "San Cataldo che salva un gruppo di pescatori durante una tempesta in mare" per la Chiesa San Cataldo di Roccaromana (1910), il "Sacrificio di Santa Margherita" per la Chiesa Santa Margherita di Statigliano, ha affrescato le cappelle laterali, le parti dell'abside e la cupola per la Chiesa San Rocco di Pietramelara.
IL SASSOLINO DELLA REGINA 3/2012
Cari sassolini vorrei prima di tutto ringraziare tutti Voi per l’affettuosa solidarietà pervenutami, in vario modo, per l’increscioso episodio di violenza del quale mio malgrado sono stato coinvolto. Grazie di cuore! Purtroppo nella vita chi fa del bene non deve certo aspettarsi delle prebende particolari ma neppure dei cazzotti……! Ripartiamo dunque per questa nuova avventura della nostra rubrica, nella speranza di continuare ancora a lungo!
Corrotti, lussuriosi, crudeli, violenti, blasfemi, ecc.ecc., nel corso dei secoli sono stati sprecati molti aggettivi per descrivere una delle famiglie più discusse della storia: i Borgia o Borja. Spagnoli, originari della regione valenzana, trassero la loro fortuna grazie ad Alonso. Il giovane, sveglio ed intelligente, venne fatto studiare grazie ai favori di un padre domenicano che aveva intuito le doti del ragazzo. I suoi studi giuridici lo posero in evidenza alla corte aragonese dominata da intrighi e negli ambienti religiosi in quanto, nei primi anni del XV secolo, l’Europa cristiana era lacerata dallo Scisma tra il Papa di Roma e quello di Avignone.
Alonso seppe conquistarsi la fiducia della Corona d’Aragona e quella del Pontefice d’Avignone: Benedetto XIII, anche lui spagnolo. Nominato vescovo di Valenza, il Borgia appoggiò le rivendicazioni di Alfonso V d’Aragona sul trono di Napoli contro la monarchia angioina. Cardinale e diventato ago della bilancia in vari conclavi, nel 1455 alla morte di Niccolò V, venne eletto al Soglio Pontificio con il nome di Callisto III a 77 anni, elezione di compromesso tra le varie famiglie romane che all’epoca si alternavano sul trono di San Pietro. Immediatamente a Roma arrivarono i tanti nipoti del nuovo Papa, figli delle sue sorelle, tra i quali si distinse subito il giovane Rodrigo. Corse subito voce che l’aitante giovanotto fosse in realtà figlio e non nipote del Papa, ma non dobbiamo scandalizzarci più di tanto, in quanto in questi secoli il Vicario di Cristo non era solo il capo della Chiesa Romana, ma soprattutto un vero e proprio sovrano indipendente, al pari degli altri reali europei. Rodrigo intraprese i suoi studi giuridici presso l’università di Bologna e a soli 25 anni venne eletto Cardinale.
Da anni aveva una relazione con tale Vannozza Cattanei la quale gli aveva dato 4 figli, ma non fu la sola, famosa fu un’altra sua amante: Giulia Farnese, una delle donne più belle del tempo. Diventato potentissimo grazie a cariche e ricchezza, alla morte dello zio Papa, rivaleggiò con l’acerrimo nemico cardinal Giuliano della Rovere nel conclave che portò all’elezione di Innocenzo VIII Cybo. Ma i suoi nemici nulla poterono alla morte di questi, nel 1492, quando il Borgia riuscì, corrompendo i più influenti membri del Sacro Collegio e l’appoggio degli Orsini, dei Colonna e del cardinal Ascanio Sforza, a farsi eleggere col nome di Alessandro VI.
Fu l’apoteosi per tutta la famiglia! Senza scrupoli, fede e morali, tuttavia come abbiamo accennato l’epoca era quella. Papa Borgia fu un grande mecenate ed abile politico, protesse gli Ebrei, favorendo la diffusione della pratica del Rosario tra la popolazione, ecc., insomma dopo secoli di “leggenda nera” gli storici hanno rivalutato in parte la sua figura. Ed i suoi famosi figli? Partiamo da Cesare, il suo “pupillo”. Avviato alla carriera ecclesiale, la abbandonò per il mestiere delle armi, diventando Gonfaloniere di Santa Romana Chiesa con il preciso compito di assoggettare i tanti conti, marchesi e duchi dell’Italia Centrale che nel corso degli anni, contando sulla debolezza del potere temporale, si erano resi indipendenti dal Papato. Duca delle Romagne, Cesare, il famoso “Valentino”, indicato dal Machiavelli come esempio di “Principe”, con l’astuzia e la violenza riuscì nel suo intento in pochi anni, creandosi una vera e propria Signoria, ma la morte del padre Pontefice nel 1503 ne vanificò gli sforzi, trovando la morte combattendo per il cognato in uno sconosciuto villaggio della Navarra. La sorella Lucrezia, famosissima, protagonista di poemi e romanzi, accusata di incesto col padre e con i fratelli, fu semplicemente una vittima delle lotte politiche ed infelice moglie. Dopo le sfortunate nozze con Giovanni Sforza ed Alfonso d’Aragona, trovò la serenità coniugale e di madre con il terzo marito, Alfonso I d’Este duca di Ferrara, morendo ancora giovane. I discendenti di questa grande famiglia regnano ancora in Europa…. Per chi volesse approfondire l’argomento, tra i tanti, consigliamo per la sua economicità: “La saga dei Borgia di Antonio Spinosa – Oscar Mondadori – Eur 10,50”.
IL TEATRO DEGLI ORRORI
Salve ancora sassolini e benvenuti a questo appuntamento con la musica .Dopo questo rapido saluto mi accingo a recensire l’ultimo album di una delle maggiori band in voga nell’alternative italiano .
Si tratta de “Il Mondo Nuovo” licenziato dall’etichetta indipendente La Tempesta Dischi per Il Teatro Degli Orrori . Il Teatro Degli Orrori nasce intorno al 2005 in una , come scrive il gruppo nel bio del loro sito , sconquassata sala prove in Via dell' Elettricità, a Marghera , dalle ceneri dei One Dimentional Man . Pierpaolo Capovilla, Gionata Mirai, e Francesco -Franz- Valente dopo varie prove da trio decidono di aggiungere come bassista Giulio Ragno Favero . Così il 6 Aprile 2007 esce il loro primo disco intitolato “Dell' Impero delle Tenebre” partecipando all’Heineken Jammin’ Festival come spalla dei Linea 77 . Il successo è imminente e vengono subito ben accettati dalla critica .
L’uso dell’italiano narrativo mescolato ad una poetica mista di ironia e maledizione è la novità musicale dell’anno. Capovilla stesso si esibisce con una teatralità commovente unita ad una rabbia rivoluzionaria che scuota le menti degli ascoltatori . I testi sono forti e dipingono una visione dell’Italia e del mondo da cambiare .
Delineano le ingiustizie da combattere , con molti cenni alla cronaca quotidiana . Dopo un tour snervante Il Teatro si ritrova a distanza di due anni dal primo album a lavorare per il secondo Lp . “A Sangue Freddo” ,è questo il titolo ed è una chimera , un piccolo gioiellino della nuova musica italiana . Non solo è ben accetto dalla critica ma investe consensi in un più vasto pubblico . Meno grezzo più sperimentale sforna singoli più melodici come l’omonima A Sangue Freddo . La canzone è un esplicito riferimento al poeta nigeriano Ken Saro-Wiwa mandato all’impiccagione nel 1995 per la sua attività di protesta contro le multinazionali del petrolio . E non si può ottenebrare la canzone Majakovskij, in riferimento al poeta Vladimir Vladimirovič Majakovskij , in cui si delinea lo spiccato senso per la cultura di Pierpaolo Capovilla . Dopo il vasto successo ,tra la fine del 2009 e l’esordio del 2010 ,che ha visto la realizzazione di più di una dozzina di concerti fantastici Favero lascia il gruppo e viene sostituito da Tommaso Mantelli , al basso, e Nicola Manzan , al violino e alle tastiere . Inizia un periodo pazzo. Si nota una massiccia affluenza ai concerti tanto che in alcuni piccoli Club si è costretti a fare 2 date .Intanto Favero si riavvicina e la conseguente esclusione dei nuovi arrivati fa discutere il web. Ma s’instaura un alchimia tra il leader Pierpaolo Capovilla e Ragno Favero . Questa porterà al progetto solista di Capovilla , “Eresia” , con sottofondi musicali curati da Favero ed altri musicisti , in cui vi è un catartico reading in due atti del poeta Majakovskij . In questo periodo si verifica una pausa in cui anche Gionata scrive e registra il suo progetto solista “Allusioni” . Successivamente la band si ritira a Lari , un borgo medioevale ,per evadere dal caos metropolitano e concentrarsi sul loro terzo album .
“Il Mondo Nuovo” è l’ultimo lavoro de Il Teatro Degli Orrori . Contiene circa 70 minuti di musica distribuiti in 16 tracce . Il titolo è ispirato al romanzo distopico di Aldous Huxley Brand New World . I riferimenti all’arte sono molteplici , anche il nome stesso del gruppo è ispirato al teatro delle crudeltà di Antonin Artaud . Anche se più che alla crudeltà sono ispirati all’emozione che un’opera teatrale può mostrare avvicinandosi all’empatia della realtà . L’album esce il 31 gennaio 2012 è un concept album sull’immigrazione, sedici storie in cui troviamo fatti realmente accaduti come in Ion , la storia di Ion Cazacu, operaio rumeno ucciso nel 2000 a Varese , bruciato vivo dal proprio datore di lavoro e numerose collaborazioni come Caparezza in Cuore D’Oceano . Capovilla in un’intervista afferma che questo è l’album più commerciale , ma c’è da sottolineare che non si sofferma ad una melodica smielata e con testi più decisi si riconferma un’altra bella sorpresa da parte della band veneta . Forse la canzone migliore è Stati Uniti D’Africa che unisce un testo curato ed un basso potente alle sonorità tipiche africane .
Oggi vi propongo l’ultimo singolo , invece , Io Cerco Te . Andrea Appino (degli Zen Circus) e la videomaker Annapaola Martin, oltre a partecipare al brano rispettivamente con chitarra e voce, appaiono durante il video. L’album, come il singolo estratto ,sono usciti da poco quindi ancora non sappiamo come reagirà il pubblico . Questa è Io Cerco Te , e lascio a voi quest’arduo compito…
lunedì 19 marzo 2012
RAGOSTA RAGOSTA RAGOSTA... MA NON LI ABBIAMO GIA' SENTITI?
22 le persone finite in carcere, tra queste:
- Franco Ambrosio, quale membro con funzioni dirigenti del clan Fabbrocino, già in carcere a Milano;
- Fedele Ragosta, imprenditore;
- Anna Maria Iovino, coniuge di Fedele Ragosta;
- Giovanni Ragosta, imprenditore;
- Carmela Vanacore, moglie di Ragosta Giovanni;
- Francesco Ragosta, imprenditore;
- Giovanni Autiero, dipendente/collaboratore di Ragosta Fedele;
- Concetta Adiletta, moglie di Francesco Ragosta;
- Santina Ranieri, madre dei fratelli Ragosta;
15 le persone colpite da divieto di dimora nel Comune di Napoli.
Insomma, una sessantina di persone, ma tra questi nomi non spicca nessun cognome a noi noto?
Le accuse vanno dal concorso esterno in associazione camorristica al riciclaggio, dalla corruzione in atti giudiziari al falso. Tra i detinatari di tutti questi provvedimenti giudiziari anche una quindicina di giudici tributari, un professore universitario, decine di prestanome del gruppo Ragosta, consulenti, commercialisti.
L'intera operazione è stata portata avanti dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nell'ambito di un'inchiesta sugli "affari" di esponenti di rilievo del clan camorristico Fabbrocino.
Sequestrati, inoltre, quote societarie, titoli azionari, fabbricati, conti correnti, terreni ed automobili per un valore di un miliardo di euro.
E ora ricordiamo un pò quali sono le attività di questo gruppo Ragosta. Il Gruppo è diviso in quattro settori: Ragosta Steel, Ragosta Real Estate, Ragosta Hotel e Ragosta Food. Alla prima "Ragosta" fa riferimento tutto il settore dell'acciaio, alla seconda e alla terza tutto il settore servizi, turismo, relax ecc.ecc. (alberghi a Taormina e Vietri); alla quarta fa riferimento il settore dei famosi prodotti dolciari de "I Lazzaroni" (già al centro di altre vicende giudiziarie).
Secondo le indagini, per le acquisizioni di imprese, l’holding avrebbe usato il denaro del clan Fabbrocino...
E allora, in tutto ciò, vi ricorda qualcosa questo Gruppo Ragosta?
RICORDIAMO DON PEPPE DIANA
Sono trascorsi 18 anni dall'uccisione di don Peppe Diana, il parroco assassinato per mano della camorra. Era il 19 marzo del 1994. Don Peppe aveva deciso di rimanere a Casal di Principe, dove portava avanti una lotta ai clan fatta di emancipazione culturale e risveglio delle coscienze. Gli spararono in faccia. Fu la camorra a ucciderlo. Sognava una Casal di Principe non più in ginocchio davanti alla camorra, in un posto dove anche certi sogni sono proibiti.
'Per amore del mio popolo non tacerò' (don Peppe Diana)
'Per amore del mio popolo non tacerò' (don Peppe Diana)
sabato 17 marzo 2012
sabato 10 marzo 2012
S.O.S. RECUPERO SCIAMI
Come in tutte le realtà cittadine, durante la stagione della fioritura, nel centro cittadino si creano degli alveari improvvisi, sia sugli alberi o sui cornicioni delle abitazioni con un movimento di sciami d’api che creano panico ai passanti e alla popolazione.
Questi sciami di api che si creano occasionalmente nei centri abitati, anche se possono creare il panico nella popolazione non possono essere distrutti con mezzi di fortuna o con iniziative private.
Per questo considerato che il recupero di detti sciami deve essere affidato a personale qualificato appartenente ad aziende riconosciute come “apistiche” molti comuni hanno già sottoscritto specifiche convenzioni con le associazioni . La legge legge 313/2004 riconosce l'apicoltura come attività di interesse nazionale utile per la conservazione dell'ambiente naturale, dell'ecosistema e dell'agricoltura in generale ed è finalizzata a garantire l'impollinazione naturale e la biodiversità di specie apistiche, con particolare riferimento alla salvaguardia della razzaldi ape italiana (Apis mellifera ligustica Spinola) e delle popolazioni di api autoctone tipiche o delle zone di confine.
Tutti i Comuni e gli enti interessati possono contattare l’Associazione scrivendo a: info@apicoltoricasertani.it
Questi sciami di api che si creano occasionalmente nei centri abitati, anche se possono creare il panico nella popolazione non possono essere distrutti con mezzi di fortuna o con iniziative private.
Per questo considerato che il recupero di detti sciami deve essere affidato a personale qualificato appartenente ad aziende riconosciute come “apistiche” molti comuni hanno già sottoscritto specifiche convenzioni con le associazioni . La legge legge 313/2004 riconosce l'apicoltura come attività di interesse nazionale utile per la conservazione dell'ambiente naturale, dell'ecosistema e dell'agricoltura in generale ed è finalizzata a garantire l'impollinazione naturale e la biodiversità di specie apistiche, con particolare riferimento alla salvaguardia della razzaldi ape italiana (Apis mellifera ligustica Spinola) e delle popolazioni di api autoctone tipiche o delle zone di confine.
Tutti i Comuni e gli enti interessati possono contattare l’Associazione scrivendo a: info@apicoltoricasertani.it
martedì 6 marzo 2012
LA VAL SUSA PAURA NON NE HA!
Questo lo Slogan che da anni rimbomba nella ormai famosa Val di Susa.
Il TAV, un'opera antieconomica, che nel suo complesso durerà 40 anni e che è già in ritard di sei.
Il TAV, un'opera che dal versante francesce ancora non è stata neppure iniziata.
Il TAV, un'opera pericolosa per la salute pubblica in quanto tirerà fuori dalle montagne migliaia di tonnellate di polveri di amianto.
Il TAV, un'opera che si dice essere pagata per la maggior parte dall'europa... assolutamente no, l'europa per ora ci mette i 600 milioni per le rilevazioni, il resto è tutto da vedere.
Il TAV, un'opera già inquinata dalla mano della 'Ndrangheta in vari appalti.
Questi alcuni dei tanti motivi che il movimento dei NO TAV portano avanti dal 2005 e che vengono pubblicati ovunque, tranne che nei tg.
Come possono i nostri beneamati TECNICI al governo ignorare tutto ciò, e anzi, inasprire le politiche di repressione nella valle portate avanti dal vecchio governo Berlusconi e il suo maresciallo Maroni?
Come mai i politici piemontesi, e di tutti i partiti di governo attuale, vogliono così tanto quest'opera? Interessi? chi lo sà...
Da WIKIPEDIA
Argomenti portati dal movimento
Vi sono diverse ragioni che le contestazioni muovono contro la costruzione di una linea ad alta velocità e capacità in val di Susa:
- Il traffico sulla direttrice Torino-Lione è, per stessa ammissione dei promotori della nuova linea, in continua diminuzione, specialmente quello passante attraverso il traforo del Frejus e quindi il TAV diverrebbe sottoutilizzata.[4][5] La diminuzione del traffico non sarebbe neanche imputabile alla presenza sulla linea di lunghi tratti a binario unico, dovuti ai lavori di ampliamento eseguiti nelle gallerie, perché iniziati ben prima.[senza fonte] Gli studi ufficiali del contraente generale, Lyon Turin Ferroviaire, calcolano però una crescita esponenziale e sistematica del traffico per gli anni a venire. [6]
- I lavori di cantiere durerebbero molti anni e comporterebbero inquinamento acustico, polveri e disturbi per gli abitanti della valle.
- Le montagne valsusine, che in base ai progetti dovranno essere attraversate da gallerie dell'ordine delle decine di chilometri, avrebbero al loro interno ingenti quantità di amianto, uranio (e quindi radon) le quali, durante gli scavi ed il trasporto, potrebbero diffondersi fino alla periferia della vicina Torino a causa dei forti venti caratteristici della valle.[7][8][9]. Al contrario, dati presentati dall'ARPA-Piemonte in una conferenza stampa del 28 novembre 2005 e ulteriormente suffragati da studi geologici successivi [10], indicherebbero che il rischio radiologico per la popolazione della Val di Susa legato alla presenza di mineralizzazioni radioattive è del tutto trascurabile, e che le attività di scavo difficilmente darebbero luogo ad un significativo rischio radiologico. Inoltre, la presenza di amianto nel sottosuolo attraversato dal tracciato previsto è stata riscontrata unicamente in alcuni siti in superficie e soltanto in quantità trascurabili nei tunnel, il cui impatto sarebbe diversi ordini di grandezza inferiore a quello comunemente riscontrato nelle miniere o cave di serpentino ad alto tenore di amianto presenti o dismesse nell'area della Val di Susa[10].
- L'attuale Ferrovia del Frejus sarebbe sottoutilizzata e il suo potenziamento comporterebbe costi minori rispetto alla realizzazione di una nuova doppia linea.[11]
- Con la realizzazione del tunnel ci sarebbe il rischio di causare importanti dissesti idrici nelle zone limitrofe come è già avvenuto per il tunnel del Mugello[12]. Tale eventualità risulta speculativa se si considera che le formazioni rocciose attraversate dalle perforazioni del TAV non sono minimamente assimilabili a quelle del Mugello, né dal punto di vista strutturale né da quello idrogeologico, e che nessuno studio geologico effettuato finora in loco ha mai messo in luce una simile criticità[senza fonte].
- Secondo i sostenitori del progetto il TAV dovrebbe favorire lo spostamento su rotaia delle merci che viaggiano sui TIR contribuendo quindi a ridurre l'inquinamento. Il movimento No TAV ed alcuni studi sostengono che ciò non è affatto vero.[13] Tale spostamento inoltre potrebbe avvenire anche usando la linea esistente.[14]
- L'opera rientrerebbe all'interno delle politiche di esportazione di capitale produttivo/importazioni di merci a basso costo favorendo la delocalizzazione delle aziende in aree geografiche dove il costo del lavoro è inferiore, non solo portando all'estero posti di lavoro ma, grazie all'effetto competitivo dei salari, potrebbe portare ad una notevole diminuzione dei salari italiani ed europei.[15] [16]
Molti di questi argomenti sono stati riassunti in un documento redatto dall'associazione Pro Natura Torino nel quale vengono elencate 150 ragioni del movimento No TAV. Gran parte di questi argomenti sono trattati in uno studio della (EN)COWI A/S.[17]
venerdì 2 marzo 2012
DELITTO SAVIANO, L'ASSASSINO DAVANTI AL GIP
Dascalu Petrus Florin, il 34enne accusato dell’omicidio di Antonio Saviano, sarà ascoltato nelle prossime ore dal Gip. Successivamente potrebbe anche essere disposto il suo trasferimento dal carcere romano, dove attualmente l’uomo è rinchiuso, alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
giovedì 1 marzo 2012
SONDAGGI DI FEBBRAIO
Cari lettori, ecco a voi i risultati del sondaggio di Febbraio. La domanda a voi sottoposta era: la prossima amministrazione comunale, su quali dovrà maggiormente intervenire? premettendo che gli utenti potevano votare anche più di una opzione, ecco i dati: 59% Ordine Pubblico, 55% Pubblica Amministrazione, 25% Lavoro, 14% Ambiente.
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