A breve partirà la raccolta firme per la promozione dei tre quesiti referendari abrogativi del D.P.R. 30 Marzo 1957 n 361 e del D.lgs 20 Dicembre 1993 n 533 riguardanti l'attuale "legge elettorale". Il gruppo il Sassolino è tra i 16 fondatori del comitato referendario alto casertano "Io firmo, riprendiamoci il voto". E’ necessario modificare al più presto l’attuale legge elettorale per portare rimedio ai gravi danni che essa provoca al nostro sistema politico. I suoi principali difetti: le liste bloccate, il premio di maggioranza, le deroghe alla soglia di sbarramento e l’obbligo di indicazione del candidato premier.
· Le liste bloccate privano gli elettori del diritto di scegliere i propri rappresentanti e ledono irrimediabilmente l’equilibrio tra i poteri. Un Parlamento di “nominati” non ha infatti alcun reale potere nei confronti del Governo e del Presidente del Consiglio.
· Il premio di maggioranza. Così esiste solo in Italia e ha effetti opposti a quelli auspicati. Attribuendo il 55% dei seggi alla lista che ottiene un voto più delle altre (anche se ha il 35% dei voti), questo meccanismo obbliga anche i partiti maggiori alla ricerca di qualsiasi voto utile. La conseguenza sono coalizioni sempre più ampie e inevitabilmente eterogenee. Nessuna stabilità del governo, anzi: frammentazione della maggioranza di governo e paralisi della sua attività.
· Soglia di sbarramento. L’attuale soglia di sbarramento al 2% per le liste collegate in coalizione è un ulteriore incentivo alla frammentazione. Mantenere una soglia unica al 4% garantisce la presenza alla Camera dei partiti più rappresentativi, “costringendo” le forze minori ad unioni reali (un unico simbolo, un’unica lista) senza scorciatoie come le coalizioni elettorali. Al Senato il sistema dei collegi consentirà nelle Regioni più grandi la rappresentanza anche di forze decisamente minori.
· Indicazione del candidato premier.L’obbligo di indicare il candidato Capo del governo interferisce con le prerogative del Presidente della Repubblica che può e deve scegliere in assoluta autonomia. Inoltre tale meccanismo tende a trasformare il nostro sistema da parlamentare in semi-presidenziale senza i contrappesi dei sistemi presidenziali.
L’attuale legge elettorale rappresenta la peggiore di tutte le possibili soluzioni e anche se il referendum abrogativo è per sua natura uno strumento imperfetto, spesso è necessario per superare la paralisi dei partiti e del Parlamento che non hanno saputo riformare la legge elettorale, né è presumibile possano farlo nell’attuale situazione politica. Quindi il Comitato promotore ha deciso di depositare i quesiti in Cassazione dando concreto inizio all’iter referendario. Abrogare l’attuale legge è dunque non un ritorno al passato, ma un passo necessario a garantire l’equilibrio tra poteri e a preparare un più corretto funzionamento del nostro sistema politico-istituzionale. Per tutti coloro interessati a firmare potranno farlo presso i gazebo che saranno allestiti a Pietramelara fino a Settembre oppure contattare la redazione de "il sassolino". Per le date vi terremo aggiornati sul nostro blog ilsassolinopuntoit.
1 commento:
Assolutamente d'accordo
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