Come in molti avranno notato, il servizio di spedizione postale non è più efficiente come un tempo. Le bollette arrivano sempre scadute, e questo vale anche per la corrispondenza in generale, la quale arriva sempre in ritardo…sempre se arriva! A volte, addirittura, capita anche che la corrispondenza ritorni al mittente (mesi dopo), a volte, invece, risulta dispersa, altre volte ancora viene messa per errore nella cassetta della posta del vicino, con tanto di nome apposto come etichetta. La colpa di questo disservizio non è certo da attribuire all’Ufficio Postale del nostro pese, come molti pensano…anzi, l’ufficio di Pietramelara è sicuramente il più efficiente in zona! Il problema sorge a monte, laddove viene smistata la posta, sempre in ritardo ovviamente. E la colpa è da attribuire, in
parte, all’azienda stessa (Poste Italiane S.p.a.), la quale non assume più postini a tempo indeterminato, ma solo per tre mesi, cosa che implica il reclutamento di una nuove persone in lassi di tempo troppo brevi, nuovi impiegati che non conoscono la zona e che quindi trovano difficoltà nel distribuire la posta. D’altra parte, la colpa è da attribuire anche al postino stesso, il quale, dopo il periodo iniziale di “studio del territorio” ,dovrebbe essere efficiente. Ma forse la volontà è poca, i soldi anche e la professionalità che manca, viene meno a partire dalla fonte! Ma non sarebbe molto più semplice assumere una persona del posto, che quindi conosce il territorio e gli abitanti, e offrirle un contratto a tempo indeterminato, magari con uno stipendio un po’ più basso di quello di un tempo? Stento a credere che a Pietramelara non ci sia nessuno disposto ad accettare un impiego simile, secondo me ve ne sarebbero molti, ma al momento chi è a capo di questa azienda stenta a ragionare… Perciò, in attesa di tempi migliori, non ci resta che sperare che questo periodo termini in fretta chiedendoci tutti insieme, CHE FINE HA FATTO LA BOLLETTA?
parte, all’azienda stessa (Poste Italiane S.p.a.), la quale non assume più postini a tempo indeterminato, ma solo per tre mesi, cosa che implica il reclutamento di una nuove persone in lassi di tempo troppo brevi, nuovi impiegati che non conoscono la zona e che quindi trovano difficoltà nel distribuire la posta. D’altra parte, la colpa è da attribuire anche al postino stesso, il quale, dopo il periodo iniziale di “studio del territorio” ,dovrebbe essere efficiente. Ma forse la volontà è poca, i soldi anche e la professionalità che manca, viene meno a partire dalla fonte! Ma non sarebbe molto più semplice assumere una persona del posto, che quindi conosce il territorio e gli abitanti, e offrirle un contratto a tempo indeterminato, magari con uno stipendio un po’ più basso di quello di un tempo? Stento a credere che a Pietramelara non ci sia nessuno disposto ad accettare un impiego simile, secondo me ve ne sarebbero molti, ma al momento chi è a capo di questa azienda stenta a ragionare… Perciò, in attesa di tempi migliori, non ci resta che sperare che questo periodo termini in fretta chiedendoci tutti insieme, CHE FINE HA FATTO LA BOLLETTA?
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