Anno nuovo, anno di elezioni amministrative cari concittadini. Già si avvertono i fervori di chi vuole scalare il più alto scranno comunale e di chi vuole confermare il mandato ormai in scadenza. Quante liste si formeranno? Chi sono i candidati a sindaco? Sono le domande più ricorrenti in questo periodo di noi pietramelaresi. Il timore che ho è che di colpo, fra qualche mese, i problemi del paese come per incanto scompaiono, per far posto solo alla becera mattanza dei voti da conquistare. Fermo restando che è legittimo quanto democratico rispettare le ambizioni di chi mira al palazzo, non sarebbe il caso sedersi tutti intorno ad un tavolo, ordinare le idee e contribuire tutti alla causa pietramelarese? Il vento è cambiato. Visto, anche la più elevata classe politica ha fatto il tanto sospirato passo indietro rimettendo tutto nelle mani di un governo tecnico. La crisi economica è tale che ha reso redenti anche i professionisti della politica. Certo sarebbe stato più serio e civile emulare quello che fece la Germania qualche anno fa, quando si regalò responsabilmente un governo di larghe intese, l’Italia non lo colse l’attimo, Prodi con numeri risicatissimi tentò un’impresa impossibile, infatti ben presto fu fallimento. Ritornando al nostro comune perché non tentare una larga intesa o almeno scoraggiare le eventuali liste minori e farne correre solo due assicurandoci un effettivo sistema d’alternanza per il futuro? Diamo un esempio di grande responsabilità e di maturità. E’ il paese che ne ha bisogno, la gente soffre e vuole certezze, fatti. Mi si conceda un appello! Agli avventori della politica, quelli che si rivestono politici solo per il prossimo trimestre, scoraggiateli, irrideteli o peggio ancora ignorateli. Solo così eviterete di udire pleonastici discorsi in piazza in primavera. Fate in modo di vivere una nuova stagione politica, parlate liberamente, siate chiari e trasparenti. Partecipate. Partecipate.
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